Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Nuovi binari a monte Andora – Finale
La burla chiamata ‘alta velocità’
tra 16 aree protette e terreni agricoli
E 4 stazioni soppresse con Loano


Riceviamo e pubblichiamo: “E adesso il devastante spostamento a monte della Ferrovia nel Ponente, da sempre chiamato impropriamente “raddoppio”, viene addirittura denominato “alta velocità tra Genova e Ventimiglia”!

Continua la mancanza di informazione corretta su quest’opera dannosa per l’ambiente, i pendolari e l’economia agricola e turistica.
Non possiamo che esprimere il nostro più totale sconcerto che nel “decreto semplificazioni” sia stata inserita un’opera deleteria per il Ponente come lo spostamento a monte della ferrovia nella tratta Andora-Finale.

E dalle notizie uscite a mezzo stampa apprendiamo che adesso verrebbe addirittura indicata come “alta velocità tra Genova e Ventimiglia“.

È ovvio che nulla di ciò corrisponde al vero, ed anzi sappiamo da fonti sindacali che la velocità massima della tratta “raddoppiata” tra Bordighera e Taggia Arma è inferiore a quella consentita nella tratta attuale tra Andora e Finale, accusata a torto di essere causa di tutti i mali del servizio ferroviario nel Ponente!

Ma questa nuova stupefacente denominazione per lo spostamento a monte della ferrovia nel Ponente è ancora una volta specchio della disinformazione relativa a questa opera, di cui purtroppo molti politici locali e no parlano senza avere cognizione di causa.

La realtà è che questo progetto, se realizzato, sarà il più grosso disastro trasportistico ed ambientale della Liguria degli ultimi 20 anni, e quello che adesso viene chiamato “alta velocità” oppure “raddoppio” non è né l’una né l’altra cosa, ed è nella realtà un insensato spostamento a monte della linea, anche di 5 km come nel caso di Albenga, con l’eliminazione della ferrovia a Laigueglia, Ceriale, Loano e Borgio Verezzi che rimarrebbero isolate, e le stazioni superstiti decentrate se non spostate nel nulla. Ovvero la distruzione del servizio ferroviario nel Ponente.

E se realizzato si tradurrà in un disastro ambientale, con 16 aree protette interessate dal percorso, ed ettari di aree agricole sacrificate per l’opera. In quanto ai costi, stimati in 1,5 mld euro, basta fare alcune considerazioni per arrivare alla conclusione che un costo medio km di soli 48 mln € km, per circa 31 km complessivi di cui 25 in galleria, è una stima quantomeno ottimista, e che un costo più realistico è superiore ai 2 miliardi di euro.

Ribadiamo la nostra totale opposizione a questo progetto, che sarà dannoso per l’ambiente, gli utenti e l’economia del territorio.

Auspichiamo che il MIT riveda in senso critico il progetto, cosa che stava avvenendo durante la gestione Delrio, e chiediamo che vengano messi in campo interventi di potenziamento della linea attuale e recuperato il progetto di raddoppio in sede fatto da FS negli anni ’90.

15 luglio 2020 –  ASSOUTENTI –COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO –WWF SAVONA- COMITATO PENDOLARI SV-GE

TRA I PRIMI SOSTENITORI DEI BINARI A MONTE CHE HA VINTO

LA SFIDA QUANDO  SI DOVEVA TRACCIARE L’ATTRAVERSAMENTO DI LOANO

ANGELO VACCAREZZA. E GRAZIE ANCHE AL MINISTRO SCAJOLA, RICORDAVA, AVREMO LA FERROVIA TUTTA IN GALLERIA PER LA GIOIA DI CHI DEVE COSTRUIRE E DI CHI TIFA PER LA NUOVA STAZIONE A BORGHETTO S SPIRITO. ORMAI PARE DI CAPIRE IL TURISMO DI LOANO MARCIA A GONFIE VELE. PUO’ FARE A MENO DI UNA  STAZIONE. PERALTRO DOPO AVER PERSO GIA’ LA FERMATA DEI TRENI ‘VELOCI’ DA E PER IL NORD ITALIA E LA FRANCIA.

A Loano si sente dire che alcuni valenti storici locali, abituali scrittori sui social, dispongano della collezione di tutti gli articoli apparsi sui giornali  fino ai nostri giorni (2.650 circa) dalla visita del ministro Remo Gasperi, proprio a Loano, in cui prometteva: “Se tutti i sindaci della zona sono d’accordo in pochi anni avrete già il trasferimento a monte”. A questo punto sarebbe interessante un convegno in cui si da la parola ai benemeriti ‘archivisti’ (altro che i poveri giornalisti savonesi perlopiù disinformati !) e al lanciatissimo primatista della campagna elettorale a Loano, Vaccarezza, ex sindaco e già presidente della Provincia e vice dell’Autofiori. I suoi elettori continueranno a non essere delusi come è accaduto fino ad oggi, Fondazione Simone Stella esclusa, visto che vanta da tempo un credito per un causa vinta, anche in appello a Genova, proprio con il big savonese di ‘Cambiamo‘ del presidente Toti.

Pierluigi Roncalli su Facebook- ... Vorrei sostenere una proposta intelligente dell’allora sindaco di Loano Angelo Vaccarezza, che aveva prospettato il mantenimento del tracciato della attuale ferrovia, ridotto però a tramvia. Tra Albenga e Savona un servizio tram con collegamenti alle stazioni ferroviarie, in sostituzione alle linee dei pulmann perlomeno sull’Aurelia, sarebbe comodissimo per gli studenti e i pendolari e ridurrebbe il numero di pulmann sulla strada”.

Chicco Garassini a Roncallo: “…In realtà Vaccarezza ritenne tale progetto sbagliato. La proposta era mia e venne inserita nel piano territoriale di coordinamento della provincia del 1999, che prevedeva nel tracciato della vecchia ferrovia filobus, parte ciclabili e verde pubblico”.

Roncallo a Garassini: ….“Ne aveva parlato durante una riunione dei comitati che hanno difeso il territorio dallo scempio del primo progetto di spostamento, se non ricordo male, sono passati trent’anni o giù di lì ( e siamo ancora al palo)”.

Pier Marco Ardia, pittore e disegnatore: “Mi sembra un ottimo intervento e ottime idee. Se non fossimo in Italia, dico questo perché purtroppo facciamo fatica a chiudere buche pericolose su Aurelia.Poi la settimana scorsa per tornare a Loano ho deciso di non passare da Masone,quindi ho fatto l’unica alternativa Asti-Cuneo,incompleta da sempre 30/40 anni,forse per farci ammirare le colline del Barolo!Ora di fronte a tutte queste cose mai finite sarebbe opportuno terminare tutto quello esistente incompleto, e sarebbe già un grande risultato,poi rimandare il nuovo al 2050″.

 

 

 

 

 

 


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