Sabato 17 aprile sul Secolo XIX la sorpresa per me (e per il bene dell’ambiente sottomarino) è stata la notizia che da tanto tempo peroravo: “In volo e sott’acqua, così i droni mappano la posidonia ligure. Studio pilota in Italia!”.
di Carlo Gambetta
Un lavoro che permetterà il confronto con il recente passato, capire cosa di sbagliato è stato commesso nel non difendere il gioiello, l’importanza vitale di questa pianta della flora sottomarina, cosa programmare per il futuro a protezione della stessa.
Questa responsabile iniziativa di ARPAL Genova ha avuto come punto di partenza, il monitoraggio del posidoineto di San Michele di Pagana nel Tigullio, e intende proseguire il programma nei diversi altri siti di interesse nel ponente ligure, tra cui quello di Noli.
L’articolo a firma di Silvia Pedemonte, da leggere per intero, è più che esaustivo.
Nel descrivere questa iniziativa, la giornalista ha inconsciamente lanciato un’auspicabile sfida sui futuri comportamenti da tenere in considerazione da parte dell’Assessorato all’Ambiente Regionale che riguardano, appunto, l’attuale carente normativa per la protezione, la sopravvivenza ambientale sottomarina di questa pianta, oggi fortemente compromessa non dagli eventi marini, bensì dai ripascimenti. Con l’indifferenza dell’opinione pubblica.
Una normativa, quella dei ripascimenti stagionali, principio che vale per tutta la complessità del litorale ligure.
Ma se di erosione si tratta, dove finisce il materiale eroso? Certo non vola! Perchè aver escluso il monitoraggio?
Per Noli è dimostrato che, se si attua ripascimento, al termine delle mareggiate una parte viene depositato a monte, una parte a mare. La profondità dell’arenile rimane sempre la stessa, aumenta solo l’altezza, che, rispetto al recente passato, supera il metro.
Quando il biologo imperiese Ulisse Franciosi dice: ” Vista l’utilità ecologica della poseidonia è sempre più urgente tutelare operativamente le praterie di fronte alle nostre spiagge, oggi in forte regresso, principalmente a causa delle diverse pressioni dell’attività umane sulla fascia costiera” non ha il coraggio di menzionare la parola “ripascimento”, ma solo proporre di “interdire l’area alle imbarcazioni a motore” per evitare l’ancoraggio che estirpa le radici della pianta.
Per Noli, da parte del Comune, per autorizzare ripascimenti, nelle determine si è sempre scritto di erosione, in modo generico, soprattutto mai comprovato; in poche parole non corrispondente al vero. Intanto nessuno controlla la veridicità!!! “Basta la parola”…. dell’ufficio tecnico.
Sono determine giustificative di intervento per utilizzare i soldi stanziati a pioggia annualmente per i Comuni liguri dalla Regione, destinati per inteventi di ripascimento ma che potrebbero essere indirizzati anche per rafforzare strutture protettive, moli, operazioni utile nel nostro Comune.
La penosa storia del degrado del nostro litorale sottomarino la conosciamo! Sia quella davanti al centro abitato, sia quella compresa tra il molo di levante sino al confine con Spotorno (Rio Torbora) ed oltre. Ne ho anche scritto in diverse occasioni.
Può interessare un intervento dell’ex Sindaco Repetto riportato sul n. 14 del 25/10/2012 (vedi…..).
Le macchie bianche delle foto, mostrano la prateria di poseidonia morta per soffocamento sul nostro territorio.
Risposta ad un quesito.
Nel n. 32 u.s. di Trucioli.it mi riservavo di chiarire l’osservazione verbale del Segretario Comunale “ è una cosa grave” a seguito delle dichiarazioni depositate agli atti da Marina Gambetta nell’ultimo Consiglio Comunale inerenti la delibera di presa d’atto, da parte dei consiglieri, delle irregolarità contabili riscontrate dalla Corte dei Conti, e dalla stessa proposta.
Ho capito. Trattasi della dichiarazione di un rappresentante dell’Ente (Comune di Noli) che non ha informato correttamente la Corte dei Conti (!!!) in video conferenza, per giustificare la mancata costituzione in giudizio nella causa civile nei confronti del civ.14 di Via Belvedere, atto che ha comportato l’aggravante di non coinvolgere la polizza assicurativa.
Ecco quanto riporta il verbale della Corte dei Conti sulla dichiarazione:” tale omissione (dimenticanza a costituirsi n.d.r.) è stata determinata dal fatto che l’atto di citazione non è stato trasmesso tempestivamente al Comune”.
Marina Gambetta contesta tale affermazione e produce documento che certifica che l’atto di citazione è stato trasmesso tempestivamente al Comune con tanto di data di protocollo (sei mei prima).
Chi è il responsabile che ha risposto in nome e per conto dell’Ente Comune di Noli? Comportamento squalificante, deviante, nel tentativo di proteggere il palese, imbarazzante operato, responsabilità dell’allora Sindaco Repetto?
Quali saranno le conseguenze da parte della Corte dei Conti?
Lutti cittadini
Garzoglio Stefano Mario ha lasciato a 89 anni i suoi tre figli con le rispettive famiglie, tanti amici e parenti. Meglio conosciuto come Mario “U Grixiu”, ha vissuto seguendo le orme paterne nel commercio del pesce. In compagnia della inseparabile consorte Rosanna hanno gestito la famosissima pescheria nel mercato comunale di Savona. Mario, che è sempre stato amico e disponibile nei confronti di tutti, ci mancherà.
Brunengo Paolina ved. Dezzani è mancata all’età di 98 anni. Da anni si era trasferita nella sua casa di Bardineto dove viveva con la figlia. Con il marito Pietro hanno vissuto a lungo qui a Noli, dove è rimasto il figlio Paolo con la sua famiglia. Da buon pensionato, amava giocare alle bocce, lasciando un ottimo ricordo di persona mite, socievole.
Carlo Gambetta
ARTICOLO DEL SECOLO XIX