Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli, little Italy che frana ma senza vittime
A Genova Giampedrone, Di Pietro e Cozzi


Il 17 agosto, tra le tante notizie e commenti sulla tragedia genovese  che vengono  ininterrottamente  trasmesse in TV, mi è capitato di ascoltare lo spezzone di una registrazione di qualche mese fa, con le dichiarazioni ufficiali in Consiglio Regionale dell’Assessore Giacomo Raul Giampedrone, in risposta ad una interrogazione circa la sicurezza e funzionalità del ponte Morandi.  Risposte rassicuranti!!!.
Certamente l’interrogazione riguardava una segnalazione arrivata in Regione; la risposta era la lettura pari pari di una nota ‘rassicurante’ della Società autostrade.
Chi ha avuto l’opportunità di ascoltare la trasmissione televisiva “In onda” della TV7 del giorno dopo il disastro, nella quale l’ex Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro illustrava il rinnovo della convenzione da lui perfezionata e sottoscritta tra Ministero ed il concessionario Società Autostrade, nel 2008, avrà recepito, come il sottoscritto, un passaggio importante.
Fermo restando la responsabilità di conduzione e manutenzione da parte del concessionario, veniva altresì prevista la costituzione di una nuova struttura ministeriale con lo scopo di attuare possibili (non obbligatori) controlli sull’intera funzionalità; si auspicava, tra l’altro, la realizzazione della “GRONDA“, opera necessaria per alleggerire il  pesante traffico portuale e alla quale si opponevano i pentastellati liguri di Beppe Grillo.
Prima e anche dopo questa interrogazione, l’Assessore Giampedrone ha attivato, chiesto  delucidazioni sulle modalità di controllo previste nella convenzione, utile a chiarire  una preoccupazione ormai  giunta al limite delle continue segnalazioni?
Oppure, il “passacarte” politico/burocrate ha dimostrato, ancora una volta,  di avvallare ciò che ormai è consuetudine affermata: permettere al conduttore  di controllare se stesso ?  Certo…assumendosene la responsabilità !?
Esattamente quello che è successo a Noli in questi ultimi nove anni; in questo caso senza morti per fortuna di tutti…
Le cronache, le constatazioni, le considerazioni, le documentazioni, le denunce scritte e firmate da sempre da collaboratori volontari su  Trucioli Savonesi (2008/2012) e Trucioli.it  (agosto 2012 sino ad oggi), con famiglie ancora fuori casa  dalle ore 11 del fatidico 14 dicembre 2009, lo dimostrano.
Il 28 aprile 2009,  un ultimo avviso inviato al Comune con raccomandata A/R ancora oggi senza risposta!!!  ribadiva la constatazione  del peggioramento di fratture strutturali su tutto il condominio del civ. 18 .
La non costituzione del Comune al TAR Liguria nel luglio 2009 in una causa da parte di un privato che interessava questa problematica, ha favorito una sentenza del TAR stesso che dichiarava la non pericolosità dei lavori di scavo nella zona!
Il Sindaco pro tempore  (Ambrogio Repetto, lista di sinistra), pur avendo constatato in loco, in diverse occasioni,  l’entità progressiva dei danni nel palazzo interessato, ha sempre dichiarato e ribadito che: “... i  tecnici mi dicono che non esiste pericolo.”
Solo nel novembre 2009,  un’ordinanza di fermo lavori da parte del Comune e dello stesso Repetto, richiedeva alla Ditta di dimostrare/accertare  la “non pericolosità”.
Dopo due giorni, ecco arrivare in Comune la risposta rassicuratrice; il Comune, guarda caso, pari pari ne prende atto, revoca l’ordinanza scrivendo …sei responsabile di quello che hai sottoscritto!
Ironia della sorte… se non bastasse: la sentenza di archiviazione nel penale per gli amministratori pubblici specifica, tra l’altro, che il Comune si può considerare danneggiato e quindi potrebbe costituirsi parte civile per i danni causati alla comunità, mentre quella civile del 2017, invece, lo condanna a risarcire agli aventi diritto (gli sfollati del civ.18) il 20% del totale del danno causato e  che ormai supera abbondantemente i 9.000.000€.
E cosa pensare sulle prescrizioni per accordare/favorire (da parte della Provincia su richiesta del Comune – 7 voti favorevoli, 4 astenuti – ben motivati…) il secondo  progetto di lottizzazione in  una zona di ex cava di quarzite da non costruibile a costruibile a condizione che in futuro sia sempre monitorata, specie in caso di forti piogge. Parliamo del secondo lotto costruito da Liguria17.
Monitorata da chi? Certo, “dal soggetto attuatore o aventi diritto” (i proprietari degli alloggi, divenuti, con l’acquisto, corresponsabili dei millesimi della collina (ex cava).  Ecco un altro esempio dove, ancora una volta, si riscontra  che il soggetto attuatore è demandato a controllare se stesso; in questo specifico caso il Comune risulta assente/esentato (quindi nessun controllo sul territorio e attenzione alla sicurezza dei cittadini…), nel contempo, nel permesso a costruire, non risulta scritto l’indirizzo a cui tutti i monitoraggi vanno inoltrati (in Provincia?).
La conferma di una triste realtà tutta italiana la si riscontra dall’ultima dichiarazione del Procuratore capo di Genova, Dott. Cozzi, purtroppo tutta da condividere: “… lo Stato ha abdicato la funzione di controllo ai privati “.
Noli, little Italy, lo conferma.

Carlo Gambetta


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C.Gambetta

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