Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Caro presidente Olivieri
Il mio urlo, fortissimo, di dolore:
al lupo, al lupo? No è già qui!
A Savona via Nizza (mare) progetto da rifare


Al Presidente della Provincia, le Infrastrutture Savona: un urlo di dolore ed un urlo di allerta, sono anni che si dice che il territorio è fragile, che le infrastrutture sono insufficienti.  Leggi anche perchè è da rifare il progetto (lato mare) di via Nizza.

Olivieri, avvocato, sindaco di Calizzano, presidente Provincia di Savona dall’ottobre 2018, con il Giovanni Toti e Angelo Vaccarezza, capogruppo in Regione di Cambiamo, ex presidente della Provincia per Forza Italia. Olivieri con delega al Bilancio, Personale, nonché ogni altra materia non oggetto di delega, si legge nel sito istituzionale.

E’ successo un evento meteorologico straordinario con piogge che in una settimana hanno superato quanto di solito piove in un anno. Ma a questo è da tempo che ci saremmo dovuti un po’ preparare! Cambiamento del clima non è avvenuto di colpo ieri, ma da tempo. Clima secco tutto l’anno con pochi grossi eventi di piogge intense. 

Come è noto, il territorio è abbandonato in buona parte: canalizzazioni acque lasciate al loro destino, vegetazione selvaggia, incendi, gelificazioni con conseguente morte di moltissimi alberi abbandonati in loco, stradine secondarie abbandonate. Il clima è cambiato, il territorio anche, la franosità anche!

Mappa delle frane “a posteriori” piuttosto che aggiornate con moderni mezzi di indagine: non si fa così!

Stupisce che una gigantesca frana staccatasi da un pendio con nessun tipo di pericolosità frane sia potuta accadere!  Bisogna rifare una mappatura franosità urgentemente!

Una frana ha provocato il crollo di una piccola sezione di A6, ed il gestore, memore che il tratto Millesimo Savona ha qualche scheletro nel cassetto (vedasi divieto dei mezzi > 44 t è in vigore da anni) ha pensato bene di chiudere tutto quel tratto al transito, riversando tutto il traffico sulle strade statali. 

Ha protestato nessuno? Direi di no! Non mi risulta! Ma almeno il tratto Millesimo Altare avrebbe potuto essere lasciato in funzione……..ma c’erano preoccupazioni…..sembrerebbe!

Cadibona: chiuso per frana. Aperto. Richiuso! Sono passato di lì appena riaperto, tempo di percorrenza due ore. Ho potuto osservare molti muri con gli scarichi otturati, e l’acqua che fuoriusciva dalle fessurazioni! Evidentemente  muro sovraccarico e magari a potenziale pericolo di crollo.

Per andare nel basso Piemonte c’è l’alternativa statale del Sassello: una statale indegna di tale nome, ma si sa noi liguri accettiamo passivamente! In ogni caso era interrotta prima di Acqui, anche se il sito della provincia la consigliava come via alternativa, e l’interruzione fosse anche sconosciuta ad Anas!

Che altro?  Strada per Naso di Gatto interrotta per frana. 

A10 frane fino a Genova Voltri, Voltri Alessandria chiusa, riaperta dopo un bel po’ di tempo causa improrogabili accertamenti di sicurezza ad una corsia per senso di marcia.

Strada alternativa per il ponente Savonese: Calizzano-Melogno-Finale. Peccato che la strada era chiusa.

Molte altre frane quì e là che hanno interessato la viabilità secondaria, ma importantissima per la vita di molti paesi, praticamente isolati.

Aurelia interrotta a Finale alla Caprazoppa per frana.

Ma restando sulla viabilità principale possiamo affermare che Savona ha avuto un blocco viario non da poco! 

Facciamo il punto! A giorni si inaugura la piattaforma Maersk. L’ipotesi di utilizzare la ferrovia era una enorme presa in giro per il territorio, collusi i Sindaci? Se non collusi almeno han tenuto il capino sotto l’ala, o  sotto la sabbia! 

Quindi tutti i TIR transiteranno sulle nostre strade: 2000 TIR in più. Siamo preparati? NO!

Non eravamo già saturi abbastanza? Autostrada ad una corsia in meno perchè una corsia è quasi appannaggio esclusivi dei TIR!

A6 vietata ai carichi > 44 t da Savona a Millesimo, quindi una bella percentuale di TIR pesanti si riversa da tempo sulle strade statali devastandole gratis!

Autostrada A6 Millesimo-Savona è la vecchia corsia FIAT  Savona-Priero inaugurata il 27 gennaio del 1960. Autostrada fatta col massimo risparmio, con raggi di curvatura anche sotto i 200 metri (oggi non più legali), sul versante nord e quindi soggetta ad umidità e scivolamenti. Limiti di velocità bassi, anche di 70 km/h. Invece di avere colonne importanti ha colonnini ridicoli, quasi fosse una casa senza muri. Stato di manutenzione? E’ adatta al traffico pesante? Sembra di no, visto il limite a 44 ton! 

Autostrada Savona-Millesimo. Corsia realizzata da Savona ad Altare su nuovo tracciato ed inaugurata nel 1976.

Anche questa fa parte del periodi delle pessime costruzioni: anni 60-70! 

Viadotti come il viadotto Lodo con ferri totalmente in vista, un brivido percorrerli quando si sa che cosa c’è sotto. A seguito di un mio intervento sul TG di RAI3 settembre 2018, ed a seguito di un mio esposto alla procura della Repubblica di Savona settembre 2018, la società autostradale ha iniziato alcuni cantieri di manutenzione su alcune colonne. Ma quanto fatto basta? Tutte le altre colonne, e tutte le altre solette, più o meno ammalorate, sono in grado di garantire la sicurezza?

