Savona: Ero assessore alla Cultura e mi capitò una cosa bella, proprio bella
- 4 anni fa
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- di Trucioli
Il prof. Ferdinando Molteni, giornalista, ha postato sulla sua pagina Facebook- Qualche anno fa, quando facevo l’assessore alla cultura a Savona, mi capitò una cosa bella. Ma proprio bella.
Gli eredi dell’artista
Mario Rossello mi vennero a trovare e mi dissero che avrebbero volentieri donato alla città un’opera del maestro. Si trattava di un meraviglioso albero di ferro, la quintessenza del lavoro di
Rossello.
Un capolavoro.
Accettai il prezioso dono e chiesi agli uffici comunali di trovare una degna collocazione. La collocazione fu trovata, sul prato davanti al Priamàr. Da allora quel prato è diventato una galleria d’arte all’aperto. Perché altre opere arrivarono.
Fu bellissimo quando approdò lo scimmione di Franco Bratta, che doveva preludere alla composizione di una famiglia di scimmie, ma il destino beffardo lo impedì e Bratta se ne andò prima di completare il progetto.
Poi le meravigliose odalische di Claudio Carrieri, sintesi di genio creativo e manualità, arte ed artigianato.
Ora – nonostante l’insipienza della giunta attuale – arriva il cactus di Paolo Anselmo. Ed io ne sono felice. Perché Anselmo è un geniaccio della ceramica, un outsider, uno che fa cose che gli altri non provano neanche a fare.
Sono davvero felice che il parco delle sculture davanti al Priamàr si arricchisca di un lavoro così bello, colorato e beneaugurante.
Dimenticavo: in mezzo al “mio” parco delle sculture è atterrato, qualche tempo fa, un disco volante. Che non c’entra niente.
Se torno a fare l’assessore lo levo. Promesso. (Ferdinando Molteni)
COMMENTI SOCIAL-
Anna Maroscia: Mi piace quel che hai scritto, mi piace che l’opera di un altro artista venga posata sotto il Priamar e mi piace anche la tua foto.
Sergio Ravera: “Ferdinando, una soddisfazione che non ti spetterà. È già stato prenotato. Fattene una ragione”.
Martin Cervelli: “E per un po’ di tempo abbiamo anche goduto nel vedere l’opera di Arnaldo Pomodoro”.
Antonietta Cavallero: “Il Priamar deve essere il nostro fiore all’occhiello… Spero nella tua candidatura”.
Danilo Bruno: “Per la doverosa cronaca sarebbe bello rammentare che si tratta dell’area archeologica e antica sede storica dell’abitato della Savona medioevale”.
Cristina Mantisi: “Mi piace molto il prato davanti al Priamar. Ricordo che anni fa c’era stata anche una bellissima opera di Pomodoro… ho una foto in una giornata di sole. Lo scimmione è diventato l’amico che saluti quando passi…”.
Nadia Grillo: “È molto bello il parco del Priamar se fosse possibile un piccolo suggerimento da una persona non Savonese potreste chiedere ai tanti artisti ceramisti e scultori savonesi che animano la vita artistica di Savona di donare una loro opera penso a Luciana Bertorelli, Elisa Traverso Lacchini, Luigi Canepa ma c’è ne sono tanti che fanno opere eccezionali.
Laura Macchia – “Anch’io penso che le belle sculture arricchiscano le zone verdi altrimenti inutilizzate e tutta la città. Specialmente quando sono scelte con competenza. Così come avviene a Londra e in altri luoghi dove si rende vivo e partecipe del quotidiano ogni spazio verde. Inoltre si regala ai cittadini la possibilità di vedere cose belle e messaggi d arte”.
E L’ANONIMO (?) DI ‘UOMINI LIBERI’ RICORDA E SCRIVE CHI ERA MOLTENI:
NELLO STAFF DI BERRUTI, GIRAVA A STRIMPELLARE CANZONI E QUALCHE SPESUCCIA
“Non le abbiamo mai mandate a dire all’Assessore Rodino, e abbiamo sempre messo in risalto i suoi errori e le sue mancanze, reputandola non sempre idonea alle difficili deleghe assegnate. Non tolleriamo però la maleducazione, sia nei suoi confronti sia, indirettamente, nei confronti del sindaco e l’arroganza di certi personaggi autoreferenziali che amano illudersi come unici detentori della verità.
L’ex Assessore alla cultura Molteni, nominato senza essere eletto che, ricordiamo, dopo i clamorosi flop elettorali alle primarie PD del 2008 ed alle elezioni comunali del 2011 fu miracolosamente ripescato nello staff del Sindaco Berruti (dalla sua attività di portavoce del Sindaco ricordiamo il suo giro nel mondo a strimpellare canzoni e qualche spesuccia …LEGGI ) e, infine, nominato Consigliere alla Fondazione De Mari, si permette di intervenire a gamba tesa su una signora con un linguaggio degno di uno studente saccente e scurrile.
I suoi brutti interventi ci spingono a chiedere a nostra volta una correzione al tanto discusso bando del Teatro Chiabrera, non tanto per la necessità di sdoppiare le figure, quanto sulle tempistiche lavorative: Assessore e Sindaco, non assumete un direttore a tempo indeterminato! Provate a pensare un attimo cosa succederebbe se vincesse un candidato simile. Noi immaginiamo spettacoli elitari riservati solo agli amanti del da lui citato (e solo a lui noto) Guy Debord, turpiloquio libero sul palco e in platea, tournée personali americane durante la stagione artistica”.