Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Savona, storia di ‘aborto’ su strade principali. Soluzione? Due tunnel a basso impatto. C’è chi non vuole vedere


Il 13 aprile 2021 su iniziativa del Consigliere Comunale Silvio Rossi, e su richiesta dei Consiglieri Comunali Giancarlo Bertolazzi,  Emiliano Martino, Simona Saccone Tinelli, Sujata Karunaratne, Barbara PaqualiLI sono stato convocato presso la II Commissione Comunale del Comune di Savona, presieduta dal Presidente Alfredo Remigio, per illustrare il seguente argomento: “Aspetti tecnici per la costruzione di un tunnel che colleghi il porto di Savona con le infrastrutture nazionali”.

di Paolo Forzano

L’intenzione dei consiglieri richiedenti era l’approfondimento tecnico per la realizzazione di una connessione efficace dell’autostrada con il porto di Savona (Next Generation: ultimo miglio), per potenziare la competitività del porto, per migliorare la situazione ambientale e per migliorare la vivibilità urbana, fortemente compromessa da un traffico non più sopportabile in ambito urbano.

In breve ho esposto quanto segue.

Nel 1980 fu ipotizzata una Aurelia bis da capo Torre, stazione fs di Albisola, gallerie ex FS, via Scotto, Miramare, via Falletti, via Vittime di Brescia. L’idea di base era corretta, anche se mancava la connessione col porto. Bonifica successivamente riprese quell’idea, e la ripropose assieme ad altre due varianti. Tra le tre fu scelta quella peggiore, ed ancora, il tracciato fu ridotto tra Luceto e corso Ricci, ed ancora, fu abolita l’uscita intermedia di Margonara, fondamentale per il collegamento Savona-Albisola.

Tale spezzone insignificante ed inutile fu utilizzato come connessione porto-autostrada, aggiungendo una connessione porto-c.Colombo-c.Viglienzoni-C.Ricci dalla parte Savona. Dalla parte Albisola mancava il tratto Luceto verso l’autostrada, ed era inoltre necessario rifare il casello di Albisola.

Un controsenso urbanistico da entrambi i lati, con decisa opposizione della Sovrintendenza alle Belle Arti  (villa Gavotti) e della società Autostrade in quel di Albisola, e con altri problemi non trascurabili. Ma l’opera, come abbiamo visto, è stata finanziata, ed in parte realizzata. Punto e a capo! Se analizziamo la struttura urbana di Savona ed Albisola troviamo un tessuto viario assai secondario, utile soltanto a malapena alla viabilità locale. C’è una grande carenza di arterie che svolgano la funzione di “strade principali”.

Le strade “maggiormente principali” sono, a partire dall’imbocco del porto di Savona, verso levante l’Aurelia verso Albisola, e verso ponente l’asse corso Mazzini, corso Tardy&Benech, via Stalingrado.

Dico “maggiormente principali” in quanto sono strade cittadine ingolfate di traffico, con frequenti attraversamenti ed incroci: ma queste due direttrici sopportano la maggioranza del traffico da/per Savona verso i caselli autostradali di Albisola e Savona-Vado, che distano circa 5 km, in teoria pochi, in pratica moltissimi!

Altre due strade “maggiormente principali” sono corso Ricci e via Vittime di Brescia, ma scorrono sull’asse mare- monte, e quindi poco utili a quel traffico che sostanzialmente grava sull’altro asse levante-centro-ponente. Aggiungiamo che il 75% del traffico da levante ed il 75% del traffico da ponente ha come obiettivo il triangolo centro città-porto-ospedale.

Considerando la situazione di urbanizzazione di Savona, la esigua disponibilità di “strade principali”, la mancanza di strade alternative alle “strade principali” in uso, il peso crescente che ha il traffico del porto sulla viabilità urbana, viene naturale ipotizzare la realizzazione di nuove strade che possano risolvere il problema.

Per quel che riguarda il traffico da e per il porto la soluzione da ricercarsi deve essere una facile e veloce connessione con il sistema autostradale, al di fuori delle arterie urbane già citate prima. Dovendo escludere la possibilità di arterie a raso o in sopraelevazione per motivi urbanistici, e vista la modesta distanza in linea d’aria di 1,5 km tra l’autostrada A10 ed il centro del porto, resta la possibilità di una connessione tramite tunnel.

La connessione necessita di una uscita autostradale nuova tra Albisola e Savona-Vado in località Albamare. Per maggior fruibilità per la città l’autostrada non si collega direttamente al centro del porto, ma si collega all’Aurelia a Miramare, dove già è prevista la connessione con corso Ricci tramite costruenda “Aurelia bis”.

Di lì si diparte un secondo tunnel che si abbassa sotto il livello del mare ed attraversa il porto, uscendo al centro del porto con collegamento alla rotatoria di ingresso alla dogana ed al terminal crociere. Tale rotatoria è altresì connessa con l’altra rotatoria sita in corso Mazzini e che funziona come accesso attuale del porto.

Pertanto a Miramare si crea una connessione autostrada-tunnel verso porto-Aurelia bis-Aurelia attuale, e si creano nuove opportunità di collegamenti urbani e con l’autostrada, ma in particolare si scarica tutto l’asse viario levante-ponente dal casello di Albisola al centro città al casello di Savona-Vado.

Solo l’aerea del casello e una minima parte di rampe che si connettono all’autostrada sono a raso, mentre la maggior parte degli svincoli sono in galleria, al fine di recare il minor impatto possibile al territorio.

Paolo Forzano


Avatar

P. Forzano

Torna in alto