Io devo dire che un brivido mi accompagna sempre quando percorro questa Autostrada! …..ed anche qualcun’altra! Ma abbiamo alternative? Purtroppo NO!

In conclusione. Credo fermamente che la corsia vecchia Millesimo-Savona debba essere demolita e rifatta ex-novo perchè ripararla costa moltissimo per poi avere un risultato pessimo, cioè una autostrada che non sopporterà carichi pesanti, sarà pericolosa a causa del tracciato, e dovrà sopportare il maggior traffico generato dalla Maersk, solo traffico pesante.

Per quanto riguarda la corsia Savona-Millesimo geometricamente il tracciato va bene, ma bisognerà valutare attentamente se riparabile con “soddisfazione” e con ampio livello di sicurezza. Sarebbe infine logico avere uno scambio di senso di marcia: l’attuale salita in discesa, e la nuova realizzazione in salita con tre corsie per il senso di marcia in salita in modo che i TIR occupino soltanto la corsia di destra, lasciando due corsie per le auto. Una autostrada “civile”.

Spesso costa meno rifare che riparare, lo dimostra la stessa A6 sul viadotto Mollere, rifatto per 2 chilometri, 11 milioni di spesa.

Al lupo al lupo? NO IL LUPO E’ GIA’ QUI’! Sveglia semmai! Bisogna chiedere subito prima che sia troppo tardi!

Paolo Forzano
A SAVONA VIA NIZZA, PARTE MARE, PROGETTO DA RIFARE
Riqualificazione urbana via Nizza
I progettisti dovrebbero guardare in avanti, piuttosto che indietro. Nel redigere il progetto della risistemazione di via Nizza molte parti di passeggiata corrono sul mare: passeggiata di legno “sopra la spiaggia”. A parte motivi di critiche per la scelta, è di dovere criticare il metodo. Infatti il progettista è ricorso alle statistiche sulle mareggiate, ed io dico “ha progettato guardando negli specchi retrovisori“!
Perchè? E’ inutile ricorrere alle statistiche quando molte cose sono cambiate e le statistiche non descrivono la realtà attuale e futura. Il progettista ha considerato le mareggiate importanti “statistiche” degli ultimi 100 anni.
Corretto? Io dico NO!
Perchè? Ma perchè non ha senso! Vediamo solo alcune mareggiate nell’ultimo anno soltanto, che hanno spazzolato e distrutto molto sul litorale ligure:
29-30 ottobre 2018
forti raffiche di vento che in alcune rilevazioni nel ponente ligure hanno raggiunto 180 km/h, come rilevato dai sensori della Marina di Loano. Le conseguenti mareggiate alimentate anche dalla forza del vento hanno avuto risultati catastrofici con danni ingenti.
6 luglio 2019
La mareggiata che ha colpito il ponente ligure travolge anche il concerto di Jovanotti: spettacolo annullato. La spiaggia di Albenga, per effetto delle onde che l’anno flagellata  si è ridotta di una dozzina di metri.
4 novembre 2019
Mareggiata di Libeccio si abbatte sulle coste della provincia. Onde alte più di 4 metri e raffiche di vento a 100 km/h.
23 Novembre 2019
Alassio ripiomba nell’incubo: nuova mareggiata, spiaggia “divorata” e locali danneggiati.
A Vado Ligure: furia del mare e della pioggia devastante al punto da far letteralmente sprofondare un pezzo di passeggiata, compreso un pezzo di pista ciclabile ed un lampione.
Ecco: tutto nell’arco di un anno!  Possiamo basarci su statistiche che per loro natura riguardano la “storia”? Ripeto: dico NO!
Riporto da http://www.today.it/ambiente/innalzamento-livello-mare-italia.html: Si alza il livello del Mediterraneo”: 40 aree italiane a rischio entro fine secolo.
Il livello del Mediterraneo si sta innalzando velocemente a causa del riscaldamento globale.  E, secondo le proiezioni dell’Enea, entro il 2100 migliaia di chilometri quadrati di aree costiere italiane rischiano di essere sommerse dal mare, in assenza di interventi di mitigazione e adattamento.
In base ai dati diffusi dall’Agenzia oggi, entro la fine del secolo l’innalzamento del mare lungo le coste italiane è stimato tra 0,94 e 1,035 metri (modello cautelativo) e tra 1,31 metri e 1,45 metri (su base meno prudenziale).  Secondo gli esperti dell’Enea, “a questi valori bisogna aggiungere il cosiddetto storm surge, ossia la coesistenza di bassa pressione, onde e vento, variabile da zona a zona, che in particolari condizioni determina un aumento del livello del mare rispetto al litorale di circa 1 metro”.  QUESTO E’ UN DATO IMPORTANTE! Lo storm surge! Innalzamento del livello del mare rispetto al litorale di circa 1 metro! Questo succede OGGI, sempre più spesso!
Si parla di 65 centimetri di innalzamento del mare da qui al 2100, anche se qualcuno aveva ipotizzato 189 centimetri. Per ora possiamo dire che si è registrato un innalzamento del livello del mare di 7-8 centimetri negli ultimi 25 anni, circa 20 centimetri nell’ultimo secolo. Anche 8 cm si sentono. 20 cm ancora di più.
Ma tra innalzamento del mare, storm surge i cui effetti si vedono in ben almeno 4 grosse mareggiate nell’ultimo anno (non in 400 anni!), possiamo dire che il progetto di risistemazione di via Nizza dovrebbe essere rivisto seriamente per non buttare in mare un sacco di quattrini?
 
Paolo Forzano

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P. Forzano

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