Era il 5 novembre 2015. Trucioli.it pubblicava: ‘Elena benestante russa ha comprato Castello Borelli- Una speranza dopo Riccadonna re dello spumante’. Nel testo visure camerali e excursus passato e presente. Un passo in dietro al 4 ottobre 2012. Trucioli.it, a firma di Giovanni Sanna, avvocato, ex consigliere comunale di minoranza, metteva in rete: ‘Castello Borelli e il ‘piccolo borgo’. Fiore all’occhiello o l’inizio della fine ?’. Poi il 7 gennaio 2021. ‘Ultimi dati e novità dal Castello Borelli. Ferma la parte alberghiera, pronti 39 alloggi con un parco di 270 mila mq. Il sindaco risponde.’
di Luciano Corrado
Lo slogan dei dépliant e sito internet: ” Castello Borelli luxury facilites. Tanti servizi per rendere esclusivo il tuo appartamento. Un posto unico. Approfondisci.”
Non avendo la potenza redazionale con 200 mila visualizzazioni che può vantare Ivg.it, non avendo alle spalle un editore di successo come Matteo Rainisio che si è guadagnato un primato unico in Liguria, non potendo contare su un direttore editoriale della esperienza e conoscenze di Sandro Chiaramonti per anni ‘principe’ de La Stampa in Liguria, né un direttore a tempo pieno e tuttologo quale Andrea Chiovelli giornalista pubblicista, per i mini trucioli.it impossibile competere. Seguire approfondimenti e inchieste con le nostre povere forze. Con informatori che magari non salgono sul ‘carro del vincitore’ o del più forte. E a volte si paga il fio con querele e cause civili, fortunatamente a buon fine per un blog senza le spalle coperte. Libero battitore spesso scomodo e fuori dal coro. Persino ignorati (vedi la paradossale vicenda Servizi Ambientali Spa con lady Pignocca e Angelo Vaccarezza). Silenzio perfetto dei media locali. Non era una notizia da pubblicare ? Senza smentite o richiesta di precisare.
Così capita che ricevendo certe segnalazioni consigliamo di rivolgersi prima alla ‘macchina da guerra’ di Ivg con i suoi cronisti e collaboratori in campo e ben guidati da ‘generali professionisti’.
Accade per una delle segnalazioni di chi preferisce dare notizie, ma senza esporsi. Ancora più comprensibile quando si parla di affari tra privati cittadini che si affrontano in sede legale in un contesto sociale rilevante per chi fa informazione.
Ebbene il 12 marzo 2021 si leggeva: ‘L’esclusivo viaggio di Ivg nel nuovo Castello Borelli‘. Tornavano in mente una delle lamentele che trucioli.it (scritto solo da volontari e senza pubblicità alcuna, rifiutando pure quella imposta da Google) aveva ricevuto, forse via telefono se ricordiamo, oppure semplici appunti mail. Il senso: ‘Vi racconto cosa accade a chi vorrebbe comprare alloggi nel castello… però niente nomi…‘.
Una piccola premessa. Ci siamo riproposti, senza acceleratore, di aggiornare il quadro della società ‘Castello Borelli Srl’, quote di capitale, bilanci, documenti notarili depositati. Cercheremo di farlo. Nel frattempo si è appreso, ad esempio, che i coniugi russi, citati da trucioli, si erano limitati ad acquisire la parte a ponente dello storico castello dove dovrebbe essere aperto un hotel 4 stelle, forse 5, con ristorante, bar e 15 mila mq. di parco verticale al complesso residenziale, dunque una sorte di rettangolo verso Ceriale. Negli anni ha frenato proprio la ristrutturazione e valorizzazione della zona alberghiera in quanto, si diceva, la coppia si era divisa. Da ultimo la loro riappacificazione. Nel frattempo è scaduta la concessione edilizia del complesso non residenziale. Dunque si dovrà procedere ad un nuovo iter autorizzativo come aveva confermato a trucioli.it lo stesso sindaco Giancarlo Canepa.
L’Italia, salvo eccezione nell’eccezione, non è il paese di burocrazia veloce, né di decisioni in tempi ragionevoli della politica, in una società democratica pur sempre basata su ‘stato di diritto’ che dovrebbe garantire la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell’uomo. E tempi rapidi. Invece rinvii su rinvii biblici quando ci sono di mezzo burocrazia o controversie legali. La velocità da lumaca dell’operazione ‘castello’ non deve dunque stupire, semmai farci ancora una volta toccare con mano quanto sia difficile essere volenterosi imprenditori nel nostro paese. Ma anche avere certezze e rispetto dei patti sottoscritti quali acquirenti.
