Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona ignorata dal ‘recovery plan’. Elezioni 2021, sinistra unita con il ‘Patto per Savona’. Sobillatori in agguato. Ci pensa Spagnoletti, lettera al Pd.


Savona rimane marginale rispetto al “recovery plan” e, per quel che riguarda la provincia, si tratta del classico “tirar fuori dai cassetti”. Leggi pure ‘Elezioni Savonesi 2021. Dall’assemblea del “Rosso non è il Nero – “Sinistra Savonese unità e progetto: proposta una lista unitaria della sinistra savonese in diretta relazione con il “Patto per Savona” presentato da Marco Russo. Leggi anche la lettera aperta al Pd di Bruno Spagnoletti, ex sindacalista Cgil e candidato sindaco. Leggi anche dalla Regione Liguria: I gruppo consiliare Cambiamo in Regione Liguria “pretende ancora una volta pubbliche scuse da parte del consigliere Ferruccio Sansa…Toti non è Itler né Mussolini….”

SAVONA E RECOVERY PLAN

di Franco Astengo

Albenga – Predosa, raddoppio della ferrovia, restyling di Santa Corona dimostrano ancora una volta la preponderanza del Ponente sul piano politico in linea con il clientelismo di marca regionale. Una preponderanza sterile perché finisce con il misurarsi attorno a progetti ormai antichi e , in particolare, quello riguardante il raddoppio ferroviario completamente da ripensare.

Andrebbe aperto un confronto a tutto campo: ovviamente senza scendere in vieti campanilismi ma cercando di esercitare equilibrio nell’individuare specificità territoriali,economiche e sociali.

Non vi è cenno del raddoppio della ferrovia da Savona verso il Piemonte, l’allaccio della piattaforma Maersk, il casello autostradale di Vado Ligure e soprattutto sono completamente dimenticate le esigenze della Città capoluogo al riguardo di un riassetto urbano (a partire dal recupero dei contenitori storici) decisivo per far tornare Savona e il suo comprensorio (il discorso del comprensorio rimane assolutamente decisivo) a essere centro appetibile per la residenza di nuove figure operanti con le modalità di utilizzo delle nuove tecnologie, recuperando quindi popolazione e soprattutto “qualità”.

E’ assente anche una ipotesi di rafforzamento della presenza sanitaria sul territorio comprensoriale savonese, inclusa la Val Bormida.

Questi sono soltanto alcuni punti messi giù sommariamente indicativi di un discorso di grave carenza progettuale complessiva, di deficit di presenza politica. Intanto è completamente fermo il discorso sull’area industriale di crisi complessa di cui Savona rimane grande assente. Come si vede c’è parecchio da riflettere.

Franco Astengo

SAVONA – Documento finale dell’assemblea dell’8 Gennaio 2021

L avv. Marco Russo candidato sindaco ma con una sinistra fino ad oggi divisa, tanto per cambiare !

La sinistra savonese deve recuperare la capacità di immaginare un futuro diverso per la Città, per risollevarla dalla fase di declino che sta attraversando. In questa direzione la prossima scadenza elettorale per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale rappresenta soltanto un primo passo verso una visione di “pensiero lungo”, che ridisegni il volto di Savona nei prossimi decenni, facendola nuovamente diventare una città socialmente viva e bella. Si tratta quindi di promuovere la presenza della sinistra nella prossima competizione elettorale in un afflato di grande respiro ideale nel quale ritrovare anche le proprie radici ed il senso di un’appartenenza. Il nostro primo obiettivo, naturalmente, è quello di battere la destra e la sua attuale, rissosa e fallimentare gestione amministrativa”.

