Lo spillo di Alassio. Melgrati è tornato, da Genova, con le pive nel sacco: dove, quatto quatto e zitto zitto, si era recato con la speranza di ottenere dal presidentissimo Toti l’ investitura come candidato sindaco del centrodestra riunito alle prossime comunali ? Oppure esiste un’altra verità. Un patto segreto pro sindaco in carica ?
di Luciano Corrado
Toti, gelando Melgrati, avrebbe rinviato ogni discorso ai prossimi mesi perché prima vuole vedere se l’architetto riesce a uscire indenne dalle sue vicissitudini giudiziarie ( cosa su cui in molti non sono pronti a scommettere al momento). E comunque l’impressione è che Toti consideri segnato il destino di Melgrati visto che ha già detto a Enzo Canepa, non a caso new entry di Cambiamo, di tenersi pronto per le amministrative del 2023.
In caso di uscita di scena di Melgrati, però, la guerra di successione nel centrodestra sarebbe cruenta. Oltre a Canepa infatti non bisogna dimenticare gli altri aspiranti: il guardingo e silente per ora vicesindaco Angelo Galtieri, la fedelissima di Vaccarezza Lucia Leone, l’attivissimo Carlo Balzola e persino il redivivo Luca Villani che la Lega, primo partito ad Alassio, potrebbe rispolverare in caso di impasse sul nome del candidato sindaco con grande scorno di Simone Rossi …
C’è però un’altra scuola di pensiero edita da ‘Lo spillo alassino’ e che va di moda in queste ore. Toti avrebbe detto a Melgrati ” Sarai il candidato Sindaco se con la sentenza d’appello su rimborsopoli in Regione (per Melgrati allora capogruppo meno di 4 mila euro della sua segretaria allora sindaco di Stellanello) arriva l’assoluzione …”; fossimo in Melgrati ci ricorderemmo del principio F. U. F ( FIDARSI UGUALE FREGARSI…). Ricordate cosa successe l’ultima volta che Toti gli fece una promessa ?
Utile aggiungere che se il generale Vaccarezza è solido sul podio più alto di ‘Cambiamo‘ ormai nazionale, Melgrati di esperienza nè ha fatta davvero tanta. Imparando a conoscere i veri amici. E di chi fidarsi ? E di essere persona fidata ? A quanto pare il sindaco sta tessendo un’abile tela per venire a capo del ‘dilemma Invernizzi’ che da ‘Fratelli d’Italia’ vuole, a ragione, riprendere da tempo il posto in giunta che ricopriva. Ora c’è chi scommette nel duo Massimo Parodi e Invernizzi. E’ uscito il bando che sotto pubblichiamo, per un direttore generale di Servizi Comunali Associati S.r.l., Società a partecipazione pubblica “in house”, incaricata della gestione operativa del Servizio Idrico Integrato dei Comuni di Alassio, Albenga, Garlenda, Laigueglia, Villanova d’Albenga.
Tra i requisiti la laurea in giurisprudenza. Parodi è avvocato affermato, Invernizzi è laureato in giurisprudenza. Entrambi con esperienza politica nella pubblica amministrazione. Uno stipendio lordo annuo che si aggira sui 70 mila euro, 45 netti. Assai di più, per essere venali, di quanto si percepisce da presidente del consiglio comunale (Parodi) o da assessore (Invernizzi in predicato).
Tra le caratteristiche richieste per la nomina l’articolo 3 (requisiti professionali) e 4 (elementi preferenziali di valutazione) possono calzare a pennello ? Vedremo se i più maligni resteranno delusi. Tutto sommato non c’è la meravigliarsi se la corsa alle poltrone per poco a tanto che rendano, parte già dal basso (consigli comunali e aziende municipalizzate) ed arriva fino all’alto istituzionale.
Chi ricorda quando si ascoltava, non molti anni fa, dichiarazioni di questo tenore: con le nuove norme che danno potere ai funzionari nessuno vuole più fare il sindaco o l’assessore, e poi non c’è pure un adeguato riconoscimento economico per l’impegno che richiede. Invece c’è la corsa al seggio, alla poltroncina o poltrona, oggi assai più di ieri. Anzi in passato accadeva spesso di assistere a dimissioni per sopravvenuti impegni. Oggi serve il bazuka o la magistratura inquirente. I tempi cambiano purtroppo, ma sempre in peggio. L’Italia docet, fa scuola all’Europa.
E non si dica come ripetono Salvini e altri che “Gli elettori hanno sempre ragione….”. Ci sarebbe da piangere se pensiamo ai consigli comunali sciolti per mafia e votati dalla maggioranza degli elettori. Un male oscuro, semmai, è pure quello dell’informazione e disinformazione. Non è estranea la componente che l’Italia, dopo Turchia e Grecia, sia il Paese dove si leggono meno giornali e meno libri. Pochissimi, per quanto constatiamo nella nostra vita di cronisti, seguono da vicino e ‘nel palazzo’ l’attività amministrativa: dalle determine dei funzionari, all’assegnazione di appalti, incarichi professionali, prebende, alla delibere di giunta e di consiglio, alla conoscenza del bilancio preventivo e consuntivo, agli investimenti produttivi, agli sprechi, alle opere pubbliche non sempre fatte con scienza e coscienza in proporzione alla spesa.