Che dire, sempre per Castello Borelli, di un intervento mancato, studiato nei particolari e che coinvolgeva realtà produttive borghettine e il Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA) di Albenga per un ‘progetto verde‘ nell’ambito del parco ?
Tutto sfumato e tempo perso per chi si era fatto in quattro. Che dire di fronte ad un gruppo immobiliare solido e liquido, sotto ogni aspetto, di cui sono maggiori azionisti: Riccadonna e si pensi solo all’operazione Colletta di Castelbianco conosciuto nell’intero pianeta quale Borgo telematico perché, primo in Italia, interamente cablato quando internet non era certamente diffuso come ai nostri giorni; Gherardo Ghigliotto accorto imprenditore di Albissola Marina; Francesco Bartoli imprenditore di Celle Ligure che ricordiamo quando, presidente del Savona Calcio, voleva acquistare la storica ‘FBC Veloce 1910‘. E in primo piano, per il suo ruolo, il commercialista alessadrino Alessandro Pampirio. Presente quale amministratore nella Colletta di Castelbianco (dal 1997), a Domino San Sebastiano Resort Spa di Bergeggi (dal 2002), a Treehouseitalia (Promozione di iniziative immobiliari, affitto tramite un portale di immobili e strutture dedicate al turismo dal 2010), ad Habitarea Partecipazioni Spa (dal 2011) di Alessandria. E tra i tecnici di fiducia il savonese geom. Enzo Ricotta conosciuto per il suo impegno in Slow Food.
Torniamo al servizio ‘esclusivo’ di Ivg.it affidato alla collaboratrice Mary Caridi che ha preso il posto del giovane dimissionario Daniele Strizioli. Lei non è una praticante, ha esperienza. E’ stata per oltre 5 anni all’Ufficio stampa del Comune di Albenga con l’avv. Giorgio Cangiano sindaco. Collaboratrice del blog ‘Albenga Corsara’. Esperienze sia in radio locali che in televisione. Le prime collaborazioni con “L’Opinione”, settimanale locale, edito ad Albenga e diretto dal compianto giornalista Ernani Iezzi che, da impiegato dei telefoni di stato, era pure corrispondente del Gazzettino della Liguria, dell’Agenzia Italia, della Gazzetta del Popolo, infine del “Secolo XIX”.
Dal testo del servizio giornalistico firmato dalla Caridi, non pare abbia avuto modo di avere un quadro complessivo recente della Castello Borelli story.
Da parte nostra ci siamo affidati ad un ‘consulente volontario’ che ha preso visione di documenti al centro del dibattito. Abbiamo chiesto di mettere a confronto l’articolo ‘esclusivo’ di Ivg.it con le dichiarazioni dei vertici della Castello Borelli. E le accennate critiche e lamentele di acquirenti. Verità di parte dunque. E bene inteso, porte aperte al diritto di replica, meglio se documentata.
E ancora: quanti potenziali acquirenti sono ricorsi a vie legali? A merito della Castello Borelli Srl parrebbe solo qualche caso di recessione consensuale del compromesso di vendita. E di fronte ad un complesso esclusivo per la Riviera, non sono mai sufficienti decisioni coraggiose della politica e PA, sulla base del reciproco interesse. A cominciare proprio dalla qualità dell’offerta turistica nella ‘città martire‘ di rapallizzazione: neologismo nato a fine anni ’60 per indicare il fenomeno di urbanizzazione selvaggia e indiscriminata in numerose zone turistiche dell’Italia a seguito del boom economico.
E che ha quasi ovunque portato una generale dequalificazione del tessuto ricettivo. Sulla Riviera di ponente ha pagarne soprattutto le spese le strutture alberghiere famigliari e tradizionali e la perdita di migliaia di posti di lavoro non supportati dai benefici delle ‘seconde case’ a gruviera. Un modello di sviluppo che ha trovato pochi ostacoli e pochi ‘rivali’ e con certa stampa (e giornalisti) per tifosi e ‘non vedenti’. Il gregge al seguito. I giovani e meno giovani, donne, continuano a cercare lavoro. Molti ‘fuggono’ alla ricerca di impiego e un po’ di fortuna. (Luciano Corrado)
ECCO A CONFRONTO L’ARTICOLO DI IVG.IT E LA RISPOSTA DEL ‘CONSULENTE’ DI TRUCIOLI.IT