Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Laigueglia scade il bando nuovo Puc
per la storia a indice 0, solo ristrutturazioni
ma vacilla la maggioranza pro sindaco Lega


Scadono i termini del bando per la redazione del Piano Urbanistico Comunale semplificato che si pone come obiettivo l’indice zero nuove costruzioni, solo ristrutturazioni e valorizzazione dell’esistente. Dopo che l’ultimo Puc, approvato dal consiglio comunale nel 2012, non era più in vigore per essere stato bocciato dal Consiglio di Stato. In assenza di VAS lo strumento edilizio non può essere valido. Il Comune si era aggrappato almeno ad una sospensiva. Non  accolta dall’organo supremo della giustizia amministrativa facendo ripiombare Laigueglia  nel regolamento edilizio risalente al sindaco Giuseppe Giuliano del 1976 che prevedeva indici di edificabilità fino a 3. Ma si rincorrono le voci di un ‘golpe’ per dimissionare il sindaco leghista rag. Roberto Sasso del Verme, vice sindaco ing. Giancarlo Garassino, tessera del Pd dai tempi in cui era consigliere provinciale di opposizione e l’ing. Fulvio Ricci.

Il sindaco leghista di Laigueglia rag. Roberto Sasso del Verme donatore di sangue e che potrebbe ritrovarsi vittima di un ribaltone nella maggioranza consiliare che lo sostiene

Il Tar aveva respinto il ricorso contro il Puc del presidente dell’Associazione VAS regionale, avv. prof. Daniele Granara, amministrativista.  Dello stesso avviso non è stato, come accennato, il Consiglio di Stato: senza il parere VAS lo strumento urbanistico non è legittimo, operante.  Da qui la decisione della giunta del sindaco Sasso del Verme con delibera  del 2 agosto 2019, di avviare la procedura  per “l’affidamento di incarico professionale finalizzato all’elaborazione  del Piano Urbanistico  Comunale – Puc semplificato, compresa la redazione di tutta la necessaria  documentazione  per la procedura di valutazione ambientale strategica (VAS)“. Oltre a tenere conto  delle linee generali e obiettivi principali del Puc della precedente amministrazione comunale,  sono indicati “nuovi contributi di migliorie e scelte che l’Amministrazione in carica  riterrà necessarie, considerando anche il tempo trascorso dalla prima stesura del Puc precedente (1998 circa) e delle nuove esigenze  che il territorio e l’economia richiede oggi”.  L’importo previsto dal capitolato speciale d’appalto è inferiore a 40 mila €. onnicomprensivo.

Il vice sindaco ing. Garassino è fermo, deciso, ma si dice preoccupato. “Abbiamo bisogno di progettisti seri, preparati, non condizionabili per  un obiettivo ad indice di edificabilità zero, che consente la ristrutturazione e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, non vogliamo penalizzare nessuno, semmai mettere ordine, evitare cause. “. E le ricorrenti voci che vorrebbero ‘dimissionare’ il sindaco ? Garassino: “E’ vero, è un tam tam continuo, ma voglio sperare non sia così, anche se si fanno pure i nomi dei manovratori….in politica ne ho visto e vissute tante, spero di non dover assistere al tramonto della giunta alla quale ho aderito convinto e con rinnovato entusiasmo. Il sindaco è persona seria, a modo. Personalmente resto del Pd e non ho nulla da spartire con la Lega, semmai amministrare al meglio la fiducia degli elettori”.

