Arriva il 16 gennaio 2020 la 90a primavera di Renato Demichelis di Pamparato, in Val Casotto. E’ una di quelle “rocce del Monregalese” che hanno fatto la storia della Valle, nella località di Pauletto, tra i fiumi Casotto e Castorello.
Il papà Giacomo, costruì a picconate (ancora visibili) la bella strada di fianco al fiume Casotto (oggi SP178) fino all’omonima Colla a 1.379 m, valico “basso” della Roa Marenca, la via verso il mare, spesso battuta dal vento “marino”, oggi nota come Garessio 2000. Il giovanissimo Renato portava (a piedi) la colazione al padre fino a Valcasotto e gli fecero piantare un ciliegio a soli 5 anni vicino a casa.
Oggi quel ciliegio è simbolo iconico del Monregalese, sempre bello in ogni stagione, e Renato lo visita sempre, anche con la neve, in motoslitta accompagnato dal figlio Roberto che ha contribuito pure lui alla diffusione della “cultura di un mondo senza asfalto” in questa valle. Una sensibilità ecologica che ancora oggi deve arrivare da noi. Sotto al porticato del casolare, tra genzianella e raschera, gli facciamo la solita domanda stupida “ma cosa si mangia per arrivare così attivi alla tua età?”. E la risposta è molto più intelligente: “La curiosità; per il resto mangio tutto quello che mi piace!”
Oggi abbiamo tutto, qualcuno dice troppo; oggi “piantiamo” blog virtuali e non un ciliegio “analogico”, ma pochi restano davvero curiosi come bambini. Come diceva il critico statunitense Barbara Johnson: “L’età non è importante, a meno che tu non sia un formaggio”.
Ma in questa Valle l’hanno sempre saputo! Alè, che i puruma feira!
Roberto Croci