Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Stellanello maglia nera nella ‘differenziata’
Il sindaco: ’22 tra borgate e frazioni, 6 isole ecologiche e controlli difficili. Attesa la gara’
Male anche Apricale e Cosio d’Arroscia


Stellanello, 820 residenti, 400 seconde case, si ritrova maglia nera, tra i comuni poco virtuosi della provincia di Savona nella graduatoria della raccolta differenziata, a quota 27,41, preceduta dal confinante Testico al 30,52. Si pensi al primo savonese nella ‘classifica’: Rialto al 90,37 (da paese del centro e nord Europa), Vendone (88,35),  Onzo (86,63), Garlenda 85,82). E tra i comuni più popolati della provincia vince  Cairo Montenotte (83,45).  E’ quanto emerge da un’inchiesta curata dal Secolo XIX in Liguria.

Stellanello con la sua storia unica. Il paese dei 5 consoli. Feudo dei Clavesana e dei Del Carretto (il primo documento storico risale al 1311 in occasione della visita  a Genova dell’imperatore Enrico  VII che elencava tutti i possedimenti dei Clavesana. Poi passarono  alla famiglia Doria nel XII secolo. Stellanello che ebbe la sua autonomia nel 1305. Con propri statuti e unna sorta di struttura parlamentare con 5 consoli che rappresentavano altrettante parrocchie nelle quali si divideva il comune.

Il sindaco Claudio Cavallo con l’ex ministro della difesa e collega di partito avv. Ignazio La Russa e il presidente del Consiglio comunale di Alassio avv. Massimo Parodi

Stellanello che ha eletto nel 1982 il più giovane sindaco d’Italia, Claudio Cavallo, a 24 anni e rimasto in carica  fino al 2001. “Tre anni anni – accenna ora – sono venuti sotto le finestre di casa perchè tornassi. Ho accettato. Noi maglia nera per la differenziata ? Non ho letto, non leggo Il Secolo XIX. E’ un comune  che divide tra frazioni e borgate. Sono 22 e possiamo disporre  di sei isole ecologiche. I cittadini, non tyutti ovviamente, incontrano obiettive difficoltà. O meglio dovremmo avere tutti la cultura nordica. Invece non è così. Bisognerebbe mettere una guardia in ogni postazione di raccolta. Se può essere una scusante potrei aggiungere che già ai tempi dell’Unione dei Comuni Val Meruala e Montarosio si era prossimi alla gara per l’affidamento del servizio di N.U.. Con 7 comuni del dianese e 5 del savonese. Diano marina con il sindaco Chiappori è ricorso al Tar contro la gara, il Tar ci ha dato ragione. Poi è sopraggiunto il scioglimento dell’Unione. Siamo nell’ATO imperiese (spazzatura e servizio idrico), è stata bandita una gara unica europea dalla Provincia e siamo in attesa di conoscere l’esito. Ma ogni Comune fa da se.”

Il sindaco Cavallo che è anche vice coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e unico primo cittadino del partito della Meloni in Liguria, rivela alcune curiosità poco note, o forse persino sconosciute all’uomo qualunque.  Nella gara è indicato che i sacchetti non possono essere trasparenti per garantire la privacy. Oggi senza la differenziata (“L’unico metodo per garantire l’efficienza del servizio e dunque gli abusi”) è attivo l’autocompattatore, ad esclusione del vetro raccolto come nel resto della provincia da un’azienda specializzata della Valbormida. L’indifferenziata finisce nella discarica di Vado Ligure, al costo di 119 euro a quintale.  Un’osservazione eloquente del sindaco: “Non abbiamo problemi di indifferenziata con i cittadini stranieri tedeschi, loro sono diligenti, nonostante le stesse difficoltà dei nostri abitanti. Un problema di educazione e di rispetto delle regole che nasce dal basso….”. Il problema di oggi sarà risolto nel momento in cui saranno eliminati i cassonetti.

“Subiamo anche i tempi lunghi  della gara europea e della burocrazia – osserva Cavallo – , francamente non so ancora l’esito e chi se la sia aggiudicata”. Altro problema che a Stellanello negli ultimi tempi ha suscitato malumore è quello delle maxi bollette dell’acqua. Il sindaco: “Rivieracqua ? Una disastro che nasce da chi mi ha preceduto. Una legge regionale prevede che i piccoli comuni sotto i 2 mila abitanti possa gestirsi in proprio l’acquedotto civico, a Stellanello hanno rinunciato e ci troviamo con un disastro. Ma anche 65 mila euro di minori introiti nella casse comunali, anche se il servizio idrico non può essere strumento di speculazione.   Rivieracqua – conclude Cavallo – non ha bisogno dei miei commenti, osservo che sta fatturando un intero anno di consumi ad utente, mentre per statuto è previsto ogni 6 mesi, ma dii guai ne ha già troppi, non voglio aggiungerne altri e gli utenti non hanno tutti i torti”.

I COMUNI PIU’ ARRETRATI NELL’IMPERIESE:

APRICALE, COSIO D’ARROSCIA E ISOLABONA

I PIU’ VIRTUOSI: BORDIGHERA, SEBORGA, RIVA LIGURE

 


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