Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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E ora a ‘scuola di cucina ligure’
Albenga, iniziativa Comune e Confagricoltura
E i vincitori regata Gironda Albenganese


Quanto ci sia bisogno di ‘scuola di cucina ligure’ lo possono testimoniare chi possiede locali di ristorazione e hotel. Chi ricorda cosa eravamo ai tempi non remoti della belle epoque, con ristoranti capaci di nomea oltre i confini liguri. I ‘Santuari del buongustai’  non erano un’eccezione.

Si parla e si ripete alla noia i pregi della ‘Dieta mediterranea’, quella dei nostri avi. Le nuove generazioni come mangiano e cosa apprezzano a tavola ? Quale il grado e valore di educazione verso i nostri giovani ?  Parliamo di scelte e modelli alimentari.  Benefici e stili di vita dei nostri tempi. Li chiamano moderni ! Mentre si invoca, a parole, la salvaguardia di madre natura. Cosa è rimasto  delle produzioni locali a km 0 e soprattutto in quanti ne fanno ricorso metodicamente. E dove rifornirsi senza ricorrere ai grossisti oppure a chi fa provviste ai mercati generali di import.

Secoli di storia. La chiamavano persino la ‘cucina povera dei nostri nonni’. Cosa è rimasto davvero di quel patrimonio e soprattutto dove è possibile rifornirsi di quei prodotti tipici delle nostre terre ? O forse si è ormai perso in modo diffuso quella ‘cultura alimentare’ di pari passo con la ‘morte’ di migliaia di ettari di coltivazioni autoctone. Quella ‘cultura’ che ha pure alimentato gli anni dello sviluppo economico,  del boom di produzione e di prodotti dell’ortofrutta. Ogni zona, ogni vallata, quasi ogni comune aveva le sue tipicità. Ed un ulteriore colpo di grazia, lo stiamo scrivendo da anni, è arrivato con le sagre senza regole e senza freno e che sbandierano spesso ingannevoli ‘tipicità locali’ (con la benevola disattenzione dei media sui quali si riversa la pubblicità a pagamento,  una mano aiuta l’altra con portafogli). Mentre in realtà danno lavoro ai grossisti, anche perchè ci sono norme igieniche che vietano la preparazione al di fuori di requisiti previsti. I ravioli, ad esempio, è rimasto solo la sagra di Massimino a produrne quintali ad opera delle casalinghe del paese.

C’erano le trattorie, osterie, ristoranti che caratterizzavano località di mare e paesi dell’entroterra, fino alla montagna. Sono arrivati gli anni del turismo ‘massificato’, dell’invasione a macchia d’olio di pizzerie e delle ‘eccellenze’ distribuite a destra e a manca da ciechi o incompetenti cronisti. Gli anni in cui tutti possono improvvisarsi cuochi e cuoche. I risultati ?

Siamo tra le province italiane meno presenti, quanto a ristoranti e hotel, nella storica e sempre prestigiosa (per i suoi criteri di selezione), guida Michelin, anche se  c’è chi proclama novità per esperti gourmet. La Guida Michelin, scrive  Il Secolo XIX del 24 luglio, premia i ristoratori ingauni. E il sindaco Tomatis non perde occasione di ‘proclami promozionali’.

Nulla di nuovo sotto il sole, semmai una meritata riconferma, con la presenza da lunga data del Pernambucco, Osteria dei Leoni e Babette. Restano saldi nella guida altri due ristoranti di Castelbianco: Gin e Scola. Gin ” che ripropone piatti elaborati partendo  dalle tradizioni locali” senza dimenticare le ‘belle camere curate e spazi comuni, per un soggiorno immerso nel verde”. Scola: “una piacevole risorsa, intima ed elegante che da oltre 80 anni delizia i suoi ospiti con intriganti rielaborazioni di piatti”. Scola ristorante presente  sulla Michelin dagli anni ’80 e Gin senza andare lontano.  E poi la citazione  nell’articolo (tutto bene madama Marchese ?) di Alassio dove la guida già per l’edizione 2020 ha usato la scure. Dopo la stella al ristorante ‘Palma’ di patron Viglietti (e del figlio emigrato a Roma, locale chiuso da tempo), sono rimasti  ‘Lamberti‘ (riconferma negli anni di una onesta tradizione famigliare) ed ultimo arrivato, il ‘Nove’ all’interno del prestigioso complesso La Pergola dei coniugi Ricci (Striscia la Notizia)- Arnaud. 