Così può essere riassunto l’esito complessivo dell’assemblea, molto partecipata, svoltasi presso la SMS Fornaci l’8 gennaio e promossa dal gruppo “Il rosso non è il nero – Quelli della Rebagliati” assieme con i firmatari del documento già presentato a suo tempo con il titolo “Sinistra Savonese, unità e progetto” . Avanziamo quindi un’idea di Progetto per la Città sul quale sarà necessario lavorare a fondo attorno ad alcuni assi portanti che già sono stati individuati: la comprensorialità, il decentramento, il potenziamento della struttura socio – sanitaria; la portualità e le infrastrutture; l’innalzamento della qualità della vita e della condizione urbana anche in vista delle potenzialità di nuova residenza che saranno offerte dalle nuove forme di lavoro; il recupero dell’immediato entroterra. La sinistra savonese deve esprimere il proprio massimo potenziale unitario all’interno della coalizione per cui vanno avanzati due punti distintivi che è indispensabile concretizzare. In primo luogo occorre un progetto autonomo, sulla base del quale costruire la presenza politica ed elettorale all’interno della coalizione. Inoltre la sinistra savonese deve uscire da un ambito di semplice testimonianza sviluppando il senso del massimo dell’unità fra tutti i soggetti che ne fanno parte senza concedere spazio a velleità di mera rappresentanza soggettiva, con l’intento di esprimere una forza politica e amministrativa di governo; la sinistra, in altre parole, deve ricercare la via per rappresentare l’insieme della complessità sociale e dell’identità territoriale della Città pur comprendendo le difficoltà di rappresentanza che si incontrano in questa difficile fase storica.

Nell’occasione è emersa chiaramente la proposta di una presenza all’interno della competizione elettorale, da realizzarsi attraverso la promozione di una lista aperta della “Sinistra Savonese”. La lista dovrà far parte di quella coalizione democratico – progressista per la quale stiamo lavorando da tempo, avendo individuato il “Patto per Savona” presentato da Marco Russo come punto di riferimento.

La proposta complessiva che il “Patto” presenta, collegata alla candidatura di Marco Russo, ci appare l’ipotesi politica più adatta per realizzare un’ alleanza larga e fortemente rappresentativa sul piano politico e sociale allo scopo di contrastare una destra che ha dimostrato in questo quinquennio la sua completa incapacità di governo.

Su queste basi,qui sinteticamente espresse, proseguiremo il nostro impegno al fine di realizzare in tempi rapidi gli intenti che sono stati fissati dall’Assemblea. Allo scopo di raccogliere, organizzare e promuovere le idee ed il progetto per la Città e di ritrovare le ragioni di una appartenenza abbiamo costruito un sito internet (www.sinistrasavonese.it) aperto ai contributi ed alla collaborazione di tutti gli interessati.

GRUPPO SPONTANEO “QUELLI DELLA REBAGLIATI – IL ROSSO NON E’ IL NERO” FIRMATARIE E FIRMATARI DEL DOCUMENTO “SINISTRA SAVONESE UNITA’ E PROGETTO”

SAVONA E RECOVERY PLAN

di Franco Astengo

Savona rimane marginale rispetto al “recovery plan” e, per quel che riguarda la provincia, si tratta del classico “tirar fuori dai cassetti”.

Albenga – Predosa, raddoppio della ferrovia, restyling di Santa Corona dimostrano ancora una volta la preponderanza del Ponente sul piano politico in linea con il clientelismo di marca regionale. Una preponderanza sterile perché finisce con il misurarsi attorno a progetti ormai antichi e , in particolare, quello riguardante il raddoppio ferroviario completamente da ripensare.

Andrebbe aperto un confronto a tutto campo: ovviamente senza scendere in vieti campanilismi ma cercando di esercitare equilibrio nell’individuare specificità territoriali,economiche e sociali.

Non vi è cenno del raddoppio della ferrovia da Savona verso il Piemonte, l’allaccio della piattaforma Maersk, il casello autostradale di Vado Ligure e soprattutto sono completamente dimenticate le esigenze della Città capoluogo al riguardo di un riassetto urbano (a partire dal recupero dei contenitori storici) decisivo per far tornare Savona e il suo comprensorio (il discorso del comprensorio rimane assolutamente decisivo) a essere centro appetibile per la residenza di nuove figure operanti con le modalità di utilizzo delle nuove tecnologie, recuperando quindi popolazione e soprattutto “qualità”.

E’ assente anche una ipotesi di rafforzamento della presenza sanitaria sul territorio comprensoriale savonese, inclusa la Val Bormida.

Questi sono soltanto alcuni punti messi giù sommariamente indicativi di un discorso di grave carenza progettuale complessiva, di deficit di presenza politica.

Intanto è completamente fermo il discorso sull’area industriale di crisi complessa di cui Savona rimane grande assente.

