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Liguria e Basso Piemonte

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Savona da 5 anni senza carcere. Il presidente del Tribunale, Canaparo: Fermi, al punto morto con interlocutori


Rassegna stampa primi anni ’70. Si discuteva sulla necessita di chiudere l’antico carcere Sant’Agostino (ex convento) in centro città. E trasferirlo alla periferia di Savona e Quiliano, o in Valbormida. Il tema si è fatto spesso assillante, ricchissimo di polemiche e promesse. Ma si sono spesi miliardi, negli anni, per adeguare alla sicurezza e sistemare l’antico edificio. Tra superaffollamento e carenze igieniche. L’argomento è tornato d’attualità a ritmi alternati. Tra i più combattivi ‘pro causa carcere’ i grillini soprattutto quando erano all’opposizione.

La Provincia di Imperia ( 214 mila residenti) ha due carceri, uno nuovissimo a Sanremo. La Provincia di Savona (274 mila abitanti) ed è al primo posto in Liguria per movimento turistico e seconde case. Da cinque anni senza un carcere, polemiche politiche a vagonate e risonanza sui media.

Quanto a deputati e senatori i 5 Stelle sono i più rappresentati in Liguria. Hanno pure il ministro della Giustizia, avv. Bonafede. Cosa è cambiato: mai avari di parole, proposte e promesse.  In compenso alle Tv nazionali lo ‘scandalo Savona’ è taciuto. La nostra provincia  può ‘fregiarsi’ del vice presidente della II COMMISSIONE (GIUSTIZIA): l’avv. Franco Vazio al suo secondo mandato, ex vice sindaco pidiessino di Albenga.  La Regione Liguria, per 10 anni è stata retta dal presidente Claudio Burlando (centro sinistra, con i Verdi in maggioranza), ora ha il presidente del centro destra Giovanni Toti super eletto al secondo mandato, con una forte ruolo della Lega, Salvini premier.

La Provincia di Savona ora con presidente del centro sinistra, ora del centro destra. Una provincia che in origini ospitava persino 4 carceri: oltre al capoluogo, Albenga, Finale e Cairo Montenotte. Ed altrettante preture, poi saggiamente accorpate al Tribunale.

A che punto siamo arrivati con 50 anni di ‘penitenziario story‘ ?  Alla domanda del vecchio cronista che seguiva la giudiziaria, il presidente del tribunale di Savona, dall’ottobre 2017, Lorena Canaparo (già componente della  commissione ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, UFFICIO DEL PROCESSO, PROCESSO TELEMATICO), risponde con un senso di pacata desolazione: “Siamo sempre ad un punto morto, continuiamo a reiterare e sollecitare al Provveditorato Opere Pubbliche di Genova e al ministero competente che sono i nostri interlocutori, di più non possiamo fare”.

Avete mai posto il problema al savonese vice presidente della Commissione Giustizia avv. Vazio ? Il 25 ottobre 2019 il parlamentare a SavonaNews dichiarava: “….”Esiste una grave ferita rappresentata dalla mancata realizzazione del nuovo carcere dopo la chiusura del Sant’Agostino. Quasi alla fine della passata legislatura (2018) avevamo completato, con l’intesa di tutti gli enti locali coinvolti, l’iter preventivo di indicazione delle aree e il Ministero delle Infrastrutture, acquisito il parere preliminare del Ministro della Giustizia, aveva avviato l’istruttoria per dare l’assenso definitivo: da allora si è bloccato qualcosa. Dire per colpa di chi, se per il tentativo di spostare il carcere su altre aree o per velleità locali non saprei dire. Quello che è certo è che, ancora questa settimana, a margine della sua audizione in Commissione Giustizia – che ho presieduto -, con il ministro Bonafede abbiamo convenuto che la costruzione del nuovo carcere di Savona era e resta una priorità. Il Ministro dopo averlo citato nella sua relazione si è ripromesso di verificare lo stato dell’iter che era stato avviato e mi ha assicurato di fare il punto della situazione nel più breve tempo possibile. Sono certo che il nuovo Governo e la maggioranza sapranno dare la risposta che questo territorio attende da troppo tempo” concludeva Vazio.

La risposta però non la conosce neppure il presidente Canaparo. Mentre il  presidente dell’Ordine degli avvocati dal 17 luglio 2020, Vittoria Fiori, di Albenga (ha sostituito il collega ingauno Fabio Cardone all’avvento del suo terzo mandato) “si impegna a sollecitare”. Rappresenta la categoria professionale forse più penalizzata dall’assenza del carcere.  Gli iscritti all’albo al 21 gennaio scorso, comunica Fiori, erano 786, suddivisi tra 398 maschi e 388 donne; con i praticanti si raggiunge quota 980.  Secondo posto in Liguria dopo Genova.

Che dire dei pesanti disagi per le famiglie dei detenuti oggi sparsi tra Imperia, Sanremo, Genova, La Spezia, a volte il cuneese e l’alessandrino. Disagi per le guardie carcerarie e maggiori costi per lo Stato.

La presidente Canaparo pare abbia più fiducia nel ruolo di pungolo e di stimolo, nella cassa di risonanza dei media, piuttosto che nelle forze politiche. Come darle torto.  Molto spesso i bubboni e le conseguenti soluzioni scaturiscono dalla denuncia dei mezzi di comunicazione giornalistica. Sicuramente un ruolo importante, ma con maggiore amplificazione e determinazione, dovrebbe essere messo in campo da Rai 3 Liguria, Il Secolo XIX, La Stampa  e La Repubblica presenti sul territorio con le loro pagine liguri. Possibilmente indicando, di volta in volta, nomi e cognomi, mettere a confronto impegni e promesse, risultati.

Oggi dovrebbe essere messo ‘con le spalle al muro’ il ministro di Grazia e Giustizia, venga a Savona e risponda del suo ruolo e responsabilità istituzionali se lo ritiene doveroso.  Vuol dire che sarà anche ‘tallonato‘ dal popolarissimo IVG.it con i suoi 100 mila lettori abituali. Potenza di fuoco ! Peccato che solitamente pratichi un giornalismo di successo con poco pepe ed ancor meno approfondimenti, inchieste.

Un ultimo riferimento al ‘tema carcere’. Chi ha conservato un archivio cartaceo, ha accumulato, nel tempo, almeno un centinaio di articoli, tra il vecchio carcere ed i progetti del nuovo penitenziario. Come è finita ? Non resta che invocare il bonanima di Totò ? (L.C.)

E SALVINI IL PRIMO SETTEMBRE 2020 A SAVONA…..AVRÁ MOSSO LA SUA POTENZA DI FUOCO DENTRO E FUORI IL PARLAMENTO ? AGLI ATTI PARLAMENTARI NON RISULTA. SE QUALCHE ONOREVOLE LEGHISTA LIGURE SA QUALCOSA DI PIÚ PORTE APERTE ALL’INFORMAZIONE.

Angelo Vaccarezza, due mandati da presidente della Provincia, secondo mandato da consigliere regionale prima per FI, ora Cambiamo con Toti, il giorno delle visita istituzionale al Sant’Agostino e quando si paventava la chiusura dichiarava:  “Ho espresso in Regione un giudizio tranciante nei confronti del provvedimento. Ancora una volta il governo Renzi ha dimostrato di non aver a cuore uno dei valori fondamentali del vivere civile nel nostro paese. La sicurezza. Il Guardasigilli ligure, piddino. Orlando (che in quanto tale dovrebbe ben conoscere il territorio… alla prova dei fatti così non è) ha deciso per la chiusura della casa circondariale di Savona, senza trovare prima una soluzione alternativa”.

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