Dalla pagina Facebook Lega Salvini premier a Loano: “Tanta gente, tanto entusiasmo, la Lega è una famiglia”. Era il 17 settembre 13,25 in rete si leggeva: 147 sostenitori, primi due nomi Grazia Ripamonti e Saverio Fameli, 86 commenti, 46 condivisioni (Il video di Salvini a Loano…….). Ora il dilagante Ivg.it ‘lancia’ la prima candidatura a sindaco di Loano per le elezioni di maggio 2021. Due interviste per il presidente nazionale del Movimento Italia Unita #stopeuropa. Francesco Nappi, titolare del ristorante “La Revancha” in centro storico (vedi…. ). Leggi anche l’ordinazione a diacono, nel Santuario di Taggia, del loanese Marco De Francesco. Una famiglia storica che dopo l’ultima Guerra era arrivata a dare lavoro fino a 100 dipendenti.
TUTTI I CANDIDATI SINDACO DAI SOCIAL – Annunci ora scritti, ora cancellati, riproposti, ma si prevedono altri concorrenti: Nicolò Rabaglia, ormai mitico gentiluomo, autorevole pensatore di Gente de Loa e Dinturni che ospita il fior fiore dell’intellighenzia cittadina. C’è G.B. Ceppollina, tra i non traditori di FI, esperto nell’attribuzione di ‘deliri‘ a Trucioli.it e fautore dell’appello pubblichiamo tutti la dichiarazione dei redditi per una maggiore giustizia sociale. Michele Pellegrini, sindacalista delle FS, altro ‘leone da tastiera’. Come dimenticare quell’eccentrico Bri Bri (Mario Ferrari) che un giorno si fece fotografare davanti a Palazzo Doria, con il cartello “Io prossimo sindaco di Loano per meriti di carnevale’. Altri tempi e oggi due personaggi predominanti, eccellenti: Luca Lettieri e Luana Isella. Senza escludere il ‘ritorno sulla scena’ di Gimmy Piccinini.
Pare scontato che la vera partita si gioca proprio tra Luca, attuale vice sindaco, dalla Destra sociale a Salvini premier– prima gli italiani( e presto prima i loanesi) e Luana Isella probabile candidata sindaca rosa nella storia di Palazzo Doria, dopo Elisabetta Garassini avvocato.
Luca, impiegato del Comunale a Ceriale, primatista di preferenze alle comunali. Isella geologa prestata alla politica, supervotata nel ruolo di consigliere e ‘assessore’ provinciale; ‘fedelissima’ sostenitrice dell’indistruttibile ‘carrarmato’ Angelo Vaccarezza.
Lettieri che non ha mai fatto mistero di aspirare a primo cittadino per meriti acquisiti e competenza maturata, con sponsor una Lega oggi primo partito a Loano, a conferma del successo già ottenuto alle Europee, mentre alle politiche 2018 erano stati i 5 Stelle a raccogliere più voti e consenso. Loano dove pulsava per anni il cuore della Democrazia Cristiana (qui è maturato Vaccarezza sindaco, prima il papà, poi lo zio, tutti confratelli della Confraternita religiosa), seppellita dal Pdl di Berlusconi presidente, da FI e ora ‘Cambiamo con Toti‘. E nell’immediato futuro la ‘rete da pesca vaccarezziana’ messa dura prova dall’avanzare della ‘balena verde brunettiana’.
E’ possibile che si arrivi ad uno scontro tra gli schieramenti pro Isella e pro Lettieri ? Potrebbe accadere se non trovano un accordo e mediazione i due gruppi capeggiati da Vaccarezza e sostenitori da una parte, il sen. Ripamonti e il neo leghista superpromosso dagli elettori Brunello Brunetto che, manco a dirlo, vedrebbe al suo fianco l’assessore ( già candidato sindaco) Remo Zaccaria ‘macchina da voti’ e alla sua ultima esperienza sembrerebbe. E rispettosi della parentela che alcuni sussurrano come fosse irriverente. E non già genero del primario. Messe così le cose Lettieri si trova tra due guanciali. Lui che cavalcherà ‘lotta alle disuguaglianze e ai privilegi’. Alla moderata e mite Luana potrebbe essere offerto un altro piedestallo o trampolino.
