Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Orsero: è sfida nelle filiere made in Italy. I nomi dei maggiori azionisti Holding Spa: 69 milioni di capitale. Tra i 6 soci Ottonello e fratelli Ighina di Calizzano


Una pagina  redazionale del Sole 24 Ore di domenica 10 gennaio 2021. Nessun riferimento a Pietra Ligure  e al savonese dove risiedono gli Orsero e i maggiori azionisti della FIF Olding Spa con 5.746,492 azioni e il 32,50 %  del capitale sociale  che ammonta a 69.163.340.00. Il titolo di un documentato servizio giornalistico in pagina ‘Finanza & Mercati’: “Orsero punta sulle acquisizioni. Sfida nelle filiere mady in Italy. Il gruppo ortofrutticolo, in Italia, vuole spingere sugli accordi di compartecipazione con i produttori locali. E Orsero sta resistendo alla crisi. Il nocciolo duro vede Raffaella, Anna Chiara e Antonio Orsero, Pierangelo Ottonello, Leonardo e Lorenzo Ighina nati e cresciuti a Calizzano e titolari dell’azienda agricola La Felicina. La nonna era Piero Orione Tacchini, braccio destro del mitico Raffaello Orsero.

Nel reportage del Sole 24 Ore si ricorda che “Orsero ha effettuato una riorganizzazione,  soprattutto manageriale e al primo livello della rete commerciale, che inizia a dare frutti. Da un lato i ricevi sono saliti del (%, dall’altro  indica il gruppo, la redditività è superiore alla media storica della divisione francese.  E anche per questo è prevedibile che, in termini relativi, la Francia possa assumere maggiore rilevanza rispetto ai ricavi….Orsero professa fiducia Nel 2021, è l’indicazione, l’azienda non prevede alcun shock sull’attività. Inoltre, ricorda il gruppo,  l’alimentare è un comparto anticiclico.  In particolare l’ortofrutticola, essendo un settore che risponde ad esigenze primarie, ha caratteristiche  ancora più resilienti.”. Il prestigioso quotidiano della Confindustria pone anche  il quesito di un lettore: Il dubbio sull’alto peso dei ricavi del frutto banana. E la Orsero risponde: Nel 2015 le banane valevano il 35% dei ricavi. Oggi, senza contare le Canarie, il peso è del 24%.  Da un lato il frutto è profittevole, necessario nell’offerta  ortofrutticola; dall’altro costituisce  uno dei prodotti principali del business dello ‘shipping’.

Il gruppo Orsero che punta a nicchie particolari, a realizzare accordi con i produttori.  Un esempio ? I contratti di partecipazione agricola dove, da una parte, i coltivatori mettono il lavoro, i campi e il know how, dall’altro Orsero (oltre ad eventuali aiuti quali la fornitura di sementi) mette a fattore comune la rete distributiva e i rapporti con la clientela. La società e gli agricoltori comparteciperanno, poi, agli utili  della campagna agricola. Altro esempio. Orsero ha siglato  a dicembre  un accordo con i produttori di clementine nella Piana di Sibari. In prospettiva accordi analoghi sono in corso nel settore dei prodotti esotici in Sicilia e Puglia, come la partecipazione  al bando per la coltura di avocado in Salento.

Orsero che grazie alla quinta nave ha diminuito la velocità media della flotta. Con il che, consumando di meno,  è scesa l’incidenza del ‘fuel bunker’ per unità di prodotto.

FIF Holding S.p.A. e Orsero S.p.A. –

Il patto parasociale stipulato in data 20 giugno 2016 tra  Anna Chiara Orsero, Antonio Orsero, Raffaella Orsero, Leonardo Ighina, Lorenzo Ighina e Pierangelo Ottonello, complessivamente titolari della totalità del capitale sociale di FIF Holding S.p.A. («FIF Holding»), società che detiene il controllo di fatto di Orsero S.p.A.,
le cui azioni sono negoziate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., relativo a FIF Holding e a Orsero e reso noto al mercato nei termini di legge (il “Patto”) che è stato tacitamente rinnovato per un periodo di ulteriori 3 anni con efficacia a partire dalla data di scadenza del 20 giugno 2021, non avendo nessuno dei paciscenti inviato disdetta nel termine previsto dall’art. 10.1 del Patto, coincidente con il 20 dicembre 2020. Il Patto, che vincola tutti i soci di FIF Holding, regola taluni aspetti della governance di FIF Holding e di Orsero, e, particolare, la nomina di un consigliere indipendente nell’organo amministrativo, rispettivamente, di FIF Holding e di Orsero, e le modalità di formazione delle decisioni dei soci di FIF Holding. Ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 131, comma 3 del Regolamento Emittenti, che nell’esercizio sociale in corso FIF Holding ha incrementato di n. 82.092 azioni il numero di azioni di Orsero da essa detenute e sindacate al Patto ed è pertanto ad oggi titolare di n. 5.746.492 azioni di Orsero,
rappresentative del 32,50% del capitale sociale dell’Emittente. Il Patto è depositato presso il Registro delle Imprese di Milano, Monza – Brianza e Lodi.