Come si vede c’è parecchio da riflettere.


DAL GRUPPO ‘CAMBIAMO TOTI PRESIDENTE’ RICHIESTA RIPETUTA A FERRUCCIO SANSA DI PUBBLICHE 

LUI CHE E’ STATO IL CANDIDATO PRESIDENTE MENO VOTATO DELLA STORIA LIGURE

Comunicato stampa – Alcune settimane fa, in Consiglio Regionale, aveva paragonato la vittoria alle elezioni di Giovanni Toti a quelle ottenute da Mussolini e Hitler. Oggi, nel suo quotidiano sproloquio sul tema della comunicazione istituzionale, Ferruccio Sansa ci ricasca e scrive su Facebook che “i cittadini rischiano di diventare sudditi di un duce”. Non tragga in inganno la “d” minuscola, un artificio retorico per non prendersi nemmeno le responsabilità di ciò che scrive.

“Eppure ormai Sansa è grandicello ed è arrivata l’ora di rispondere delle sue azioni. Capiamo e comprendiamo la polemica politica, anche aspra: fa parte del gioco delle parti. Ma questa continua ‘Reductio ad Hitlerum’, tipica di chi non ha altri argomenti, deve finire. Per questo il gruppo consiliare Cambiamo! in Regione Liguria pretende ancora una volta pubbliche scuse da parte del consigliere e auspica che la sua posizione politica possa tornare al più presto nei canoni di una dialettica democratica”, spiega il capogruppo Angelo Vaccarezza.

“Abbiamo già provato a spiegare al candidato presidente meno votato della storia che l’attività di comunicazione di un ente come Regione Liguria non è un orpello o uno sfizio di questa giunta. Si tratta al contrario di un fattore determinante nella crescita di un territorio: i dati sul turismo, in continua crescita da quando Toti si è insediato a piazza De Ferrari, al netto della pandemia, ne sono la più plastica dimostrazione – prosegue Vaccarezza – Tuttavia Sansa non è interessato al merito dei contenuti, ma solo alla strumentalizzazione di qualsiasi tema. Con una retorica stucchevole, a partire dal continuo storpiamento dei cognomi (Buccica, Risto-Toti, Assentotista) che è tipico dei bambini di una scuola elementare, per arrivare a fotomontaggi frettolosi, mal fatti e di estremo cattivo gusto”.

“Uno ‘stile’ che si qualifica da solo ma che non possiamo più tollerare. A Sansa consigliamo di riflettere su tutto questo, magari sotto quella quercia dove si reca ‘quando deve pensare’ e che, in tutta evidenza, non frequenta più da un bel pezzo. Siamo certi che se trovasse un pizzico di onestà intellettuale sarebbe il primo a vergognarsi di tale atteggiamento e a porgere le sue scuse. Noi attendiamo, fiduciosi. A volte i miracoli si avverano”, chiude il capogruppo di Cambiamo! in Regione Liguria.

SANSA, ADESSO BASTA. CAMBIAMO! PRETENDE PUBBLICHE SCUSE

Alcune settimane fa, in Consiglio Regionale, aveva paragonato la vittoria alle elezioni di Giovanni Toti a quelle ottenute da Mussolini e Hitler. Oggi, nel suo quotidiano sproloquio sul tema della comunicazione istituzionale, Ferruccio Sansa ci ricasca e scrive su Facebook che “i cittadini rischiano di diventare sudditi di un duce”. Non tragga in inganno la “d” minuscola, un artificio retorico per non prendersi nemmeno le responsabilità di ciò che scrive.

“Eppure ormai Sansa è grandicello ed è arrivata l’ora di rispondere delle sue azioni. Capiamo e comprendiamo la polemica politica, anche aspra: fa parte del gioco delle parti. Ma questa continua ‘Reductio ad Hitlerum’, tipica di chi non ha altri argomenti, deve finire. Per questo il gruppo consiliare Cambiamo! in Regione Liguria pretende ancora una volta pubbliche scuse da parte del consigliere e auspica che la sua posizione politica possa tornare al più presto nei canoni di una dialettica democratica”, spiega il capogruppo Angelo Vaccarezza.

