Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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10eLotto, Lotto, SuperEnalotto, slot-machine
Si torna a giocare, a Bergamo no del sindaco
L’avv. Garassini: La ludopatia è devastante
e incivile. Si viola 3 norme della Costituzione


Lo Stato ha autorizzato, a partire da lunedì 27 aprile, la ripresa nelle tabaccherie del gioco del 10eLotto. A seguire il Lotto e SuperEnalotto e da quella successiva si potrà tornare anche a scommettere e a utilizzare le slot-machine. Tutto questo, però, non sarà consentito a Bergamo (vedi  a fondo pagina il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori).

di Alessandro Garassini

Sono passati tanti anni… grazie  per il bel ricordo. L’avv. Alessandro Garassini, per due mandati presidente della Provincia, con Carlo Giacobbe esponente della sinistra moderata, già vice presidente della Provincia e sindaco di Vado Ligure dal 2004 al 2009

La ludopatia è una malattia (lo dice la parola stessa) che colpisce milioni di italiani, quasi sempre appartenenti a ceti deboli.

Il numero di persone che trascorrono giornate intere davanti alle macchinette mangiasoldi nei bar è impressionante; addirittura v’è chi attende, di notte, tra la chiusura e la riapertura dell’esercizio per essere certo del numero e della quantità delle giocate per cercare di rifarsi di quanto perduto.

Uno stato civile può non solo ammettere ma addirittura incentivare il gioco d’azzardo al fine di garantire il gettito fiscale ?

Certo il gioco d’azzardo è un pezzo del PIL, così come lo sono i redditi della mafia, ma immolare un Paese al PIL è un follia, come acutamente osservò Robert Kennedy nel suo famoso discorso tenuto nel 1968 all’Università del Kansas che, forse, gli costò la vita.

Io credo però che, al di là del gettito fiscale che il gioco d’azzardo garantisce alla Stato, esso sia antieconomico ed illecito.

  • È antieconomico perché sottrae importanti risorse ai consumi, che già languiscono, o al risparmio.

Nel primo caso il gioco inibisce l’effetto moltiplicatore, uno dei princìpi  più elementari  della macroeconomia; nel secondo inibisce investimenti sul futuro delle persone (ad esempio la cultura, l’istruzione dei figli) con danni irreparabili per il Paese.

  • È illecito perché contrasta con almeno tre norme della Carta costituzionale
  1. 32 comma 1: “La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della comunità…”; dunque è inammissibile incentivare dolosamente un’attività che incide su un diritto fondamentale della persona (non solo il cittadino ma l’individuo), considerato interesse della Repubblica.
  2. 41 commi 1 e 2: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza , alla libertà, alla dignità umana

Il gioco d’azzardo dunque non può svolgersi perché in contrasto con l’utilità sociale e, devesi dire, con la salute e dignità umana.

  1. 47 comma 1: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme…

Incentivare, o anche solo tollerare, il gioco d’azzardo è in evidente contrasto con la tutela del risparmio, sancita costituzionalmente.

A tutto quanto sopra si aggiunge un aspetto; è immorale creare le condizioni in forza delle quali i più deboli soccombono.

L’Italia non è uno stato “etico” ma la sua morale è stata trasformata in diritto dai padri costituenti  che, nella Carta, hanno trasfuso l’idem sentire de re publica, di un popolo.

Quell’idem sentire è quanto mai attuale, prova ne sia che il discostarsi dai principi fondamentali e dalle regole trasfuse nella Carta sta generando danni enormi al Paese.

Alessandro Garassini

DA IL LETIMBRO DEL FEBBRAIO 2029 (MENSILE DELLA DIOCESI DI SAVONA E NOLI)

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DAL SECOLO XIX LA FEBBRE DEL GIOCO IN LIGURIA E QUANTO SI SPENDE NEI PRIMI 50 COMUNI

IL BUON ESEMPIO E LA COERENZA DEL SINDACO DI BERGAMO

LA RACCOLTA FIRME, GIA’ 20 MILA, DESTINATA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Con un videomessaggio, il primo cittadino di Bergamo ha annunciato che in città non ripartiranno i giochi d’azzardo che hanno invece avuto il via libera dallo Stato perchè è stata rinnovata l’ordinanza che li vietava.

«Resta il divieto di gioco d’azzardo per il momento – ha annunciato il sindaco Giorgio Gori in un videomessaggio ai cittadini, in cui chiarisce anche diversi aspetti del nuovo Dpcm – Ho deciso di rinnovare l’ordinanza che vieta il gioco azzardo finché permane questa situazione di emergenza sanitaria. Credo che la cosa da proprio da non fare sia favorire assembramenti, code davanti alle tabaccherie di persone che vanno a comprare il gratta e vinci o per giocare alle macchinette. Spero che sarete d’accordo su questo».

Sul tema segnaliamo che a partire dall’articolo del professor Luigino Bruni su Vita è partita una raccolta firme destinata al Presidente del Consiglio che ha già superato le 20mila firme.


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