GLI AZIONISTI –

 

IL CAPITALE SOCIALE E LA BORSA ITALIANA SPA

CALIZZANO AZIENDA AGRICOLA LA FELICINA

I  DUE FRATELLI  AGHINA SONO CRESCIUTI A CALIZZANO

CON MAMMA ANNA E NONNA ROSETTA (PIERA) ORIONE VEDOVA TACCHINI:

Lei di Loano dove vive un fratello. Il marito di Piera era invece pietrese.  Scrivono sul sito della loro azienda La Felicina: “Ci potete chiamare giovani imprenditori o semplicemente agricoltori; lavoriamo i nostri terreni per produrre patate bio e grano enkir, ma siamo anche gli artefici della trasformazione dell’azienda di famiglia in qualcosa di moderno e tecnologico”.  La produzione: “Patate ed Enkir sono indispensabili per il sovescio dei terreni e cioè dove coltiviamo le patate poi coltiviamo l’Enkir; in questo modo facciamo ruotare le colture, i campi non rimangono mai improduttivi e sono ricchi di sali minerali.” Cosa è l’Enkir ? L’Enkir e lo Shebar, cereale antico, altro non sono che il piccolo farro o monococco, cioè un tipo di frumento antico appartenente al Genere Triticum, Specie monococcum (la nomenclatura binomiale del’Enkir e dello Shebar corrisponde a Triticum monococcum). La farina di enkir dà vita al pane di enkir, leggero e molto digeribile.

Ispirati dai principi di sostenibilità, sviluppo e salubrità alimentare, abbiamo deciso di convertire tutto al biologico – ottenendo nel 2009 la conversione totale – tappa molto importante per noi che da quel giorno abbiamo visto rivoluzionarsi non solo la produzione ma anche le tecniche di coltivazione e, ancora oggi continuiamo a sperimentare nuove metodologie insieme alla Coldiretti di Ceva Agenzia 4.

Leonardo Ighina
filosofo e animo gentile dell’azienda
si occupa della produzione e della certificazione bio

Lorenzo Ighina
innovatore, solare e determinato
si occupa della produzione ma anche della vendita e della distribuzione visto il carattere estroverso

L’AGRICOLTURA: la nostra passione

Ci occupiamo di produzione e distribuzione principalmente di due materie prime alimentari:

Grano Enkir, antico cereale riscoperto dal Mulino Marino di Cossano Belbo che coltiviamo nei nostri terreni a Calizzano e che conferiamo al mulino per la macinazione e la produzione di alcuni derivati come biscotti, pasta, gallette birra. Tutto questo è possibile grazie anche all’appartenenza alla cooperativa agricola Le 7 vie del Belbo.

Patate biologiche, abbiamo ripreso la coltura tradizionale della patata dell’alta val Bormida, che ha rappresentato in passato un’importantissima fonte di sostentamento ma che è stata dimenticata negli anni del boom economico o miracolo italiano degli anni 70-80 e 90. L’abbiamo riscoperta e reintrodotta aggiornando le tecniche di coltivazione, grazie al lavoro a stretto contatto con tecnici e agronomi della Coldiretti per garantire il massimo della salubrità e della qualità di questa coltura. Occupandoci di tutta la “filiera” della patata, dalla produzione, alla lavorazione e lo stoccaggio fino al confezionamento e alla distribuzione, possiamo offrire un servizio puntuale e tagliato sulle esigenze di ogni cliente, sia esso grossista o privato.

Queste due colture sono indispensabili per il sovescio dei terreni e cioè dove coltiviamo le patate poi coltiviamo l’Enkir in questo modo facciamo ruotare le colture, i campi non rimangono mai improduttivi e sono ricchi di sali minerali.

INNOVAZIONE e SENSIBILIZZAZIONE: i nostri pilastri. La nostra passione per ciò che facciamo e l’essere giovani imprenditori fanno della nostra azienda agricola una realtà dinamica, sempre pronta ad innovarsi e a sviluppare nuovi progetti per sensibilizzare sempre più persone ad una corretta alimentazione passando da materie prime sane e coltivate nel rispetto del biologico e della natura.
In cantiere ci sono nuove colture e anche nuovi progetti di commercializzazione dei prodotti, che si stanno delineando in questa seconda metà del 2018.

 


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