Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alpi Liguri, il libro della Valle Colla
del rettore Santuario Madonna dei Boschi


La flora della Valle Colla  (Alpi Liguri, Boves) ha ora il suo Dizionario floreale. Una vallata, pur più modesta di altre, si propone per  la sua ricchezza floristica e il lavoro di Giorgio Pellegrino: “ La Flora della Valle Colla – Alpi Liguri Boves “ ( Editore Primalpe – pagine 250 euro 22.00). Ci fa scoprire,  uno spaccato “multicolore”  e variegato di fiori e essenze erboree che fanno parte delle nostre radici più contadine.  

Un ampio  insieme di immagini con oltre 200 fotografie che visualizzano un ampio panorama floristica completato dai nomi comuni e scientifici : un elenco di oltre 91 famiglie, 408 generi, 946 specie con  1009 “entita” e note esplicative con un  interessante riferimento su geografia, note  su geologia e clima,vegetazione e curiosità storiche. In questo contesto in cui, un tempo neanche troppo lontano, prevalevano campi di grano con papaveri e fiordalisi, campi di mais oggi sostituiti da coltivazioni frutticole in particolare piccoli frutti; salendo poi gradatamente il paesaggio è ancora quello che curavano i nostri nonni con castagneti e piccole vigne: funghi e ciliegi in primavera e più tardi castagne, più avanti  compaiono i maggiociondoli, gialli e fragoline, solari faggi e betulle e un ricco  sottobosco con primule narciso l’uva di volpe e,in  quota,  troviamo l’ontano verde, le rose di montagna,  mirtilli la felce aquilina e, nei pascoli alpini, l’achillea di montagna  le genzianelle

E’ bene precisare, scrive ancora Pellegrino – Rettore del santuario della Madonna dei Boschi di Boves –  nella nota introduttiva, che questo lavoro è un semplice elenco floristico certamente non completo ma propone  un quadro complessivo attendibile in senso generale che certamente presenta  lacune, d’altra parte quando si parla di esseri viventi di un territorio, vegetali o animali, è fuori luogo pretendere la completezza ci sono nuovi arrivi forse qualche partenza ma soprattutto luoghi dove nessuno passa.

Ora solo un piccolo flash  su una minuscola, stupenda valle Colla, che deve il suo nome al torrente omonimo ,ai piedi del monte Besimauda, anche chiamato affettuosamente “Bisalta”, che  dall’abitato di Boves si eleva verdeggiante in direzione della cima più elevata che è il Bric Costa Rossa (2404 m). La passeggiata, oltre alla classica salita alla cima più alta, riserva diversi itinerari e piacevoli passeggiate sulle sue colline.  La frazione Madonna dei Boschi conserva un santuario abbellito da affreschi del ‘400 misti ad altri di scuola michelangiolesca. Una camminata  in un territorio ricco di scorci tutti da scoprire per vivere un pezzo di storia che si aggiunge alle nostre mai complete conoscenze del territorio L’incisione su pietra “tremblez tyrans” (tremate tiranni) è situata in un luogo poco frequentato ed è stata fatta nel periodo in cui il popolo, sentendo su di sé un’oppressione covata a lungo e divenuta oramai insopportabile, dopo anni di tasse e sfruttamento da parte dei nobili e governanti dell’epoca, chiedeva a gran voce la liberazione da un governo di tiranni.

Luciano Bona


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