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Liguria e Basso Piemonte

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Borgio, semaforo che non perdona. 2500 multe l’anno per ‘distrazione’? 190€ e 6 punti meno in patente. Crollo incidenti


Pioggia di multe e verbali  ‘benefica’ o ‘maledetta’ a seconda delle parti in causa. Tre fatti certi. Chi viola il rosso, sulla statale Aurelia, al passaggio a livello centrale di Borgio Verezzi, non la fa franca.  Per le casse comunali i proventi, visto l’altissimo numero di infrazioni (una media di 6-7 al giorno), sono un ricostituente. Benvenuto ? Chi ritiene che l’impianto possa essere difettoso (dal verde al rosso, senza il giallo) è smentito dall’apparto a prove di errore. In caso di malfunzionamento, spiegano al comando Polizia Municipale, scatterebbe subito l’intermittenza.

Perché, allora, occuparcene ed approfondire ? Diciamo che forse, lungo l’Aurelia savonese, c’è un ‘guardiano’ che più inflessibile di cosi non può essere. Aggiungiamo che di questi tempi, con una depressione economica da terza guerra mondiale, con moltissimi automobilisti che hanno difficoltà a far fronte alla tassa automobilistica, alla scadenza della polizza assicurativa, alle riparazioni, persino al collaudo (ci sono tanti casi pietosi che restano ignoti ai più),  e magari l’auto la usa per bisogno e non per svago, trovarsi una multa salata provoca tanta rabbia. Se paghi subito hai uno sconto, altrimenti no.Ovvero da 140 € scontati a 190. Si aggiunga la decurtazione di sei punti sulla patente di guida. Altri dispiaceri, diciamo, che non aiutano lo stato di serenità in famiglia o meno. E va assai peggio per chi è alla ricerca di un lavoro o chi deve ricorrere alla Caritas, ai nonni. Si dirà: allora non usi l’auto che nei tempi di boom economico era soprattutto una sorta di status simbol.

Non si può fare proprio nulla per mettere ancora più in guardia gli automobilisti ? Possibile che siano tutti trasgressori volontari ? Incalliti ? E che invece non ci sia una diffusa componente di negligente sbadataggine ?  E da parte dell’amministrazione comunale si possa dimostrare che non c’è nessun intento ‘persecutorio’  o furbastro per fare cassa anche in tempi di crisi nera per le famiglie. Le multe poi non creano mai amici e simpatie.

Magari mettendo ancora più in evidenza, se non lo è,  la presenza del ‘semaforo’ con ‘VISTA – RED’, ricorrendo a cartellonistica. Un fac simile di quanto si può leggere sulla sopraelevata di Genova dove attraverso una serie di segnalazioni ‘preventive’ imboccandola a ponente e levante c’è stato una consistente diminuzione di multe nei due sensi di marcia a fronte di punte che avevano raggiunto una media di 160 infrazioni al giorno. Strage di verbali e decurtazione di punti sulla patente.

Poichè nessuno a Borgio pare abbia interesse a ‘spellare’ gli automobilisti (ma c’è chi non la pensa affatto così) non resta che mettersi tutti una mano sulla coscienza. Certo non si può invocare tolleranza. E’ fuori dubbio. Sono due i rilevatori delle violazioni: interessano chi esce da Borgio e si immette sull’Aurelia e chi percorre la statale da levante a ponente – Finale – Pietra. “E’ in queste due intersezioni che  si riscontravano il maggior numero di incidenti stradali – osservano ancora al comando di polizia – , aggiungiamo che con il  lockdown del 2020 le multe sono crollate, subendo comunque una nuova impennata con la ripresa della circolazione. E l’aspetto positivo da ribadire è la prevenzione alle sciagure stradali”.

Del resto non sono una novità le contestazioni e le polemiche seguite all’avvento dell’impianto semaforico, con un doppio sistema di telecamere a doppia documentazione fotografica e la relativa documentazione video fotografica.

LE REAZIONI E POLEMICHE NEL RECENTE PASSATO –

24 febbraio 2017 –  da Ivg.it – Il “vista-red” di Borgio Verezzi installato con il sistema di telecamere al passaggio a livello per accertare il passaggio con il rosso delle macchine e dei mezzi in transito finisce davanti al Garante della Privacy. Tutto nasce dalla segnalazione di un signore di Spotorno che, dopo essersi visto recapitare una multa elevata dai vigili urbani proprio a seguito del passaggio con il rosso avvenuto a novembre, ha scritto direttamente al Garante della Privacy.

“Due giorni fa è arrivata la lettera al Comune di Borgio Verezzi nella quale il Garante chiedeva spiegazioni al Comune per il posizionamento del cartello. E oggi il cartello medesimo è tornato nella sua posizione corretta. Penso che molti automobilisti siano stati ripresi e multati, con conseguenze negative sul portafoglio, sui punti della patente e, soprattutto, sulla propria privacy, dal momento che si saranno visti recapitare a casa una multa con tanto di data e orario di passaggio” aggiunge.

“Ritengo da cittadino che sia molto importante conoscere la normativa e informarsi al riguardo, per evitare di incorrere in sanzioni pesanti ma non giuste” conclude il cittadino spotornese.

Sicuramente il caso sollevato dal reclamo presentato dal signore non mancherà di suscitare ancora polemiche per le numerose multe inflitte da quando è stato installato l’impianto “vista-red”, dall’inizio del 2013. E in passato non erano mancate discussioni sul funzionamento stesso del meccanismo di rilevazione di possibili infrazioni commesse, in particolare per la brevissima durata del semaforo giallo.

1° giugno 2017 – da IVG.it – Borgio Verezzi. Il Garante della Privacy dà ragione alla polizia municipale di Borgio Verezzi: il ricorso presentato da un signore di Spotorno, che si era visto recapitare una multa a seguito del passaggio con il rosso avvenuto nel novembre scorso al passaggio a livello e immortalato dalla “vista-red” (installata con il sistema di telecamere presenti all’incrocio sull’Aurelia), non è risultato legittimo.

Dopo la segnalazione il Garante aveva anche chiesto spiegazioni al Comune per il posizionamento del cartello: tra l’altro, in passato, non erano mancate discussioni sul funzionamento del meccanismo di rilevazione di possibili infrazioni commesse, in particolare per la brevissima durata del semaforo giallo. Tuttavia, per il Garante, gli avvisi sono in regola e la contestazione del signore è stata respinta.

19 dicembre 2016 –  Da Il Fatto Quotidiano – Spesso succede che qualche guidatore in buona fede attraversi l’intersezione col rosso appena scattato e venga immortalato dalle fotocamere T-Red installate sui semafori. A quel punto scatta la contestazione del malcapitato. Tuttavia, come riporta il portale de laleggepertutti.it, fare ricorso contro la sanzione subìta produce scarsi risultati: “numerose sono le sentenze della Cassazione e dei giudici di merito che respingono quelle che sono le contestazioni più tipiche degli automobilisti”. Anche perché fra gli automobilisti circolano molte dicerie in tema di ricorsi da rosso.


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