Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli, ex sindaco emerito e castigato
Una storiaccia nel ‘Giorno della Memoria’
La Filarmonica e l’Anpi, se discriminano


Il giorno 27 gennaio è riconosciuto ufficialmente come commemorazione del GIORNO della  MEMORIA e, giustamente, aggiunge il nostro Sindaco Fossati, delle MEMORIE, per me 86 enne, da testimone, è senza dubbio il più importante significativo evento storico/ politico da passare alle giovani generazioni.

di Carlo Gambetta

Questo equivale non solo a ricordare quello che è in quel tempo successo, e di cui ho scritto su questo blog nel recente passato, ma  porre attenzione anche ai  sintomi “innocenti o faziosi” che siano: semi sparpagliati nel sacco  della democrazia che, se non percepiti e corretti per tempo, producono una pericolosa tendenza a discriminare. Situazione così attuale ai giorni nostri…vissuta a livello nazionale.
Domenica 26 gennaio 2020, verso mezzogiorno, su Corso Italia, l’addetto al controllo orario delle auto in parcheggio sta notificando una multa.  Un importante membro della maggioranza, di passaggio in compagnia di un amico, si avvicina all’aiuto vigile, e, pensando di essere spiritoso,  sorridendo, si permette una “battuta”, a mio avviso molto inopportuna : ” a questa vettura bisognerebbe farla doppia”.
La vettura in questione è una Porshe di gran lusso….   Un amministratore pubblico non  dovrebbe  dimostrare tendenze discriminatorie  “classiste” a prescindere.
Sempre domenica 26 gennaio 2020, rispondendo ad un interesse personale, quello, appunto, di contribuire con la mia presenza a NON DIMENTICARE,  mi reco presso il Teatro Defferrari per assistere ad uno spettacolo teatrale che “rivive la Shoah in musica e parole“.
Allo spettacolo, con entrata gratuita, organizzato dalla locale sezione dell’ANPI  e dalla storica Filarmonica “Amici dell’Arte” di Noli, con il patrocinio del Comune, è presente il Sindaco Lucio Fossati.
Gli attori  Maria Serrao (nolese) e Maurizio Marchetti assieme ai musicisti del “Mal d’Estro Trio” (Alessandro Delfino, Bruno Giordano, Claudio Massola (nolese) offrono,  a  loro volta, gratuitamente, la prestazione.
Presupponendo un forte afflusso di gente interessata a questo tipo di proposta, alle 16.40, ben in anticipo rispetto alle 17, mi trovo all’ingresso del teatro, e noto alcune persone in attesa.
Con mia grande sorpresa, ascolto che per entrare bisognava avere la prenotazione. Nel frattempo, una persona senza prenotazione, viene fatta entrare perchè un prenotato ha disdetto.
Passate le 17, prima di chiudere la porta d’accesso e iniziare lo spettacolo, due o tre persone delle poche rimaste in attesa, su chiamata diretta, vengono fatte entrare, senza chiedere chi era arrivato per primo. Io mi sono così trovato la porta chiusa in faccia, senza scuse, addossato dall’inizio dell’attesa allo stipite della stessa, con la sensazione di essere un “discriminato”.
Sono ritornato a rivedere l’invito alla manifestazione nella bacheca posta alla base della torre dei “quattro canti” di Va Colombo, e, con mia grande sorpresa, ho letto su un foglietto incollato a posteriori, e comunque non prima di mezzogiorno, che era necessaria la prenotazione.
Comprensibili situazioni impreviste  non devono essere qualificate discriminatorie. In questo caso, però, quello che è risultato  ben comprensibile, è l’evidenza del fatto: la forma clientelare, nepotistica, facile da constatare vedendo entrare “gli aventi diritto...”, gli “amici degli amici”.
Non era certo la giornata ideale per un “diritto d’accesso privilegiato” che, tra l’altro, non è previsto per una struttura pubblica com’è l’ultra centenaria “sala della banda”.
