SAVONA 2021: COMPRENSORIALITA’ E RUOLO DEI CONSIGLI COMUNALI. Cosa è accaduto e cosa insegna il caso Tirreno Power – impianto a ciclo combinato alimentato a gas – e quello della pianificazione portuale con la giunta comunale di Savona che ‘nasconde’ fino all’ultimo il documento.
di Franco Astengo
Due fatti accaduti in questi giorni nel panorama economico e politico di Savona e del suo comprensorio meritano estrema attenzione non solo nel merito ma anche sul piano delle modalità con le quali impostare un dibattito pubblico.
Mi riferisco alla proposta di installazione, nell’area della ex-centrale Tirreno Power di un impianto a ciclo combinato alimentato a gas e al documento di pianificazione portuale, approvato per via burocratica dal consiglio comunale di Savona.
Nel primo caso leggiamo di una riunione riguardante il complesso dell’utilizzo dell’area dell’ ex-centrale Tirreno Power convocata dal comune di Vado Ligure presenti i sindacati e le aziende interessate (incluse le società operanti nella piattaforma MAERSK).
Nel secondo caso leggiamo, appunto, del voto espresso dalla maggioranza del consiglio comunale di Savona che- nel caso – è stato considerato dalla Giunta (che ha tenuto nascosto il documento fino all’ultimo momento) un semplice “passacarte” dato che, a dire del vice sindaco, la decisionalità tocca all’Autorità Portuale.
Senza entrare nel merito delle specifiche questioni questa situazione sottolinea l’importanza che nell’elaborazione di un progetto destinato al dibattito elettorale savonese abbiamo destinato – come gruppo “Il Rosso non è il nero” – a due temi: quello della comprensorialità e quello del recupero di ruolo del Consiglio Comunale, che deve accentuare il proprio ruolo di rappresentanza del dibattito pubblico cittadino.
Proprio l’esercizio della comprensorialità (che è necessario comprenda i Comuni della Costa e dell’entroterra in un’area più vasta di quella inclusa a suo tempo nel PRIS) richiede un forte protagonismo politico da parte delle assemblee elettive. La questione della comprensorialità assume quindi una dimensione decisiva dopo essere stato dimenticato per un lungo periodo.
Saranno questi due punti, tra molti altri, che dovranno comporre un mosaico di progettualità provvista di una visione della Città e del comprensorio misurata ben oltre la scadenza elettorale ma che in quell’occasione dovrà essere oggetto centrale di una discussione rivolta a determinare una vera e propria svolta nella conduzione politica e amministrativa dei nostri Enti Locali, anche al riguardo dei rapporti con Regione e Governo.
Franco Astengo
(coordinamento “Il Rosso non è il nero”)