Un utile confronto ? Se c’è qualche appassionato veda la Michelin anni ’70 e ’80,  rilegga come era posizionata la provincia di Savona, quanti alberghi e ristoranti erano inseriti. Lo stesso discorso, senza andare lontano, alla confinante provincia di Cuneo dove si è verificato l’esatto contrario: noi eravamo alle ‘stelle’, i cugini piemontesi a fondo classifica. Sarà  merito di qualche sindaco savonese se riusciremo a prendere quota ?  Tutto è utile purchè non si venda fumo che dura una stagione. E ben venga l’impegno dell’Amministrazione comunale di Albenga e della Confagricoltura provinciale seguendo la guida maestra degli obiettivi e verifica dei risultati raggiunti.

Nei ristoranti garantire il ‘nostro pescato’, i ‘nostri prodotti ortofrutticoli’, l’elevato standard di qualità diventi una scommessa capace di premiare chi seriamente può esibire professionalità a 360 gradi. Proprio la ‘Michelin’ può essere una cartina di tornasole. Meno eccellenze sbandierate ad ogni piè sospinto e più realismo aiutando concretamente chi merita e si mette in gioco rischiando in proprio.

ALBENGA FOOD EXPERIENCE : AMMINISTRAZIONE COMUNALE E CONFAGRICOLTURA LANCIANO “SCUOLA DI CUCINA LIGURE”

LAURA VERDINO, DELL’AGRITURISMO LAVANDA IN FIORE DI ALBENGA, PRESENTA IL SUO LABORATORIO DEL GUSTO DEDICATO AI SAPERI E AI SAPORI DELLA PIANA ALBENGANESE, SOTTO LA REGIA DEI FUTURI ACCOMPAGNATORI TURISTICI DEL CORSO DEL POR FSE LIGURIA 2014-2020   

COMUNICATO STAMPA – Albenga- Prove generali di turismo esperienziale, del segmento food, per la “Città delle Torri”, con un laboratorio del gusto che vede le eccellenze agroalimentari della piana albenganese protagoniste.

La cooking school, proposta da Laura Verdino, è percorso sensoriale alla scoperta dei saperi e dei sapori della cucina contadina del ponente ligure. Con il motto “dall’orto alla tavola”, la cuoca introdurrà gli ospiti, attraverso vere e proprie unità didattiche, alle principali ricette della tradizione.

Il nuovo prodotto dell’agriturismo Lavanda in Fiore di Albenga, ideato nell’ambito del corso di qualifica per accompagnatore turistico di E.L.F.o. Liguria, finanziato dal POR FSE Liguria 2014-2020, nell’ambito del programma Cultura 2 (ASSE 1, OBIETTIVO SPECIFICO 3), sarà inserito nel portale Experience Liguria dell’agenzia regionale per la Promozione turistica “In Liguria”.

La scuola di cucina della “Verdino” è incentrata sulla filosofia della stagionalità dei prodotti ed è rigorosamente vegetariana; un vero e proprio cooking team building, dove ogni partecipante al laboratorio esperienziale potrà tenere per sé tutte le ricette realizzate che prepareranno.

L’ideazione del format ha visto impegnati i futuri accompagnatori turistici Chiara Serra, Alessia Fera, Federico Bonelli, Jasmine Capponi, Giulia De Filippo, Giorgia Gallizia, Camilla Losno, Matteo Massolo, Emanuele Raimondo, Elvio Fognani, Alice Salvatico e Norma Viapiano, nell’ambito di un project work di marketing turistico incentrato sul “prodotto testimonial del territorio”.

Come rileva Luca De Michelis: “Questo prodotto esperienziale è l’esempio virtuoso di come capitalizzare ai fini turistici il patrimonio di saperi e sapori dei prodotti tipici del nostro territorio”.

Afferma il vicesindaco di Albenga Alberto Passino: “Albenga, per quel che riguarda il turismo esperienziale, ha grandi potenzialità che devono ancora essere manifestate e, per questo, il lavoro che ci impegnerà nei prossimi mesi e anni sarà quello di cercare di  creare la “fabbrica prodotto turistico”.

Il turismo esperienziale che il mercato prima del Covid individuava come il segmento turistico più importante in termini di flussi e di attenzione da parte del turista, deve essere curato e potenziato. Oggi le persone hanno bisogno di esperienze turistiche per motivare la scelta della meta delle loro ferie e dei viaggi. Albenga ha tanto da offrire in questo ambito, pensiamo alle sue peculiarità enogastronomiche e agricole, la tradizione storica e la cultura senza dimenticare il mare che è un altro elemento di forza. Per questo la direzione che abbiamo preso in questi anni e che intendiamo continuare a percorrere è quella di puntare ed investire anche in questo importante settore turistico con la preziosa collaborazione di quelli che possiamo definire gli esperti di questo settore”.