“Abbiamo già provato a spiegare al candidato presidente meno votato della storia che l’attività di comunicazione di un ente come Regione Liguria non è un orpello o uno sfizio di questa giunta. Si tratta al contrario di un fattore determinante nella crescita di un territorio: i dati sul turismo, in continua crescita da quando Toti si è insediato a piazza De Ferrari, al netto della pandemia, ne sono la più plastica dimostrazione – prosegue Vaccarezza – Tuttavia Sansa non è interessato al merito dei contenuti, ma solo alla strumentalizzazione di qualsiasi tema. Con una retorica stucchevole, a partire dal continuo storpiamento dei cognomi (Buccica, Risto-Toti, Assentotista) che è tipico dei bambini di una scuola elementare, per arrivare a fotomontaggi frettolosi, mal fatti e di estremo cattivo gusto”.

“Uno ‘stile’ che si qualifica da solo ma che non possiamo più tollerare. A Sansa consigliamo di riflettere su tutto questo, magari sotto quella quercia dove si reca ‘quando deve pensare’ e che, in tutta evidenza, non frequenta più da un bel pezzo. Siamo certi che se trovasse un pizzico di onestà intellettuale sarebbe il primo a vergognarsi di tale atteggiamento e a porgere le sue scuse. Noi attendiamo, fiduciosi. A volte i miracoli si avverano”, chiude il capogruppo di Cambiamo! in Regione Liguria.

UNA SINISTRA MALATA DA TEMPO DI ‘PERSONALITE’, DA CORSA AL POTERE E ALLE DIVISIONI

C’E’ DA SCOMMETTERE CHE CON  L’AIUTO DI UNA ROBUSTA COMPONENTE DI M5S SARA SERVITA LA VITTORIA AD UN CENTRO DESTRA CHE SI RIPRESENTA UNITO E MERITA DI ESSERE APPREZZATO SE MANTIENE QUESTA LINEA

LETTERA APERTA AL PD DI SAVONA SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DELLA CITTÀ

DI BRUNO SPOGNOLETTI EX SINDACALISTA CGIL E CANDIDATO SINDACO A SAVONA
A Giacomo Vigliercio, Segretario Provinciale PD
• A Stefano Martini, Segretario Cittadino PD
• A Elisa Di Padovano, Capogruppo PD

.…..fermiamoci, sino a che siamo in tempo, per non ripetere gli errori di cinque anni fa e rischiare di riconsegnare la Città di nuovo al Centro Destra a peggior trazione leghista…..
Cari compagni ed amici Vi scrivo e cosi mi distraggo un po’ e siccome sono davvero lontano (859 km), in maniera chiara vi scriverò.
L’anno vecchio 2020 è finito ormai, ma la musica è sempre la stessa e spesso risulta stonata, un pochino fastidiosa e, persino irriverente verso Chi, come nel caso della Associazione Per Savona 2021 e dei suoi oltre mille iscritti, aderenti e simpatizzanti, non ha altri obiettivi che dare un contributo alla Governance della Città e contribuire a far vincere il Centro Sinistra largo, civico, ambientalista e riformista. Si dice anno nuovo, vita nuova.., io dubito assai che sarà cosi, ma voglio provarci per l’ultima volta, prima di riprendermi la conseguente libertà di azione e di relazione politica con tutte le altre forze dello schieramento savonese.
Ho, già da tempo, avuto modo di far conoscere, in forma diretta e riservata, a qualche Dirigente del PD savonese, cosa io pensi delle prossime elezioni Amministrative di Savona e della Candidatura a Sindaco del mio amico avv. Marco Russo; peraltro, aldilà dei contatti informali, pende inevasa una formale lettera di richiesta di incontro da parte della Presidenza della Associazione Laboratorio per Savona 2021 e la Segreteria Provinciale e Cittadina del PD.
Io sono in ferie sino al 20 gennaio, ma continuano ad arrivarmi notizie, soffiate, veline, articoli di stampa e prunciamenti, talmente improbabili e bizzarri da riuscire nel miracolo di realizzare la crescita dei miei capelli.

