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Liguria e Basso Piemonte

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Cuneo sbuca in Francia: tunnel di 12 km. evitando la Liguria. Non era un pesce d’aprile. Il progetto del 1965 e da ‘sogno che si avvera’ nel 1986. Ecco l’annuncio


“Cuneo sbucherà in Francia evitando la Liguria. Il sogno di realizzerà con il passaggio a Sud-Ovest: un tunnel di 12 km attraverso il massiccio delle Alpi marittime”. Era il titolo del Secolo XIX, in cronaca nazionale, del 27 novembre 1986.

L’archivio stampa non va più di moda ed è quasi sconosciuto ai giornali on line provinciali, imbattibili nella corsa a chi arriva primo con ‘copia e incolla’. E’ il giornalismo che riscuote il maggiore successo tra l’uomo qualunque, mentre il politico rincorre il ‘popolino’ ed la visibilità mediatica. Anche i comuni con poche migliaia di abitanti puntano a dotarsi di un proprio ufficio stampa pagato con il denaro dei contribuenti.

Quanto influirebbe sull’opinione pubblica una rivisitazione dei progetti annunciati (non quelli da quattro soldi) nel corso degli anni e via via presentati come il ‘sogno’ che si avvera ? La grande svolta della provincia “sempre più granda” e della Liguria.  Ecco il ‘pacchetto tunnel’ di 12 km tra Cuneo ed il dipartimento francese delle Alpi Marittime per “rompere un isolamento secolare”.

Il Secolo XIX pubblicava un ricco ed esauriente servizio del caposervizio Sergio Del Santo, il giornalista da sempre più attento e quotato nelle tematiche socio economiche, politiche e sindacali del Savonese. Oggi in meritata pensione. Il quotidiano ligure, con il suo prestigio ed autorevolezza, aveva inviato Del Santo a seguire un convegno a Torino. Presenti big della politica, del mondo imprenditoriale e in particolare “ i responsabili  della Scetautoroute, la società francese  che sta realizzando l’autostrada A40 traq Ginevra e Lione: attraverso il Monte Bianco- un’altra priorità è la realizzazione in Valle d’Aosta del collegfamento autostradale  col traforo del Monte Bianco – si aprirà una direttissima verso Parigi“.

L’articolo faceva notare, tra l’altro, che erano stati invitati anche gli amministratori della Liguria “ma è arrivato solo un telegramma dell’assessore regionale ai Trasporti, avv. Giampiero Mentil (del Pri).  Ha declinato l’invito  perchè gli sembrava opportuno, prima del convegno, fare una riunione preliminare a livello di assessorati.”

L’assessore ai Trasporti del Piemonte Giuseppe Cerutti dichiarava che “il discorso con la Liguria ed il sistema dei porti dell’Alto Tirreno è una delle grandi questioni rimastwe in sospeso. L’altra è rappresentata  dai collegamenti del basso Piemonte, L’asse centrale Cuneo- Alba -Asti trova spazio finanziario nel piano decennale  Anas” (I 9 Km incompiuti sono finalmente tornati alla ribalta, si parla di imminente ripresa dei lavori e completamento entro il 2024).

Ma la “grossa novità di rilievo nazionale del convegno – a leggere le dichiarazioni ufficiali – è rappresentata dai collegamenti  con le Alpi Marittime attraverso un traforo del Ciriegia o del vallone di Sant’Anna, soluzione radicale per inserire Cuneo in un grande sistema di valenza europea….c’è il raddoppio (poi realizzato ndr) della Savona -Torino e l’ammodernamento della statale 28 verso Imperia che prevede un traforo da Cantarana (ormea) ad Acquetico (Pieve di Teco)”. Un’opera attesa a 50 anni e che nel corso del 2020 aveva visto un’accelerazione ed impegni precisi dell’Anas.

E si elencavano per la provincia di Cuneo “i primi obiettivi comuni con la Francia attraverso uno studio accurato del traffico, un rapporto tecnico per scegliere il tracciato, un possibile aumento  dell’integrazione tra le due zone.” E ancora: “Il discorso procede  e con le moderne ‘jumbo- talpe’ i tempi di realizzazione non sono proibitivi.”.

Il tunnel appunto.  Con il prof. Russo Frattasi, la ‘mente stradale‘ del Piano trasporti, a sostenere: “ Le ferrovie inghiottono soldi e non si nsa con quali risultati, mentre il perno del trasporto  continua a spostarsi verso le strade. Negli ultimi anni abbiamo finanziato quattro porti, Genovas, Voltri, Savona e Vado ligure: per quali traffici? E dietro non ci sono le vie di comunicazione“.

Ma ecco l’articolo.

 

 


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