Ilaria Calleri, consigliere comunale alla valorizzazione dei prodotti del territorio, aggiunge:“Credo sia importante investire sul turismo esperienziale e, in particolare, nel settore enogastronomico che ha una tendenza positiva e in crescita. La “Scuola di cucina ligure” che oggi lanciamo non farà altro che aumentare l’offerta turistica della nostra città valorizzando al contempo i prodotti del nostro territorio. La nostra Amministrazione punta molto su questo ed è una strada che abbiamo già iniziato a precorrere. A tal proposito ricordo che abbiamo approvato in consiglio comunale il regolamento De.Co che ha come scopo anche quello della valorizzazione delle attività agroalimentari locali. Ringrazio tutti i protagonisti dell’importante iniziativa di oggi per l’impegno che stanno mettendo in questo progetto in grado di valorizzare il binomio vincente prodotti agricoli-entroterra”.

Per il lancio del LABORATORIO DEI SAPERI E DEI SAPORI DELLA PIANA ALBENGANESE erano presenti la consigliera comunale ai prodotti tipici Ilaria Calleri, il vicesindaco e assessore al turismo Alberto Passino, il presidente di Confagricoltura Liguria Luca De Michelis, il direttore di Confagricoltura Savona Michele Introna, il presidente di E.L.F.o. Liguria Antonello Tabbò, il direttore di E.L.F.o. Liguria Valentina Pesce,  il docente di marketing turistico Franco Laureri, il di marketing territoriale Stefano Pezzini docente e il tutor Daniela Righi.

LA 47.MA EDIZIONE DI GIRONDA ALBENGANESE: 61 PARTECIPANTI

COMUNICATO STAMPA – Albenga. Sono stati sessantuno i partecipanti che, sorridenti sotto la mascherina, domenica 26 luglio hanno regatato sospinti dalla gradevole brezza di sud-est; il vento leggero ha privilegiato i velisti tecnici, che hanno saputo mantenere la concentrazione durante tutte le 6 miglia di percorso. Dopo un anno di assenza a causa delle condizioni meteo e nonostante l’emergenza sanitaria la Gironda Albenganese ritorna in questo 2020, e lo fa all’insegna del consueto divertimento e della sicurezza.

Nella classe Laser il Circolo Nautico di Andora trionfa con Giovanni Gallego sullo Standard e con Samuele dottore sul Radial, ma i padroni di casa alzano la testa con Pietro Sciutto sul 4.7 che colleziona la prima posizione.

Sulle imbarcazioni ad equipaggio doppio il Circolo Nautico Loano fa da padrone piazzando una sequela di prime posizioni; Maraglia – Cucatto sui 420, Giovannini – Piazza su L’Equipe e Lucchese – Sasso per la categoria Equipe Under 12.

Sulla classe Optimist Marta Sciutto comanda la regata onorando il Circolo Nautico Albenga di un primo posto nella classe Juniores, mentre Matteo Landmann della Lega Navale di Spotorno si aggiudica la vittoria tra i cadetti e la Coppa del Presidente, che da sempre premia i più giovani che coltivano la grande passione per la vela.

La classifica in tempo compensato è stata dominata dal catamarano Hobie Tiger condotto dall’equipaggio Oliva – Sanfelici, amici dei padroni di casa, consegnando al Circolo Nautico Loano non solo il Premio Lions per la prima posizione dei tempi compensati, ma anche la coppa Città di Albenga per il maggior conseguimento di risultati contando tutte le categorie.

Durante la premiazione all’insegna del distanziamento sociale si è sentita la pesante assenza della pastasciutta, storica ristoratrice dei velisti; l’assegnazione dell’immancabile Premio Scoglio, riservato a chi durante la stagione si è reso protagonista di un episodio che lo rende degno di essere preso in giro per un anno, ha però sollevato gli animi.

In mancanza del Mastro Cerimoniere Giulio Pareto quest’anno il trofeo è stato consegnato ad Elisa Bozzano dalla premiata ditta formata da Nicolò Pareto, direttore sportivo del CNA, Gianluca Basso e Giovanni Torrengo, rispettivamente Presidente e vicepresidente del Leo Club Albenga.

Nonostante le grandi difficoltà che questo 2020 ha messo davanti a tutti noi la Gironda albenganese si è svolta con successo, ricordando a tutti i partecipanti, gli istruttori ed i soci che ad Albenga batte un cuore il cui amore per il mare non può essere fermato; questa grande prova di impegno volta a realizzare un’altra edizione della Gironda non potrebbe essere stata possibile senza l’aiuto di tutti i signori soci, i giudici di regata, i club nautici partecipanti, l’amministrazione del Comune di Albenga e, ultimi ma non per importanza, le sezioni di Albenga dei Lions e del Leo Club nelle figure dei loro presidenti Dario Zunino e Gianluca Basso, che il Circolo Nautico ringrazia di cuore.

Nella speranza di lasciare alle spalle questa emergenza il Circolo Nautico saluta e augura a tutti i regatanti un vento favorevole per tutte le loro sfide, siano queste veliche o meno.

Nicolò Pareto

 


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