Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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L’Anpi di Finale Ligure e di Francoforte collaborano grazie a Anna Marchisio, emigrata in Germania. I programmi. E amianto in Liguria, 63 vittime savonesi


“25 Aprile 2021”- Chi conosce le sezioni dell’ANPI in Germania? I Verdi non possono essere nazionalisti e il “sovranismo” è contro il progresso dell’Europa. In ricordo di Alex Langer.

di Gabriello Castellazzi*

Con questo “25 Aprile” inizia la collaborazione tra la sezione dell’ANPI di Finale Ligure e la nuova sezione ANPI di Francoforte sul Meno, in Germania, che si aggiunge alle altre sedi di Colonia, Berlino e Monaco di Baviera, tutte ben inserite nel contesto sociale.

E’ doveroso ricordare come la lotta antifascista e antinazista abbia visto il sacrificio di decine di migliaia di giovani tedeschi.

Chi può dimenticare gli studenti della “Rosa Bianca” di Monaco di Baviera, barbaramente uccisi  nel 1943 perchè avevano distribuito volantini contro il dittatore Hitler?

I fogli lanciati all’interno delle università  avevano come intestazione “Movimento di resistenza in Germania”.

Anna Marchisio finalese emigrata in Germania ed attivista Anpi

La collaborazione tra una sezione ANPI della Liguria e la sede di Francoforte  inizia grazie alla presenza attiva della finalese Anna Marchisio, giovane emigrata in quella città. Nei giorni scorsi la sua sezione ci ha inviato i programmi (realizzati in tedesco e in italiano) che portano nelle scuole dove si insegna la nostra lingua.  Testi e filmati che, oltre a trattare i temi storici della lotta antifascista, comprendono  argomenti d’attualità civile-ambientale: i rapporti tra paesaggio ed economia, tra paesaggio e democrazia; un terreno fertile per i sempre più numerosi giovani tedeschi amici di Greta Thumberg.

I “Verdi”  stanno ottenendo un largo consenso in Germania per un programma che vuole rispettare gli “Accordi di Parigi” sui cambiamenti climatici e perseguono istanze progressiste in difesa dei diritti sociali e civili.

Sul tema delle migrazioni propongono miglioramenti nei processi di integrazione delle persone indifese provenienti dai cosiddetti “campi di accoglienza”  greci e dalle “carceri” libiche.

Una posizione che ha sollevato le ire dell’estrema destra, ma che è in naturale sintonia con le attività dei movimenti antifascisti europei.

Anche i “Verdi” italiani si dichiarano in completa opposizione ai partiti sovranisti e populisti che vanno per la maggiore in diversi angoli del vecchio continente.

Il “sovranismo”, che come termine ricalca il francese “souverainisme”,  introdotto negli anni ’50 del secolo scorso per mettere in evidenza le posizioni ostili ai progetti di interesse globale,  è sostanzialmente “nazionalismo” astutamente celato sotto altro nome.

L’ecologia è lo strumento migliore per contrastare questo “sovranismo”, in quanto solo con politiche globali si possono dare risposte alle emergenze che derivano dai cambiamenti climatici.

E’ questa la realtà con la quale oggi si devono fare i conti per guardare ad un futuro di convivenza civile, abbandonando gli egoismi del passato.

I Verdi savonesi augurano lunga vita alle sezioni dell’ANPI in terra di Germania, nel ricordo del messaggio, sempre attuale, di Alex Langer, uno dei fondatori dei Verdi italiani (Finale Ligure 1986), nato ed educato da genitori tedeschi; esponente politico ambientalista (parlamentare europeo insieme a Reinhold Messner), di formazione cristiano-sociale, il quale ha basato tutta la sua azione sul dialogo inter-etnico e sul rapporto tra culture diverse come fulcro dell’ azione pacifista in opposizione all’ “internazionale sovranista”, matrice di governi autoritari.

Il portavoce della Federazionedei Verdi della provincia di Savona,

Gabriello Castellazzi

GIORNATA MONDIALE VITTIME DI AMIANTO, LA SITUAZIONE IN LIGURIA 

28 Aprile -“Giornata mondiale delle vittime dell’amianto”. Il Presidente Draghi con il “Recovery fund” estenda il bonus 110% anche per le bonifiche dell’amianto. Situazione in Liguria.

