Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano io professionista e obolo ai notai.
Io Lunardon e le bugie di Toti sui balneari
Il presidente: ‘Hanno solo paura del voto’


Loano, il dr. Paolo Gervasi, commercialista e capogruppo consiliere, via social: “Sono un professionista che non può accedere a nessuna delle agevolazioni concesse dalla legge (sospensione  mutuo  abitazione principale, bonus 600 euro” Oggi la notizia è che 330 notai  (su circa 4730 notai)  hanno chiesto “il reddito di ultima istanza”. Genova, Giovanni Lunardon capogruppo Pd in Regione: “Toti  ha autorizzato anche le installazioni, gli allestimenti, i ripascimenti stagionali e le sistemazioni con mezzi meccanici…” Toti: “Conosciamo bene l’allergia al voto del PD che governa solo dove non viene scelto dal popolo ed ha paura del voto popolare…”. 

PAOLO GERVASI, COMMERCIALISTA E CAPOGRUPPO CONSILIARE  A LOANO –

Il capogruppo di minoranza Paolo Gervasi commercialista

Breve premessa: sono un professionista che non può accedere a nessuna delle agevolazioni concesse dalla legge (sospensione  mutuo  abitazione principale, bonus 600 euro, ecc). Quindi non ho da difendere alcuna mia posizione personale. Non ho nemmeno legami di parentela alla lontana con i notai. Però ci tengo a dire la mia e sfatare un mito, quella del professionista privilegiato. Oggi la notizia è che 330 notai  (su circa 4730 notai)  hanno chiesto “il reddito di ultima istanza”. Tra  i parlamentari che si sono  distinti per acquisire qualche like in più sulla propria pagina rilevo la figura di tale Emanuele Dessì che si vanta pubblicamente di non avere studiato (scelta legittima, ci mancherebbe) e poi espone alla pubblica gogna i professionisti che hanno fatto domanda per il bonus, accanendosi in particolar modo sui 330 notai. Ovviamente un simile personaggio (vi invito ad andare a fare ricerche sulla sua storia e sui suoi titoli di merito)  non può che essere seguito da una massa di personaggi del suo stampo.

E cosi, via ad una serie di commenti in cui un po’ tutte le categorie finiscono nel tritacarne. Le risposte del personaggio nei confronti di chi osa criticarlo sono spesso da marchese del Grillo (io so’ io e voi nun siete un caxxo). Mi auguro solo che qualche amico dei  5s abbia voglia e coraggio di segnalarlo ai propri vertici. Perché in questo Paese, se vogliamo una classe politica seria, il primo passo da fare è quello di pretendere serietà, sobrietà e competenza dai propri rappresentanti,prima di pretenderla dai rappresentanti degli schieramenti avversi. Detto questo riproduco il testo del decreto interministeriale che  stabilisce i limiti e condizioni per  poter accedere al contributo. Limiti e condizioni che non sono state previsti né per il contributo ex art. 27 del dl “cura Italia” (professionisti inps e co.co.pro. per cui, per assurdo un amministratore di spa con emolumento consistente lo può chiedere ed ottenere) e nemmeno per titolari di ditte individuali e soci di società (art. 28). Sopra i 50000 euro di reddito (lordo e  dichiarato nel 2018)   i professionisti (oggi) non hanno diritto a nulla anche in caso di calo vertiginoso del loro  FATTURATO.

A me non scandalizza per nulla il fatto che 330 notai abbiano richiesto un’indennità (avendone  i requisiti). A   me preoccupa il clima ed il livello di invidia ed ignoranza (intesa come non conoscenza dei fatti) crescente e che alla ricerca ed analisi delle situazioni   preferisce affidarsi a  bufale, complottisti di sta cippa, capipolo del web, accidiosi in servizio effettivo permanente. Come il tipo senza arte né parte citato nel post e che ha avuto il solo culo di vincere…..”