Ho avuto, addirittura, modo di leggere articoli con nomi e cognomi, non solo del Candidato Sindaco, ma persino degli Assessori.
E che assessori! Alcuni con pedigree da Guinness dei Primati! (a volte tornano).
Peraltro, che il Rosso non sia il Nero, è una nozione sulla diversa gradazione di colori che francamente non conoscevo!
Ora io capisco quasi tutto e sconto praticamente tutto; ma est modus in rebus.
Insomma c’e un limite a tutto, una misura per tutto e, persino all’alto grado di sopportazione della mia persona; ovviamente con la esclusiva eccezione della cosiddetta “presa per i fondelli” e della melina perditempo.
Ho già avuto modo di anticipare, nelle sedi “deputate”, che potrei essere personalmente pronto a prendere in considerazione l’ipotesi di un mio passo indietro dalla annunciata Candidatura a Sindaco della Città; lo riconfermo qui ufficialmente , ma a tre precise condizioni politicamente dirimenti:
1. Immediata convocazione del Tavolo di Programma da parte del PD, per offrire a Tutte le forze riformiste di concorrere, con la stessa dignità, a costruire i 10/12 punti fondamentali per traguardare la svolta innovativa nella Governance della Città post-industriale e dentro una crisi economica, sociale e pandemica senza precedenti.
2. Convenire sul miglior Candidato Sindaco possibile come garante della intesa programmatica 2021 e come Leader capace di dialogare e competere con gli altri Sindaci nell’area larga del ponente e del levante savonese, come con l’area della Valbormida; un Sindaco in grado di negoziare con la Regione Liguria e il Governo sulla vera scommessa in agenda: il Recovery Fund o Next Generation EU.

3. Un sistema di alleanze largo e rappresentativo della società civile innovata e capace di cogliere e avviare a soluzione le nuove criticità del terziario in ginocchio, le diseguaglianze e le vecchie e nuove povertà, dando risposte di welfare dedicato e di nuova organizzazione dei servizi della Città più vecchia al mondo.
In questo quadro occorre andare ben oltre il ristretto orizzonte strategico del patto ligure e, superare cosi, l’alleanza perdente PD e M5S già sperimentata nelle recenti elezioni regionali.
La Presidenza della Associazione Laboratorio “Per Savona 2021” ritiene necessario costruire una alleanza larga, riformista, civica; una alleanza che veda l’incontro tra le Forze politiche storiche del Centrosinistra e le Associazioni non strutturate in forma partitica della società civile; cosi come occorre dare voce e rappresentanza alle nuove diffuse sensibilità ambientaliste, animaliste e dei nuovi diritti a partire dalle Donne.
L’Associazione “Per Savona 2021” ritiene, infine, che occorra lavorare per ricevere il positivo apporto di Italia Viva, di Azione, di +Europa e del Psi.
Cari compagni,
Comprendo che, nelle condizioni dell’oggi, il Centralismo Democratico sia un residuato bellico, ma mi sovviene il dubbio che “la politica savonese” abbia subito un vulnus e sia stata messa di fronte all’attualizzazione del vecchio adagio popolare “o mangi questa minestra o salti la finestra”.
Cosa altro è “il Patto”, contenitore programmatico della Candidatura dell’amico avv. Marco Russo, se non il tentativo di precostituire una soluzione di Candidatura e di condizionare le scelte della coalizione e della alleanza del Centrosinistra allargato?
Il Patto a me noto (peraltro più volte socializzato sulla stampa) dall’auto Candidato Sindaco (per me è prevalsa la incompatibilità sancita dalla Commissione di Garanzia, per Marco ovviamente no (i soliti due pesi e due misure: già io vengo dal Pci e dal Psi, mica dalla Dc) appare vecchio, datato (ben 5 anni di elaborazione, ben oltre un corso da laurea magistrale).

Sono pronto ad essere smentito e a cambiare idea se convinto, ma a me pare che il Patto scaturito dal Laboratorio dei Papi, sia stato costruito con le vecchie lenti di una Savona che non esiste piu; un documento piatto, fiacco, senza vita e senza anima.
Il Parto del Patto più che eutocico pare sia stato assai travagliato, complesso e sostanzialmente distocico.
Caro Giacomo, caro Stefano cara Elisa..fermiamoci, sino a che siamo in tempo, per non ripetere gli errori di cinque anni fa e rischiare di riconsegnare la Città di nuovo al Centro Destra a peggior trazione leghista.
Bruno Spagnoletti Presidente Associazione Per Savona 2021


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