MARINA DI ALASSIO STORY, IL CIRCOLO NAUTICO E LA STELLA JOLLY AGOSTINI – Che dire ad esempio di quanto
accade con la Marina di Alassio Spa. Ci vorrebbe un giornalismo di approfondimento e di inchiesta che non si limita ad ‘elemosinare’ notizie e scoop da questo o quello, dunque senza debiti di riconoscenza. Marina di Alassio Spa dove si incrociano e si intrecciano nomi. Dove la parte del leone la sta facendo il Comune, ostaggio tra i tanti della politica e della spartizione del potere. Dove si vuole togliere di mezzo quel 10% posseduto dal privato (Circolo Nautico spogliato). Con una figura assai popolare in quel di Alassio di Rinaldo Agostini, ragioniere e perito commerciale (vedi curriculum).
Consigliere Comunale delle Giunte Melgrati dal 2001 al 2010. Assessore al Turismo della Città di Alassio dal Maggio del 2011 al Settembre 2012. Presidente del Circolo Nautico “Al Mare” di Alassio per 9 anni. Organizzatore, ideatore e presentatore in Alassio di numerose manifestazioni di successo, sia ludiche, musicali che sportive. Dal 2017 Retail Development Manager per un Fondo di Investimenti Israeliano nell’Immobiliare Commerciale. Un passato in An.
Alassio scenario di una ‘guerra per bande’, da corsa a presidiare punti strategici e clientelari ? Sempre in attesa di una svolta. Ciò non significa, bene chiarirlo, che è tutto un ‘magna magna’, tutto da buttare. Anzi, in molti aspetti le pagelle sono onorevoli. Resta la cappa di intrecci perversi e un’opaca trasparenza, un giornalismo che non fa paura. Qualche sussulto saltuario e nulla più. Chi magari potrebbe farlo si è arreso da tempo. Conviene essere aggregati o almeno non belligeranti. Curiosi sì, ma arrendevoli. O allineati. Ti fai anche tanti amici: S. E. & O. Salvo errori o omissioni.
Luciano Corrado
Sca cerca il Direttore Generale: pubblicato il bando (Leggi…. Bando-Selezione-Direttore-Generale-SCA
COMUNICATO STAMPA – Scadrà l’11 febbraio e le istanze saranno valutate da una apposita commissione giudicatrice
Nel quadro della piano delle assunzioni previste nella programmazione della Servizi Comunali Associati S.r.l., Società a partecipazione pubblica “in house”, incaricata della gestione operativa del Servizio Idrico Integrato dei Comuni di Alassio, Albenga, Garlenda, Laigueglia, Villanova d’Albenga, ricompresi nell’ATO Centro Ovest 1 della provincia di Savona, stamani è stato pubblicato l’ avviso pubblico per la selezione di un soggetto qualificato per il conferimento dell’incarico di Direttore Generale, figura che verrà inserita nell’organico della Società mediante contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e determinato con conclusione del corrispondente mandato stabilita per il 30 giugno 2023.
Nel bando sono ricompresi i requisiti per accedere alla selezione: Diploma di Laurea in Ingegneria, ovvero in Giurisprudenza, ovvero in Economia e Commercio – o titoli equipollenti – conseguito da almeno 5 anni, ma anche alcuni titoli preferenziali rispetto all’attività che dovrà svolgere, anch’essa ben indicata nell’avviso che da stamani è stato pubblicato sulla home page del sito di Sca Srl (https://acquedottosca.it/)
La valutazione del curriculum vitae di ciascun candidato e l’espletamento del colloquio orale è demandato ad una commissione giudicatrice, composta da cinque componenti, la cui nomina avverrà non prima della data di termine della presentazione delle candidature. Sulla base dell’esito della valutazione professionale, del colloquio e della documentazione attestante il possesso di quanto dichiarato nei curricula, la Commissione trasmetterà al Presidente della Società l’elenco dei candidati ritenuti idonei, per l’approvazione in apposita seduta di Consiglio di Amministrazione.
IL PUNGOLO ALASSINO
E FABIO LUCCHINI, EX CONSIGLIERE COMUNALE, IL 27 GENNAIO SCORSO
A COMMENTO DELLA NOTIZIA IN ESCLUSIVA DI GIO’ BARBERA SU LA STAMPA:
ALASSIO UN BAMBINO DI 10 ANNI PORTA HASHISH A SCUOLA. LO HA MOSTRATO AI COMPAGNI. SCOPERTO E’ SCOPPIATO A PIANGERE….(LA NOTIZIA HA FATTO IL GIRO DEL PIANETA CON LE AGENZIA DI STAMPA)
Alassio – Hashish: nella città dove l’uso di sostanze psicotrope è un’abitudine comune a molti, Vip e non Vip, il grave episodio di un bambino di 10 anni che porta hashish a scuola. Una volta, nell’Italia contadina del primo dopoguerra, i bambini facevano a gara portando a scuola una zucca, non quella posta sul collo, ma quella dell’orto di casa, per competere nella scelta della più bella e imponente: oggi i tempi e le abitudini mutano rapidamente, a quanto è dato vedere anche… male