Laigueglia che al 31 dicembre  2018 contava 1.778 residenti, equivalenti, recita il bando pubblico per l’affidamento del Puc, a 7.170 abitanti. Ovvero la presunta potenzialità abitativa. Una città che prima in Liguria si è dotata di un’isola pedonale permanente al di sotto della statale Aurelia, nel borgo storico. Una scelta felice, vincente, di qualità di vita e di armonia ambientale.  Un centro turistico che non è stato risparmiato dal ‘tramonto degli alberghi’, ben 36  a fine dicembre 2007, titolava Il Secolo XIX , riportando un duro attacco  da parte di Luigi Tezel, geometra, a sua volta tecnico del Comune ad Alassio  e che si scagliava “contro le scelte urbanistiche delle ultime giunte , proprio mentre si parlava di limitare le trasformazioni alberghiere”. E aggiungeva: “Se c’è stato un benchè minimo freno alle trasformazioni solo per il nostro impegno dall’opposizione.  Non è mai stata fatta una politica  di difesa  degli hotel che rappresentano la principale risorsa  economica della nostra città, lasciando campo libero alla trasformazione in seconde case che invece  portano  una ricaduta economica davvero ridotta.  Adesso si corre ai ripari ma ormai è troppo tardi, si pernsi solo  alla chiusura di Villa delle Viole e del Britannia Suisse”. Quest’ultima struttura, acquistata da una società dell’imprenditore delle Autostrade Beniamino Gavio, sarà riconvertita parte in alloggi e parte in hotel a 4 stelle.

Si polemizzava, nel 2007,  della club-house del complesso Mare Uno, a punta Tacquara, che l’opposizione  chiedeva fosse acquistata dal Comune  per farne ‘edilizia residenziale convenzionata’, ma non se ne fece nulla. E che dire, sfogliando l’archivio stampa di trucioli.it del Secolo XIX del 22 febbraio 1980. Titolo: Laigueglia, protesta di Italia Nostra. Il cemento alle Fonti del Faro. Prevista la realizzazione di strutture turistiche e alberghiere per 16 mila mc. Un altro attacco al patrimonio paesaggistico già gravemente deturpato. Scelte urbanistiche sbagliate”.  L’articolo era del corrispondente dell’epoca Stefano Pezzini.  Le dichiarazioni del geom. Gianni Basso  di Italia Nostra. A ritroso, da Laigueglia, altri titoli: ‘Il sindaco boccia i sottotetti. E’ l’unico e primo caso in provincia. Il consiglio comunale unanime  ha bloccato le trasformazioni in alloggi.’ Il sindaco Dc Montaldo:  “Vogliamo tutelare il centro storico”“Uno scontro di cultura, oltre che di mattoni” scriveva il corrispondente del Secolo XIX per il ponente, Dario Freccero, nell’aprile 2002.  Da qualche mese c’è una legge regionale che consente il recupero dei sottotetti a fini abitativi, a Laigueglia però la giunta Montaldo non ne sentiva la mancanza e quando si è trattato di fare il piano da presentare alla Regione per indicare le zone  dove introdurla ha escluso il centro storico, il borgo più appetibile. La Regione , in risposta, ha scritto una lettera molto dura chiedendo  di “provvedere”. Moltaldo, stimato commercialista e oggi assessore esterno al Comune di Savona nella giunta di centro destra replicava:  “I nostri tetti resteranno integri, la Regione può dire  quello che vuole, non lasceremo campo libero alla speculazione” .

Un balzo al gennaio 2007. Altra storia e rassegna stampa. Laigueglia mette un freno all’edilizia privata. Nuovo piano regolatore. Azzerati gli indici di edificabilità in molte zone, stop alle trasformazione di alberghi. L’opposizione protesta, era sindaco Giuliano, con  Luigi Tezel che sosteneva: ” In alcune zone hanno alzato l’indice di ben 26 volte, in altre lo hanno azzerato facendo arrabbiare tutti gli esclusi quando bastava  ritoccare  un po’ limitando gli indici, ma consentendo qualche piccola costruzione in collina, anzichè pochi palazzi, di tre o quattro piani”. E l’ex sindaco Moltaldo, consigliere di maggioranza, tra i fautori del piano a commentare: “Indubbiamente è un piano molto vincolante, forse sarà la prossima amministrazione a rimetterci mano e consentire qualche piccolo intervento”.

