Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio, l’ex mattatoio in classe
Per Alissa esame all’Università, 30 e lode.
Il Giancardi esulta alla ‘Festa dell’Europa’.
All’Alberghiero ‘progetto Book of Dreams’


L’ ex mattatoio di Alassio diventa materia di esame all’Università. L’argomento trattato da una giovane alassina, Alissa Boggetti, che abita nel quartiere della Fenarina, laureanda magistrale in Digital Humanities (Dipartimento Ingegneria Informatica) presso l’Università di Genova. Con un meritato 30 e lode. Leggi anche: Il nuovo progetto dell’Istituto Alberghiero che trasforma l’emergenza sanitaria in uno studio del linguaggio tra gli adolescenti e in un vero e proprio reportage di queste settimane.

Ha scelto proprio il complesso dell’ex civico macello, come esempio di RIGENERAZIONE URBANA DI ZONE PERIFERICHE, per sostenere l’ultimo esame del ciclo di studi prima della Laurea.

Il tema è stato trattato più volte anche dal celeberrimo architetto genovese Renzo Piano, che ha progettato opere in tutto il mondo e non ultimo il nuovo ponte sul Polcevera in sostituzione del famoso Morandi crollato il 14 Agosto 2018.

La studentessa, dopo una lunga ed accurata ricerca di documentazione, fotografie, acquisizione informazioni, ricerca di contatti, analisi di progetti ecc.. ha ricostruito definitivamente la storia del sito scelto elaborando un progetto di riqualificazione culturale del territorio dal titolo: “L’EX MATTATOIO DI ALASSIO”.

L’idea alla base del progetto è stata quella di edifici storici armoniosamente inseriti in un contesto verde che non stonino, ma anzi riqualifichi tutta l’area circostante trasmettendo un senso di pace e di serenità ma con un tocco di modernità e avanguardia non diverse da quelle di una grande città europea.

Nella produzione della studentessa Alassina formata da documenti e filmati, che rimarranno nella storia della struttura ed a disposizione della cultura locale, illustra una nuova, ed in parte rivoluzionaria, idea di utilizzare l’immobile dopo la sua ristrutturazione, realizzando e costruendo un museo interattivo, unico del suo genere in Liguria.

Alissa Boggetti frequenta il Campus Universitario di Savona – Università degli Studi di Genova.
Ha studiato Lingue per l’Impresa presso Università degli studi di Pavia
Ha frequentato Liceo Classico G. Bruno di Albenga

Nei vari edifici di cui si compone la struttura, che ha cessato la sua attività di macellazione nel 1986 e sulla quale sono state tentate diverse ipotesi di recupero, prevede spazi dedicati al mito di Adelasia e Aleramo, alla storia di Alassio, all’arte, lo sport e il cinema nella città del muretto, al cibo e alla tradizione locale ed infine l’Alassio dolce vita, che l’ha resa nota nel mondo.

Una zona ristoro, nell’edificio centrale ed una zona polifunzionale nell’ex stalla bovini, completano la ricca e la validissima proposta progettuale che è stata premiata, dopo l’esposizione e l’esame del docente, con un merito 30 e lode.

Un contributo fondamentale, nella realizzazione degli elaborati e non solo, l’ha concesso l’ Associazione “U Massatoiu” che da molti anni è impegnata per il recupero della struttura, nella riqualificazione della zona e che insiste contro il degrado che lo caratterizza da molti anni, in particolare dopo il fallimento dell’appalto per la realizzazione di un teatro che si voleva costruire nei primi anni 2000.

Occorre evidenziare come le aree dell’ex mattatoio siano state decretate “di interesse culturale” da parte della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Liguria, in quanto vi è testimonianza di un valore storico e culturale intrinseco che è importante preservare di per sé, al di là del concetto di riqualificazione del territorio.

Sull’immobile, che “rappresenta un esempio di edilizia ad uso specialistico nonchè testimonianza dello sviluppo urbano della città di Alassio”, con Decreto del 3/7/2015 è stato posta il vincolo monumentale da parte della competente Sovrintendenza dei Beni culturali.

Il complesso è oggi presente nel Catalogo Generale dei Beni Culturali, categorizzato come bene immobile con sottocategoria beni architettonici e paesaggistici, nell’ambito culturale delle maestranze locali. La speranza, con l’importante contributo fornito e con l’attenzione posta dalla Boggetti sul complesso monumentale, è quella di vedere iniziare e portare a termine quest’opera di ristrutturazione-recupero, attesa da più di trent’anni, che ha visto il quartiere dialogare intensamente con le diverse Amministrazioni per il lungo e complicato iter burocratico che dovrebbe finalmente, a breve, giungere a conclusione.