Mentre per gli spettacoli a pagamento la prenotazione è giustamente d’obbligo, per quelli gratuiti, senza rancore, fortunato è chi arriva prima; oppure lo si scriva da subito nel manifesto che invita alla partecipazione.
E’ stata purtroppo una “discriminazione” consentita, attuata da parte dei  responsabili organizzativi della Filarmonica e della locale sezione dell’ANPI proprio nel GIORNO DELLA MEMORIA che condanna tali atteggiamenti.
Mi permetto di aggiungere, non come persona fisica, ma come ex “Sindaco Emerito”, che l’essere stato “lasciato fuori“, ben visibile agli “addetti ai lavori“, addossato alla porta d’ingresso perchè senza prenotazione, non offende me, ma il rispetto istituzionale doveroso verso  l’intera comunità che ho avuto l’onore di rappresentare per ben 15 anni nella difesa dei loro interessi collettivi.
Di tre Sindaci Emeriti in Noli, Repetto è entrato (con prenotazione?), uno assente (Niccoli), il sottoscritto presente, ma lasciato fuori.
A questo punto, per terminare, mi piace utilizzare uno stralcio di quello che due settimane fa riportavo su questo blog: la mia condivisione, l’importanza civile e sociale del concetto di “rispetto” scritte da un anonimo
” “Il rispetto gran bella parola, grande regola di vita, grande virtù…
Già…il Rispetto…a volte è un pò come un sorriso…ricordate?: “non costa nulla a chi lo dona ma vale molto per chi lo riceve!”
Già…il Rispetto…è un pò come…ricordate?: “c’è più gioia nel dare che nel ricevere!”
E potrei ricordare tutte le grandi figure che la storia a piene mani ci ha regalato (…ma ci vorrebbe ben altra penna…) senza distinzione di colore, di sesso, di condizione sociale…tutti legati tra loro
da quel filo sottile ma robustissimo chiamato Rispetto.
Il Rispetto è Uno, indipendentemente dalla parte in cui si sta, della ragione o del torto, dei vincitori o dei vinti.
Il Rispetto è il concime della Civiltà.
La storia che piaccia o no è con questo che è stata fatta. Non scritta: fatta!
La vera onestà rispetta la giustizia.
La vera intelligenza rispecchia l’incomprensibile.
La vera logica rispetta l’infinito.
La vera religione rispetta l’altra religione.
In estrema sintesi: tutto è Rispetto.
Ogni cosa và rispettata: dalle  San Francescane creature alle nostre odierne istituzioni
Sia chiaro non intendo dire che qui non c’è qualcuno che non rispetta qualcun altro… anche perchè ognuno si corica la sera solo con la propria di “Coscienza”: voglio  dire semplicemente che l’uomo, unico animale superiore perchè dotato di intelletto, non ha solomil dovere di rispettare ma addirittura ha il diritto di rispettare.
Il rispetto non è paura. Non dobbiamo aver timore di rispettare.
Il rispetto reciproco è il cardine,è la chiave di volta per il dialogo,per la comprensione per la sana connivenza.
Cari concittadini, anonimi e non, lettori occasionali e non
, il Rispetto è “dovuto” solo in minima parte……..per il resto, ed è qui la differenza, il Rispetto è una scelta!””

P.s.  SavonaNews, alle 18.53 del 27, in un comunicato stampa rimarca il successo della manifestazione  organizzata dall’ANPI e dalla Filarmonica e, “nel contempo si scusa con tutti quelli che visti i posti limitati, per motivi di sicurezza, non sono riusciti a partecipare” annunciando che “gli organizzatori si stanno impegnando per replicare  l’evento onde permettere agli esclusi di presenziare”.
Corretto: gli esclusi non sono riusciti a partecipare. C’è chi si dichiara di sinistra, c’è chi, come me, cerca di interpretarla.

Carlo Gambetta


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C.Gambetta

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