Paolo Gervasi

GIOVANNI LUNARDON (COAPROGRUPPO DEL PD NEL CONSIGLIO REGIONALE)

Giovanni Lunardon, nato a Savona il 19 novembre 1972, ha due figlie. Laureato in Lettere con una tesi in Archeologia medievale e specializzato in Archeologia classica. Ha partecipato a numerose campagne di scavo, collaborando nel settore dei beni culturali con un ente privato di ricerca, l’Istituto Internazionale di Studi Liguri. Ha scritto numerose pubblicazioni a carattere scientifico in riviste specializzate in Archeologia e ceramologia medievale. Dal 2002 al 2005 coordinatore dello staff del sindaco presso il Comune di Savona. Segretario provinciale savonese dei DS prima e del PD poi per cinque anni, dal 2005 al 2010. Eletto Consigliere provinciale a Savona tre volte, nel 1999, nel 2004 e nel 2009. Nel 2010 assume la carica di vice segretario regionale PD Liguria. Nel 2012 viene nominato Commissario provinciale del PD a Genova e nell’autunno successivo eletto segretario provinciale del PD genovese. Nel 2014 è eletto segretario regionale del PD della Liguria capogruppo del Pd in consiglio regionale

Ieri sera tanto per cambiare Toti (che pensavo dedicasse la sua attenzione a cose più importanti)  mi ha attaccato sostenendo che lui e Zingaretti sui balneari hanno adottato le stesse misure. È’ vero?  Come al solito no.  Zingaretti ha consentito ai dipendenti degli stabilimenti balneari attività di sanificazione dei locali, di pulizia e di vigilanza degli arenili.

Toti invece ha autorizzato anche le installazioni, gli allestimenti, i ripascimenti stagionali e le sistemazioni con mezzi meccanici.
Noi avevamo suggerito a Toti (cito dalla nostra nota di due giorni fa): “Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari sarebbe opportuno limitare gli interventi alle attività di sistemazione e pulizia escludendo montaggi e allestimenti, che andranno programmati nel contesto di misure che permettano la riapertura qualora ve ne saranno le possibilità, come auspichiamo.”
Questa è’ anche la posizione della maggior parte dei balneari.  Quindi come si vede abbiamo chiesto la stessa cosa di Zingaretti nel Lazio.
Per altro senza saperlo. Semplice buon senso. Ho invece detto che i veri motivi dell’ordinanza che  va contro lo spirito e la lettera del dpcm del Governo del 10 aprile non riguardano ne’ la ripresa ne’ la salute pubblica ma sono prettamente elettorali. Purtroppo lo confermo.
Andiamo avanti e occupiamoci di cose più serie. Buona giornata a tutti!
Giovanni Lunardon, capogruppo Pd  Regione Liguria
mmmm

CORONAVIRUS, TOTI RISPONDE A PD: “ELEZIONI A GIUGNO È SOLO IPOTESI

MA EVIDENTEMENTE FA PAURA. SU MASCHERINE E ORDINANZE

PD NON DOVREBBE DIRE NEANCHE UNA PAROLA”

Le mascherine antivirus esibite dal presidente Toti

COMUNICATO STAMPA – GENOVA. “Conosciamo bene l’allergia al voto del Partito Democratico che ormai governa solo dove non viene scelto dal popolo. Ma spararle così grosse pur di non ammettere la paura delle urne, lo trovo abbastanza imbarazzante. Il Pd Ligure sostiene che non vogliamo andare a votare in autunno per non fare emergere le nostre falle! Premesso che non è la priorità di nessuno ma solo un’ipotesi che non dovrebbe allarmare, anzi, tutti dovremmo remare nella stessa direzione. Se da giugno si potrà tornare alla graduale normalità non vedo perché si debba negare il diritto di voto in sicurezza: si chiama democrazia. Ma capisco la preoccupazione di molti del Pd nel dover rinunciare alla poltrona quando può essere tenuta per altri 6 mesi senza votare. In questo sono dei professionisti”.

Così risponde in una nota su facebook il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti al consigliere regionale del Pd Luca Garibaldi. “Vorrei però puntualizzare due cose – prosegue Toti – quando parlano di falle citando “ordinanze pasticciate e mascherine”. Mi tocco se ci sono, siete seri? Ordinanze pasticciate: ricordiamo che siamo stati i primi in Italia a chiudere in autonomia le scuole e che la nostra ultima ordinanza è stata copiata dal loro segretario e mio collega governatore del Lazio Zingaretti (sì, quello che prendeva aperitivi a Milano in piena emergenza invitando tutti a uscire di casa). Sceneggiata delle mascherine: se fossi nel Pd ligure non direi neanche una parola sulle mascherine. Il Governo, di cui il loro partito fa parte, non è stato in grado di fornirle neppure ai medici e quelle arrivate erano fallate e siamo stati costretti a procurarcele in autonomia e, fortunatamente, ci siamo riusciti. Non solo, siamo stati i primi in Italia a fare un accordo con Poste Italiane per farle recapitare direttamente nella cassetta della posta a tutti i liguri. Dài ragazzi, quelli a fare campagna elettorale siete voi. Ma se continuate così la fate solo a nostro favore!”

 


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