Questi fabbricati abbandonati e in stato d’incuria, danneggiano fortemente l’immagine della località e può offrire un’opportunità culturale e turistica di rilievo, non solo per la Fenarina stessa ma per tutta la città di Alassio. Il quartiere è già, per sua conformazione, “sfortunato” rispetto ad altre zone e questa sarebbe una grande occasione per riqualificarlo nella sua totalità.

Il giornalista Tomaso Montanari, in un articolo del 15 aprile 2020, pubblicato su “Il Fatto Quotidiano” dal titolo: “Beni culturali, 10 idee per rilanciarli” afferma che bisogna “Intendere il patrimonio come spazio pubblico della democrazia. Si parla a cittadini, non a consumatori o clienti.” E questo è l’auspicio dell’Associazione “U Massatoiu” e di tutta la Fenarina per il recupero di questa importante parte del territorio e della struttura Alassina.

Il Consiglio Direttivo Associazione “U Massatoiu”- Michele Manera

IL GIANCARDI DI ALASSIO ALLA ‘FESTA DELL’EUROPA’

L’Istituto “Giancardi Galilei Aicardi” di Alassio ha partecipato alla trasmissione organizzata dall’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria per celebrare la “Festa dell’Europa”, in occasione dei 70 anni dalla dichiarazione di Robert Schuman del 9 Maggio 1950, e per valorizzare i molti Progetti Europei (Erasmus, PON, E-Twinning, Scambi culturali, etc.) svolti dagli Istituti delle quattro province liguri.

La trasmissione, andata in onda il 12 Maggio su LUNA TV e TELERADIOPACE, è stata introdotta dal Dott. Alessandro Clavarino e coordinata dalla Dott.ssa Gloria Rossi, in collaborazione con Europe Direct di Genova e La Spezia, Centro in Europa di Genova e con la partecipazione del Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Massimo Gaudino, e della coordinatrice dell’Agenzia Nazionale Erasmus + Indire, Sara Pagliai.

L’evento ha fornito a studenti e insegnanti l’occasione “ghiotta” in tempi di Covid-19, di viaggiare per qualche ora in compagnia dei “partner europei”, di mantenere i rapporti interpersonali e condividere i numerosi Progetti europei attraverso video, canzoni, fumetti, caricature, menù, hashtag! (#IoRestoErasmus – #RipartiamoconlEuropa), con la mission di motivare e riaccendere il nostro spirito e il nostro senso di solidarietà europea.

L’Istituto “Giancardi Galilei Aicardi” ha coinvolto il pubblico con un video ideato, partecipato e assemblato dagli alunni, guidati dalle docenti Barbara Mazzolli e Monica Barbera.  Il “video” vuole focalizzare l’attenzione sui Progetti Europei realizzati e ancora in corso di svolgimento nell’Istituto, creando un percorso a tappe: da “Abbiamo sognato l’Europa”, che richiama “Un database per l’Europa – Tornare a Ventotene”, Modulo del PON “Cittadinanza Europea”, con il tributo storico e attuale ai protagonisti del “Manifesto di Ventotene” e al giornalista Antonio Megalizzi, a “Abbiamo studiato l’Europa”, non solo nelle aule scolastiche, ma anche attraverso indagini sul campo con la distribuzione a cittadini e turisti di un questionario sul senso di appartenenza all’Europa.

La terza tappa, “Siamo stati insieme in Europa”, ha visto protagonisti gli scambi culturali organizzati in Austria, Germania e Francia, mentre nella quarta “Abbiamo cucinato l’Europa”, i ragazzi si sono cimentati nella preparazione di piatti, utilizzando spesso ingredienti sconosciuti, nel laboratorio di Cucina a scuola e durante gli stage professionali all’Estero. Il percorso è culminato con “Vogliamo riprenderci il sogno”: viaggiare di nuovo, riscoprire il senso dei Progetti Erasmus, uniti alla voglia di costruire e ricostruire un percorso europeo comune.

Oltre al “video” alcuni allievi dell’Istituto (Michele Gaibazzi della classe 5°A Pasticceria, Maria Pinna della 4° A Sala e Vendita, Martina Enrico della 4°A Pasticceria) hanno contribuito alla “Festa dell’Europa” con registrazioni audio e video come l’interpretazione di canzoni note, ma anche autografe, con tematiche europee. Alla fine anche il Dessert: la Torta “Europa” (di Alessia Barbieri della 4° A Pasticceria, supportata dalla docente Rita Baio) con 27 stelline che continueranno a brillare nel cielo europeo!