Era il 31 marzo 2010. Laigueglia, approvata la variante al piano paesistico, meno vincoli su capo Mele.  “Un’assurdità – commentava il capogruppo di opposizione  prof Giovanni Regesta – , di fatto si attenuano in modo eccessivo i vincoli ambientali permettendo interventi edilizi  rilevanti in zona  che invece meriterebbe la massima tutela.”. In ballo il campeggio di Capo Mele in parte sottoposto a vincolo che poi venne rimosso, consentendo interventi di trasformazione negata però dalla Provincia perchè in conflitto con il vincolo intermedio, cioè quello originario.

Dicembre 2012. Il grido d’allarme: troppo cemento nel Puc del sindaco Franco Maglione !  Ambientalisti contro il piano urbanistico e il sindaco replica: Attacchi strumentali. Gli ambientalisti si mobilitano per chiedere a Regione e Provincia di bloccare il Puc, accusato di troppo cemento sul territorio.  Contrari al Puc i rappresentanti  del Forum italiano dei movimenti per la terra ed il paesaggio, Comitato Savonese Acqua bene comune, WWF, Casa dei Circoli  Culture e Popoli. La richiesta perentoria: stop a nuove costruzioni. “La cementificazione degli scorsi decenni è stata notevole e oggi, a fronte di meno residenti, cxi sono centinaia di alloggi vuoti e sfitti, affittati solo d’estate e spesso in nero.”  Gli attacchi di Sonia Angarano, Roberto Melone, Luigi Gatti e Anna Fedi.

Rispondeva il sindaco Maglione: “Tutte balle ed esagerazioni, grande impegno per consentire ai residenti  di trovare abitazioni in edilizia convenzionata. Le previsioni edificatorie sono  drasticamente ridotte per motivi paesaggistici ed ambientali”.

Siamo  al 3 gennaio 2013 e La Stampa a firma del corrispondente  Angelo Fresia riportava le critiche  del Pd e di IDV sul futuro urbanistico di Laigueglia. “Il Puc favorisce ancora le seconde case e penalizza i residenti”.  Nel mirino ancora il sindaco Franco Maglione. Ad attaccare Gianni Mialich segretario cittadino del Pd e Luigi Tezel consigliere dell’Italia dei Valori.  “Perchè consumare nuovo territorio con costi elevatissimi per opere di urbanizzazione da realizzare ex novo non non intervenire solo sull’esistente ? Perchè scaricare i costi con il sistema  del convenzionamento su chi comprerà gli alloggi convenzionati, lasciando fuori dai costi i proprietari dei terreni ? Chi sono costoro ? Chi li protegge ? Perchè nell’area urbanizzata  di via Sarosa e via Mazzetto, con precisa richiesta di alloggi da cedere al Comune, l’amministrazione Maglione ha prediletto terreni in altre zone della città ?…Sono almeno 25 anni che le amministrazioni di centro destra promettono case per i laiguegliesi….sarebbe bastato far valere i diretti del Comune  sulla Club House della cooperativa Mare Uno per garantire già da quattro anni una casa a prezzi accessibili èper venti famiglie”.

Il geometra Franco Maglione,amministratore di condomini, esponente dell’Udc, ha concluso l’esperienza della lista unica con l’ing. Garassino vice sindaco  e Fabio Macheda  assessore quasi a tempo pieno e che poi ha finito per abbandonare il Comune di Laigueglia e candidarsi, con successo, ad Alassio nella lista del sindaco Melgrati ed è in giunta.  Laigueglia il più piccolo Comune della provincia con 2, 78 kq. Un trend di popolazione in calo del 17,6 % , un reddito medio dichiarato di poco superiore a 16 mila euro. Al sindaco un’indennità lorda  di 1.301 €, al vice  260,29, all’assessore 195,2, 16 euro il gettone  a seduta dei consiglieri comunali.

Con Maglione che poteva mettere sotto l’albero di Natale dei suoi concittadini  – riporta La Stampa a firma di Giò Barbera – la riduzione  del 3% della Tassa dei rifiuti sulle civili abitazioni, grazie al buon andamento della raccolta differenziata, più servizi sociali, niente gabella per i turisti con il ritorno all’Imposta di soggiorno.  E un nuovo grigliatore in funzione  solo dal 2017 e costo bassissimo della bolletta dell’acqua. (L.C.)


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