Il centro sinistra, con la prima apparizione in Regione della coalizione Sansa e 5 Stelle, a Loano resterebbe condannato alla panchina ? Tutto lascia credere che sarà così. A meno che sia tolto ogni responso decisorio all’inconsistente ed inoffensivo gruppo pidiessino (le divisioni non sono di oggi e hanno fatto fallire le tre ultime consultazioni comunali con diffuse corresponsabilità e miserie ), sia coinvolta ciò che resta in consiglio della minoranza apartitica; si crei un’alleanza sul ‘modello nazionale’ Conte, Zingaretti, Grillini, Renzi, e si proponga la candidatura a sindaco di Piccinini. O di un’altra figura di garanzia e di caratura. Appoggiato da un marcato rinnovamento ove i ‘migliori’ prevalgano sui ‘mediocri’. E non si riscaldi la minestra.
GLI IMPEGNI ELETTORI DI UN CANDIDATO PREMIATO
BRUNELLO BRUNETTO ESTERNAZIONI ALLA VIGILIA DEL VOTO
“Per quanto riguarda il territorio savonese, ?? ?????? ???? ???????? ????????? ?? “????” ???????? ?? ??????? ????????. C’è in corso una gara per la privatizzazione di due di essi (il Santa Maria di Misericordia di Albenga ed il San Giuseppe di Cairo Montenotte) della quale si attende la conclusione. Le decisioni che verranno prese in tal senso guideranno il processo di riorganizzazione dei quattro ospedali.
25 agosto Brunetto sulla sua pagina Facebook – “Oggi a Genova per la presentazione delle liste per le Regionali. Grande emozione per l’inizio di questa nuova avventura. E orgoglio per essere stato chiamato a rappresentare il mio territorio. Ringrazio il segretario federale Matteo Salvini, il segretario nazionale ligure Edoardo Rixi, i senatori Francesco Bruzzone e Paolo Ripamonti, l’onorevole Sara Foscolo e gli amici della Lega per aver voluto condividere con me questo percorso. E grazie in anticipo a tutti i cittadini che vorranno accordarmi la loro fiducia. Come i marinai vengono messi a dura prova nella burrasca, così la sanità è stata messa a dura prova dalla recente emergenza sanitaria. Ciò che è emerso in maniera prepotente è stata l’inadeguatezza del territorio a rispondere a questa situazione. Se gli ospedalieri, di cui io faccio parte, hanno dato certamente risposte sufficienti, pur dovendo fronteggiare numerose difficoltà riorganizzative, d’altro canto risulta evidente che la sanità territoriale è da potenziare. In questo momento ci troviamo con tre linee operative (gli ospedalieri, i medici di medicina generale e i distretti) ma il rischio è che queste linee non si incrocino in maniera corretta. Perciò ho deciso di candidarmi alle elezioni regionali: per dare il mio contributo di tecnico (con alle spalle 36 anni di carriera da medico ospedaliero) e migliorare questa situazione”.
Ancora un loanese in abito talare. Un cognome importante nella storia cittadina. Marco De Francesco, nipote del mitico ‘Cencin‘ (l’unico che non perdeva mai di assistere ad un funerale, al di là del censo del defunto) ha ricevuto l’ordinazione diaconale nella basilica Santuario della Madonna Miracolosa, a Taggia, con l’imposizione della mani del vescovo e concittadino S.E. Mons. Antonio Suetta che è stato parroco di Borgio Verezzi, econonomo della diocesi di Albenga e Imperia, ora gli è affidata la Diocesi di Ventimiglia e Sanremo.