 


ISTITUTO ALBERGHIERO DI ALASSIO

L’epidemia Coronavirus diventa “Book of Dreams” ​

COMUNICATO STAMPA – Il nuovo progetto dell’Istituto Alberghiero che trasforma l’emergenza sanitaria in uno studio del linguaggio tra gli adolescenti e in un vero e proprio reportage di queste settimane.

L’Istituto d’Istruzione Superiore “Giancardi- Galilei-Aicardi”, nell’ambito di una più generale operazione d’istituzione e riorganizzazione delle piattaforme digitali, web e social, per reagire in modo costruttivo ed efficace all’emergenza sanitaria e alla situazione straordinaria, dal marzo scorso ha avviato un nuovo progetto, denominato Book of Dreams. Si tratta di un diario collettivo emozionale ed esperienziale dell’emergenza riservato agli allievi della scuola. Da un’idea dei professori della Redazione Social Web, si è voluto dare voce ai giovani adolescenti, in modo che potessero esprimersi oltre alle video lezioni e ai compiti ordinari della Didattica a Distanza, con il loro linguaggio fatto di disegni, fotografie, musica, danza, video, poesie e pensieri.

Il progetto è stato lodato dagli psicologi e dagli esperti interpellati. La psicologa della scuola, dott.ssa Silvia Console, riassume così la situazione: “Il Covid-19 ci pone davanti ad uno scenario nuovo, l’emergenza sanitaria si espande velocemente costringendoci a stare a casa, per proteggerci e per proteggere le persone intorno a noi. Bambini e ragazzi sono sicuramente importanti protagonisti di questo scenario e con loro la scuola, il loro principale contesto di riferimento. Da un primo stop scolastico che sembrava dover durare qualche settimana, sono stati costretti a non ritornare più nelle loro aule. Nel contempo anche alla scuola viene chiesto di riorganizzarsi e ritrovarsi in un equilibrio tutto nuovo: la didattica online. In qualità di Psicologa dell’adolescenza credo sia importante, seppur in un momento difficile, che allievi e insegnanti possano vivere questa novità come un’opportunità“.

I ragazzi, infatti, hanno inizialmente e per la prima parte della quarantena reagito bene ma, con il prolungarsi delle restrizioni sociali, cominciavano a dare segni di una profonda sofferenza. Gli studi dell’Osservatorio sull’Adolescenza evidenziavano segnali preoccupanti per un adolescente su quattro. La scuola – che nelle sue sezioni Alberghiera, Agraria, e Tecnica accoglie allievi di un vasto comprensorio centrato sui due poli Albenganese e Alassino- si è mossa per tempo in chiave preventiva, cercando di affiancare alla DAD forme di espressione e dialogo con gli allievi, più adatte alle situazioni sociali e al clima del tutto nuovo che si è venuto a creare.

“Risolvere la questione con una moltitudine di compiti a casa temo significherebbe perdere questa occasione: allontanerebbe i ragazzi e non li renderebbe partecipi e protagonisti in questa delicata fase, caratterizzata di per sé da grande incertezza anche per ciò che concerne l’immediato futuro – aggiunge la psicologa, che conosce bene le problematiche dei giovani allievi dell’istituto – La grande chance della scuola oggi non è, a mio avviso, dare attenzione in maniera puntuale al programma didattico, quanto “raggiungere l’adolescente là dov’è”, privilegiando il potere della relazione come principale risorsa per la sua crescita.”

The Book of Dreams ha già presentato sufficienti materiali da definire un primo prezioso capitolo della storia e si accinge a “scrivere” in condivisione il secondo capitolo e, con la fase due, il terzo più in stile reportage, consentendo ai docenti di essere il riferimento “buono”, il modello da seguire con fiducia. “In questa prospettiva – Conclude la dott.sa Console – Book of Dreams è un ottimo strumento per raggiungere le emozioni dei ragazzi, per privilegiare il loro “sentire” e per potenziare tale relazione. Ha consentito un’apertura autentica, una riflessione sul loro personale modo di affrontare questa esperienza e perché no, anche di poter parlare del dolore.” Con la felice espressione di un giornalista che tra i primi ha lodato il progetto: la didattica si è fatta narrazione. Narrazione esistenziale di un vissuto che segnerà i nostri giovani per sempre.



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