Al 31 dicembre 2020,  l’ultimo censimento relativo alle vittime dell’amianto in Italia ha fatto registrare un picco drammatico di 7000 decessi in un solo anno, mentre nel passato la media era di circa 3000 per anno (dati ONA- Osservatorio Nazionale Amianto), ed il picco della mortalità si avrà solo tra il 2025 e il 2030.

Questa situazione tragica si è creata perchè gli esposti all’amianto, con patologie correlate, sono risultati molto più fragili se colpiti da Covid 19. Gli ultimi dati ONA , per l’Italia,  riferiscono del perdurare di una presenza di 58 milioni di mq. di coperture e di 40 milioni di tonellate di materiali contenenti amianto. In vent’anni, dall’entrata in vigore della legge 257/1992, è stato bonificato solo il 2% dell’amianto presente sul territorio nazionale.

L’amianto è presente in 2400 scuole e in 300.000 Km. di tubature della rete idrica. Sempre l’ ONA lancia un appello al Presidente Draghi perchè il problema oggi non risulta tra le priorità del “Recovery Fund” e si chiede con urgenza di estendere il bonus 110% anche per agevolare la rimozione dell’amianto dagli edifici privati. La crisi pandemica aggrava in modo esponenziale le patologie respiratorie “asbesto-correlate” (asbestosi, placche pleuriche, ecc.).

Il  “problema amianto” è quindi  sempre all’ordine del giorno anche in Liguria e il 30 settembre scorso è scaduto il termine per il censimento obbligatorio dell’amianto friabile (coperture di edifici, coibentazioni, tubazioni, flange e guarnizioni, ecc.). La Regione Liguria ha emanato un apposito bando per il finanziamento di interventi di bonifica in edifici pubblici contaminati. Le domande, da parte degli Enti Pubblici, dovevano pervenire entro lo scorso 10 febbraio e siamo in attesa di conoscere quanti Comuni savonesi hanno chiesto i preziosi contributi.

Ricapitoliamo brevemente il “problema amianto” :

In Italia dal 1945 al 1992 (quando l’eternit è stato messo al bando ed è vietata l’estrazione del minerale incriminato) sono state prodotte 3.748.550 ton. di amianto grezzo e importate altre 1.900.885 ton., tutte utilizzate in 3000 diverse applicazioni per una quantità complessiva di circa 34 milioni di tonnellate.Una quantità enorme, pur sapendo dal 1981 che le fibre di amianto sono mortali (venne vinta in quell’anno una causa intentata da 80 operai contro la fabbrica Eternit).

Secondo i dati “ONA” dal 1992 sono stati bonificati soltanto 500.000 tonnellate di materiali che lo contenevano (eternit, ecc.).

L’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato che nel 2019 ci sono stati nel mondo 107.000  decessi per patologie asbesto-correlate.

Per il Ministero della Salute “le malattie da asbesto rappresentano un’emergenza nazionale”

e la Liguria è la quinta regione italiana per questo genere di malattie.

In provincia di Savona dal 2013 al 2017 si erano registrate 63 vittime e in provincia di Genova nello stesso periodo altre 392 (dati INAIL). Nel mondo sono circa 125 milioni i lavoratori esposti all’amianto. L’ Italia è uno dei paesi più colpiti da malattie dovute alla micidiale fibra . I Verdi rinnovano l’appello per interventi più incisivi, attività di formazione, informazione e monitoraggio .  E’ necessario prolungare e rendere duraturo il sistema degli incentivi per la sostituzione dell’ eternit con fotovoltaico. Uno strumento risultato molto efficace e che ha portato in Italia alla bonifica di 100 mila mq. di coperture per  oltre 11 MWp di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici installati e connessi alla rete nazionale, conseguendo un triplice risultato: rimuovere dall’ambiente il pericoloso minerale, produrre energia pulita e creare lavoro.

Il Portavoce della Federazione dei Verdi della provincia di Savona

Gabriello Castellazzi


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