La storia si ripete. Il video è del 2008 e mostra anche un provino del 1998. Se non si vedessero i volti i dei ministri, limitatamente all’audio, potrebbe essere pubblicato questa sera. Per troppi tutto deve cambiare, purché nulla muti.
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Ministro per le pari opportunità nel 2008. Oggi ministro per il Sud. Nel frattempo Vice Presidente della Camera. Sempre per meriti politici.
In Italia tutto è possibile, ma non a tutti.
Molti, tutti criticano, ma non sempre. Talvolta dimenticano o volgono, distratti, lo sguardo altrove, fissando un punto indefinito nel vasto orizzonte.
Oggi lo statista di Arcore rivela che Draghi ha scelto in autonomia. La Mara Carfagna, a sua volta, fa sapere di aver appreso della nomina dalla tv. Ha un figlio di tre mesi e, come tutte le mamme sanno, quello è il periodo in cui gli infanti richiedono minori attenzioni e lasciano tanto tempo libero alle puerpere. Senz’altro quello che serve per fare il ministro.
Del Sud.
Filippo Maffeo (da pagina Facebook)
Commento di Andrea Giangrasso – …..e chi non la sposerebbe l’ On. Mara Carfagna?
IL PRODE EX MINISTRO TONINELLI, IL PONTE CROLLATO A GENOVA
ORA UN ‘PALAZZONE’ SOSPESO SUL POLCEVERA E I BENETTON RINGRAZIANO ?
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Il prode Toninelli si attribuisce ciclicamente il merito della realizzazione del nuovo ponte di Genova. Per rimarcare il proprio ruolo, aggiunge di aver costretto i Benetton ad accollarsi tutte le spese. Lo ha fatto anche oggi, nell’aulico discorso al Senato.
Tenero, il vispo portatore di laticlavio con tanto di pizzo e baffetti e voce tonante.
Dimentica sempre alcuni dettagli e mostra, se mai ce ne fosse bisogno, la persistente confusione mentale.
Dimentica il lavoro delle maestranze e del Commissario.
Dimentica che i ponti non sono come i grillini (uno vale uno) e che l’arte di Piano non si improvvisa.
Dimentica che lui avrebbe voluto un ponte “vivibile”, a più piani, uno dedicato al traffico e gli altri a negozi, passaggi pedonali etc.
Forse dimentica Piano perché sa che il Ton-ponte proposto sarebbe stato uno scempio ambientale.
Forse Forse dimentica il ponte vivibile perché qualcuno magari gli ha spiegato che dai Benetton si poteva pretendere un ponte equivalente a quello crollato e non un “palazzone” sospeso sul Polcevera.
Filippo Maffeo