Il neo diacono (tra pochi mesi riceverà l’ordinazione sacerdotale) è figlio di ‘Battista’ e Piera Ronzio (autori del libro “Monte Carmo. Ricordi di vite dedicate all’amata cima”, illustra le vicende e personaggi che hanno caratterizzato “la montagna di Loano” nel corso dell’ultimo secolo). Papà ‘Battistino‘ anima e benemerito ex presidente dell’Associazione Amici del Carmo. Per decenni ha seguito l’impresa di famiglia. Una vera e propria pagina di storia nell’imprenditoria savonese con i suoi posti di lavoro per dipendenti. La De Francesco Manfredi fondata l’11 luglio del 1922 dall’omonimo titolare nato nel 1877, mentre in precedenza, tra il 1906 ed il 1915, conduceva un piccolo commercio di materiali edili da costruzione. Nella guerra del ’15-’18 fu richiamato alle armi nella Guardia di Finanza. L’attività edilizia vera e proprio ebbe inizio nel ’22 con la costruzione di un nuovo laboratorio in piazza Mazzini. E con l’aiuto di figli e i nipoti Giovanni Puca e Angelo Bosio, si produceva elementi in graniglia e lapidi di marmo incise per la costruzione di tombe. Nel 1933 la costruzione della villetta sul Lungomare Madonna di Loreto dove presero dimora i figli Vincenzo (Cencin) e Giuseppe (Pippo). Nel 1939 l’iscrizione all’Albo Nazionale Costruttori. Tra le opere realizzate il Macello Consortile, lo stabilimento Pisonis fabbrica di Marmellata in via dei Gazzi, il ripristino del Capo D’Anzio (tra Borghetto e Ceriale) e la sottostante galleria ferroviaria. E nel 1946 la stazione Merci di Imperia – Oneglia.
Marco ha scelto un’altra strada, una ‘vocazione adulta’ si direbbe, maturata e meditata nell’ufficio e nelle mansioni che l’impresa richiedeva. Lui geometra, la sorella Laura ingegnere e sposata a Genova. Unici eredi e senza figli. Marco è tornato da diacono nella sua città natale che aveva lasciato per seguire gli studi di teologia nel Seminario Diocesano di Ventimiglia (con il più giovane rettore d’Italia) e ricevere l’accolitato, quindi il diaconato. Nella giornata loanese dapprima la Messa e l’omelia (la sua prima) nella chiesa della cittadella ospedaliera del Santa Corona con il cappellano don Carmelo Galeone, poi a Loano nella chiesa della Madonna del Rosario. Dove ha concelebrato e pregato con il parroco don Edmondo Bianco.
Loano ai nostri giorni è la cittadina ligure che forse può vantare il maggiore numero di sacerdoti (6) e un seminarista (Porro), un vescovo (Suetta) e Padre Agostino Bassani, missionario cappuccino della provincia Liguria in centro Africa. Nativo di Pescate che lasciò da ragazzo seguendo la famiglia che si era trasferita a Loano, assai conosciuta per l’attività di impresa edile. Il figlio frate si è distinto per il suo grande impegno di evangelizzazione e soprattutto nella realizzazione di strutture sanitarie e scolastiche. Loano che ha tra i suoi figli illustri monsignor Giuseppe Vallerga nato da una famiglia numerosa composta da 18 fratelli. Oltre a Giuseppe, già carmelitano a Loano, un altro fratello fu vescovo di Miriogidi nelle Indie orientali e una sorella, Geroloma, fu cofondatrice del monastero di Nostra Signora della Visitazione. Giuseppe studiò a Finalborgo alla scuola degli Scolopi. Poi a Roma il collegio Romano, laurea all’Università della Sapienza, con particolare interesse verso le lingue orientali. Da ultimo in terra Santa dove è stato il primo patriarca latino dei tempi moderni. (L.Cor.)