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Da Alassio lettera a Mattarella. Invernizzi: voto subito non si sbaglia mai


Da Alassio lettera del cittadino e consigliere comunale Rocco Invernizzi, in predicato per tornare assessore, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella – per un errore ufficiale il cognome storpiato con Matterella -. Un fratello, Piersanti, trucidato dalla mafia. Era presidente della Regione Sicilia. E, come hanno documentato inchieste giudiziarie e sentenze, c’è chi da vittima di estorsioni milionarie (eravamo alla lira), non denunciate, finanziava, ‘a sua insaputa’ anche i mafiosi.

Parliamo di big del centro destra italiano di ieri e oggi punto di riferimento della destra moderata. Ma queste vicende sono ormai da acqua passata sotto i ponti. Il morto trucidato non parla, il fratello oggi al Quirinale e prima alla Corte Costituzionale, è memore di quel lutto, da profondo dolore che ti porti nella tomba e per i famigliari una ferita inguaribile. Meglio dimenticare ? Non ricordare ? Chi erano e chi sono gli uni (della trattativa Stato – mafia) e gli altri ?

LA LETTERA –
Le foto postate da Rocco Invernizzi a corredo della sua pagina Facebook

Chiarissimo Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella,

Le scrivo queste poche righe in qualità di rappresentante delle istituzioni essendo consigliere comunale ma in primis come cittadino di questo paese. Si è aperta una nuova crisi di governo – in questi anni ne abbiamo viste parecchie – e si è sempre invocato alla responsabilità dei nostri rappresentanti in parlamento per non andare a nuove elezioni accampando come giustificazione i molti problemi che attanagliano il nostro Paese avvallando governi fabbricati in provetta.
Oggi l’emergenza sanitaria e la conseguente profonda crisi socio-economica impongono delle risposte immediate ai cittadini Italiani, e la Politica con la P maiuscola deve saperle dare. Un punto di partenza è la nostra Costituzione: l’articolo 1 afferma che l’Italia sia una Repubblica democratica e che la sovranità appartenga al popolo.
La parola democrazia deriva dal greco “demos” e ”crato” e significa che il comando è in mano al popolo. Sono i cittadini che hanno la sovranità e che scelgono nelle forme (ad esempio con elezioni o referendum) e secondo le modalità previste i loro rappresentanti politici, ovvero coloro che per un certo numero di anni governeranno il Paese.
Vivere in uno Stato democratico è importante e significa che in quel Paese vengono rispettati e garantiti i diritti fondamentali e inviolabili dell’uomo, garantita e promossa l’uguaglianza, garantite e promosse le libertà fondamentali dell’uomo come singolo e nelle manifestazioni sociali (ad esempio partiti politici, associazioni sociali).
I principi fondamentali, contenuti negli artt. 1-12 della Carta Costituzionale esprimono le finalità e le basi ideali della forma di Stato democratico-pluralista disegnata dalla Costituzione.
L’Italia ha bisogno di risposte immediate alle esigenze sempre più pressanti e urgenti della popolazione: la crisi sanitaria, l’organizzazione del piano vaccinale, la disoccupazione inarrestabile, lo sfaldarsi del tessuto della piccola e media impresa, la svendita dei gioielli italiani all’estero, la povertà dilagante. Un governo immobile da molti mesi, ormai senza più il sostegno della maggioranza dei deputati, non può prendere misure efficaci alla risoluzione di questi problemi. Non si può andare avanti così, Presidente. Credo di interpretare in questo modo la voce del popolo, andiamo al VOTO SUBITO. Essa non sbaglia mai.
Per usare un termine molto usato in questi giorni dai media Le chiedo un atto di RESPONSABILITÀ, sciolga le camere e faccia scegliere agli italiani i loro rappresentanti e il loro governo senza ulteriori indugi, perché non abbiamo più tempo da perdere.
Io vorrei un governo votato dagli italiani non un governo fabbricato in provetta.
Con ossequio. Rocco Invernizzi

Commenti Facebook –

Piero Drago – Sei stato molto bravo, forse troppo buono ma credo che non ti ascolterà.

Umberto Pernice – Purtroppo hai scritto al presidente della repubblica più assente e distante dalle esigenze del popolo italiano di sempre…
Igor Colombi- Bravo Rocco Invernizzi, vediamo se risponde…
Agostino Morchio – Un intervento ineccepibile . Bravo Rocco.
Giovanni Bruzzone – Bravo è sicuramente la volontà della maggioranza degli Italiani.
Bruno Alberto de Blasio – Bravo Rocco, ma come la Lettera che scrissi ad Aprile a Conte, purtroppo anche la tua finirà in un cassetto o nella memoria di un computer. I giochi sono fatti, perché loro sono loro, e noi non contiamo un cazzo… Un abbraccio e complimenti…

 

 


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