Paolo Pesce, neo dottore in matematica, abita ad Albenga: famiglia pietrese di agricoltori, il papà funzionario del Comune di Pietra Ligure e direttore della storica La Gazzetta di Loano, benemerito organizzatore di eventi sportivi, la mamma segretaria alla San Michele di Albenga, il nonno ‘bandiera’ partigiana e cresciuto a zappare la terra.
Era in quinta elementare e Paolo faceva parte dell’AGESCI, Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. Da ragazzino dava calci al pallone, giocherellava a basket, fino a aikido, ginnastica ritmica e tennis. “Gli unici sport che erano riusciti ad appassionarmi – rivela oggi – e se si possono considerare tali, sono i cosiddetti “sport elettronici”; dal 2015 al 2019 sono stato un organizzatore di eventi competitivi per l’azienda giapponese Nintendo e giocatore della serie di videogiochi “Super Smash Bros”, mentre in tempi recenti i videogiochi sono diventati più un passatempo da disputare anche in diretta sui siti Twitch o YouTube.”
Paolo che ha conseguito la maturità, ad Albenga, al liceo scientifico statale Giordano Bruno. I suoi due migliori amici resistono dall’infanzia, poi dalle elementari. Uno vive in Piemonte e l’altro in Veneto. Paolo: “L’unica compagnia che mi è rimasta nella città delle Torri è quella cinefila, prima dell’era Covid si organizzavano serate per guardare un film in compagnia. A Genova, invece, un altro gruppo e si andava a cinema, compagni di università e giocatori del videogioco”.
E la campagna, l’orto, il frutteto del mitico portabandiera ANPI, nonno Paolo, in quel di Pietra Ligure? Una terra fertile dei nostri avi, le tipiche fasce e muretti a secco a testimonianza di tanto sudore e mani callose, che le nuove generazioni, quasi in massa, rifuggono. Anche il nipote, causa studi a Genova, si ritrova lontano dai campi, ma un appuntamento fisso è nella stagione delle olive e serve manodopera. Nell’agenda estiva, padre e figlio, praticano escursionismo nel Parco Naturale del Marguareis, sulle Alpi Piemontesi e Liguri. Innevate o meno che siano.
Il dr. Paolo che svela una sorpresa abbastanza rara di questi tempi: “Non guardo mai la tv e anche in famiglia in genere la si accende giusto per il notiziario prima di cena”. E il futuro come lo immagina: “Dopo la laurea triennale, sto già seguendo il primo anno del corso di laurea magistrale in didattica della matematica, sempre a Genova. Ho scelto matematica perché ho l’ambizione di insegnarla. L’insegnamento è l’unica professione che ho visto per tutta la vita e una costante è rendermi conto a quanta gente non piacesse la matematica. Mi sono chiesto: esiste un modo per rendere piacevole questa materia? Sono sempre stato un secchione a scuola, ma la matematica è stata da sempre la prediletta; non era necessario studiare. Infine ho scelto di approfondirla e capito quanto fossi in errore. Si studia eccome e nessuno sa cosa sia la matematica finché non si iscrive al relativo corso di studi, manco un open day o stage può dare veramente darne un’idea. La matematica è logica e il ragionamento deduttivo su cui si basa è un complesso sistema interconnesso. Una volta definiti gli assiomi, nulla si può dare per scontato e ogni risultato è accompagnato da una dimostrazione che va imparata. Quindi il mio prossimo obiettivo è un dottore magistrale in matematica per introdurmi nel mondo del lavoro nelle scuole secondarie superiori.”
Nel calore famigliare i primi festeggiamenti, con un’eccezione di brindisi a champagne, insieme a mamma Emanuela Bosco, 55 anni, a papà Marco, 59 anni, alla sorella Anna, 26 anni, al fratello Giorgio, 20 anni. E come dimenticare e non coinvolgere nella gioia e commozione, orgogliosi del nipote, la nonna materna Adele Lertora, 79 anni, il nonno paterno di cui si è detto: Paolo, eccezionale e unico, stimato e benvoluto, con la sua premurosa compagna di un a vita, nonna Anna, 84 anni.
E sorpresa nella sorpresa, una vera e propria pioggia (un record da 684 nel momento in cui scriviamo) di congratulazioni, felicitazioni, buoni presagi: dalla Riviera all’entroterra, tanti nomi e cognomi noti, ma anche semplici cittadini. Tutti con sentimenti di ammirazione e i migliori auguri per un futuro radioso, da meritare.