Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano, scrive al presidente Conte:
‘Io umile operaio, lei ha 2 palle così’
tra tanti sciacalli e novelli Masanielli


Il 16 febbraio 2017 trucioli gli aveva dedicato un servizio (vedi..Io attivista M5S e ‘Cittadini Attivi con 1707 visualizzazioni). Ora l’operaio, ferroviere, sindacalista Michele Pellegrini, a 44 anni, milanese che vive a Loano, scrive una lettera aperta al presidente del Consiglio, avv. prof. Giuseppe Conte, già designato nella sua prima esperienza di governo giallo – verde, dallo stato maggiore dei Grillini. Ai tanti detrattori di professione o meno, a chi è in buona fede o meno,  ‘l’umile cittadino’ spiega con l’arte dell’ironia, perchè bisogna ‘resistere, resistere, resistere’.

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE CONTE
Michele Pellegrini operaio ferroviere e sindacalista ha scritto al presidente Conte

Caro Presidente Conte, lei ha sbagliato tutto.

Ha sbagliato innanzitutto a provare a credere in un Cambiamento culturale che noi italiani non vogliamo. Ha sbagliato ad assumersi la responsabilità di formare un Governo, sarebbe stato più semplice fare in modo di darlo alle orde di “competenti”, suoi colleghi in parlamento, che passano le giornate a dire(sui social) di come loro sarebbero più bravi.

Ha sbagliato ad assumersi la responsabilità di gestire questa situazione emergenziale in prima persona e a nome del Governo, doveva immediatamente abdicare e dare in mano a gente esperta come Salvini le redini della situazione: lui si che sa ascoltare la gente.
Ha sbagliato a fidarsi del Comitato scientifico a cui sottopone le decisioni da prendere, sarebbe stato meglio fare un referendum sui social, lì avrebbe trovato un nugolo di esperti in ogni materia.
Ha sbagliato a chiudere tutte le attività, in fondo era solo un’influenza, no?
Ha sbagliato a costituire le zone rosse, dovevano essere liberi di andare ovunque  tanto era un’influenza un po’ più forte…
Ha sbagliato a non chiudere le Regioni, perché mica esiste l’autonomia regionale, eh? Scherziamo? Doveva deciderlo Lei.
Ha sbagliato a non darci la sua dotazione di mascherine, che avrebbe certamente salvato milioni di italiani…
Ha sbagliato a non seguire l’appello di quelli esperti(sempre i suoi colleghi in Parlamento, assenteisti) quando volevano riaprire tutto: mica sarebbe successo nulla…
Ha sbagliato a mettere davanti a tutto la salute, senza i soldi la salute non ce l’hai, meglio tenere aperto.
Ha sbagliato soprattutto a fidarsi degli italiani,  in particolare di certa gente che prima guarda il proprio interesse, poi quello della collettività.
Ha sbagliato e continua a sbagliare nel fare le aperture scaglionate: mica penserà che gli italiani si riversino subito nelle strade eh? Scherza? Noi lo sappiamo, siamo ligi alle regole. E glielo abbiamo dimostrato.
Ha sbagliato nello scrivere Protocolli sanitari: ma secondo lei siamo in grado di attuarli e rispettarli? Non perda più tempo.
Ha sbagliato ad andare in Europa: doveva seguire gli esperti economisti che ha in Parlamento, uscire subito dall’Euro e stampare moneta! Magari la Lira, che tutti noi già conosciamo.
Caro Presidente, faccia una cosa: licenzi il suo  Comitato scientifico ed assuma esperti di comprovata competenza, i premi nobel stagionati, quelli che mandano messaggi nelle chat: loro si che saprebbero cosa è meglio per tutti.
Caro Presidente,  chi le scrive è un umile operaio e, dal basso delle mie insulse competenze le dico che lei HA 2 PALLE COSÌ nell’avere il coraggio di gestire questa situazione. Sono tutti bravi a parlare (un po’ meno a scrivere) ma ce ne fosse uno che si sia messo a disposizione del Paese per aiutarla.
Assisto e leggo teatrini degni di un’ operetta, soprattutto da parte di coloro che sui territori dovrebbero rappresentare le Istituzioni, ma che invece la insultano e se ne approfittano della situazione d’incertezza per provare a diventare novelli Masanielli, così da aumentare il proprio consenso. Sciacalli della peggiore specie. Comunque è ormai chiaro: Gli italiani non la meritano.
RESISTERE. RESISTERE. RESISTERE.
Michele Pellegrini
E PAOLO GERVASI, COMMERCIALISTA, CHE DI ‘LOANOI’ ERA CANDIDATO SINDACO
E OGGI CAPOGRUPPO DI MINORANZA IN CONSIGLIO  COMMENTA:
“Tutto giusto. Un po’ meno sulla gestione della futura fase 2 ( per certi versi suggerita da confindustria). E non ho sentito una parola sulla gestione delle scadenze fiscali ( quelle di marzo spostate al 31 maggio a gente che forse riapre a giugno? Quelle di aprile spostate a giugno). Insomma, psicologicamente non ha avuto un buon impatto anche per me che ho sempre e continuo a privilegiare la linea istituzionale. C’e gente che sta accumulando affitti da pagare, debiti, ecc”.

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