Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loggia P2. Il magistrato: Mi occupai di affiliati condannati. Un superpartito da ‘mani sulle città’: appalti, edilizia. E oggi a livello locale altre P2 segrete?


La Loggia P2. Il 17 marzo 1981 venne scoperto l’elenco dei suoi iscritti. La P2 era un loggia massonica, cioè una espressione della massoneria, associazione diffusa in tutto il mondo con finalità ideali, ma anche fonte di degenerazioni gravissime.E…Non si può escludere però che altre P2 operino segretamente a livello locale e nazionale.

di Michele Del Gaudio

Era il 22 ottobre 1983 e in Italia non era ancora esplosa ‘Mani Pulite’ con il pool di Antonio Di Pietro a Milano. A Savona magistrati inquirenti e giudici istruttori portavano avanti la prima inchiesta che vedeva indagati e arrestati con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso (non confermata in giudizio per un vuoto legislativo) pubblici ufficiali nel ruolo di pubblici amministratori. Il quotidiano la Repubblica, con l’inviato speciale Giampaolo Pansa, scrittore di successo e coscienza critica della Repubblica, dedicava un’inter pagina  intervista al dr. Michele Del Gaudio che sarà poi eletto in Parlamento abbandonando definitivamente la toga. Era XII Legislatura della Repubblica italiana. Eletto nei PROGRESSISTI – FEDERATIVO. Dal ’94 al ’96 ha fatto parte della Commissione Difesa, della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e mancata individuazione dei responsabili di stragi.
Il libro del dr. Michele Del Gaudio edito nel gennaio 1994. Nel 2008 il giornalista Luciano Corrado ha intervistato il magistrato ponendo 20 domande (vedi…..)

La P2 era una loggia deviata e segreta. Io me ne occupai in processi con imputati ad essa affiliati, poi condannati fino a 12 anni di reclusione. Indagai pure su altre logge (anche liguri ndt), che si erigevano quasi a superpartito per governare città, appalti, edilizia.

La peculiarità della P2 era l’obiettivo: organizzare uno stato nello stato e poi metterci sopra, come ciliegina, un governo segreto che decideva tutto. L’Italia sarebbe diventata una originale dittatura democratica: infatti le istituzioni ufficiali sarebbero state semplici postine delle scelte del vertice a cittadine e cittadini, che avrebbero creduto di essere amministrati secondo la Costituzione, ignorando l’esistenza di un potere sovrastatale.

La P2 intendeva impadronirsi degli organismi pubblici attraverso persone fidate che vi ricoprissero incarichi di rilievo, per modificare il nostro ordinamento secondo il cosiddetto “Piano di rinascita democratica”. E ci stava riuscendo: fra gli iscritti figuravano ministri, deputati, senatori, dirigenti e funzionari di partiti politici, prefetti, questori e funzionari di polizia, segretari particolari di uomini politici, docenti universitari, generali, membri dei servizi segreti, magistrati, diplomatici, funzionari di ministeri, presidenti e direttori generali di banche, amministratori e funzionari di enti locali, editori anche televisivi, giornalisti, dirigenti di società pubbliche, avvocati, commercialisti… stranamente mancavano operai, casalinghe, disoccupati, studenti….

L’originalità del “Piano” era la mancanza di qualsiasi fatto traumatico; tutto si stava attuando in modo strisciante ed occulto. Veniva addirittura quantificato il denaro necessario per impadronirsi dei partiti, della stampa, dei sindacati, e poi del governo, della magistratura, del parlamento.

Fortunatamente a seguito dello scandalo fu approvata la legge n. 17 del 25-1-1982, che, in attuazione dell’art. 18 della Costituzione, vietò le associazioni segrete, previde la punizione dei trasgressori con la reclusione fino a cinque anni, nonché lo scioglimento della P2.

Non si può escludere però che altre P2 operino segretamente a livello locale e nazionale. Ecco perché occorre vigilare per individuare e condannare eventuali colpevoli… come pure sul “Piano”, che silenziosamente in alcuni punti ha comunque trovato applicazione.

Michele Del Gaudio

 

 


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M. Del Gaudio

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