Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il sindaco difende l’ufficio stampa. Loano ‘capitale mondiale di e-bike’ ma la notizia ignorata da media e web nazionali ed internazionali. Gli ineffabili giullari!


Trucioli, orfano di giullari, non ha mai scritto che il flop mediatico, peraltro ignorato dai media locali, era da addebitare all’ufficio stampa del Comune. Affidato dal gennaio scorso, con gara, all’editore di Ivg.it  (Il Vostro Giornale) e da questi al pubblicista della testata Luca Berto, con l’augurio, meritato, dell’assunzione a praticante,  esami a Roma, carriera da professionista. Invece l’interrogativo era ed è rivolto a chi occupa il vertice nel ruolo pubblico. Per quale ragione una notizia “unica in tutto il mondo” (sic!)  è rimasta nell’alveo delle edizioni e pagine provinciali ? Perchè non ha trovato spazio (e risonanza) che meritava ? secondo la nostra modesta esperienza giornalistica. Non è la pubblicità il primo motore di sviluppo sia per un’azienda privata, sia nella promozione turistica ? Volano economico per una città che ha nel suo terziario la primaria fonte di reddito ed occupazione. Non era questa l’occasione, unica, da sfruttare fino in fondo, con una preparazione all’altezza dell’evento ? Leggi a fondo pagina la lettera a trucioli.it del sindaco Luigi Pignocca. Leggi anche la lettera del capogruppo Pd Gianni Siccardi.

I protagonisti della conferenza stampa all’hotel Excelsior con la presentazione del progetto ‘Loano capitale mondiale di e- bike’. Non eravamo su Scherzi a parte (foto SavonaNews).

C’è chi – tra rare personalità del mondo politico della prima Repubblica tanto bistrattata al punto da ignorare il miracolo paese post bellico, anni ’50 e ’60 – sostiene che prima si realizzano i progetti e poi si deve passare alla fase degli annunci. A cose fatte, insomma. Nel Bel Paese, però, va sempre più di moda la politica e l’amministrazione a suon di spot e visibilità forsennata. La chiamano persino ‘trasparenza’.

Che senso ha, come si è fatto a Loano (con la collaborazione di Comune, associazioni sportive e di categoria), titolare un comunicato stampa: “Loano capitale mondiale di e bike e running. Ecco il progetto Loano Outdoor 2.0″.  Se poi ci si riduce a leggere l’evento in cronaca locale. Durante la conferenza stampa abbiamo ascoltato frasi importanti: “In Italia non esiste una piattaforma globale, questa sarà la prima…anzi si tratta di piattaforma internazionale…”. O ancora: “Al mondo mai fatto gare di enduro, Loano sarà la prima…dalla sabbia alla neve. ….Loano da oggi mette una bandierina al centro del mondo…partiamo dopo, ma partiamo bene, alla grande…con una nuova sezione di Bike Land…Il progetto andrà a caratterizzare in maniera ancora più decisa l’offerta turistica e sportiva del comprensorio loanese, rendendola unica in tutto il mondo”.

Il target di nicchia (enduro) che ora allarga tante potenzialità a Loano  con l’ingresso di percorsi anche per bici elettrica che “si distingue e fa la differenza rispetto ad altre località italiane ed estere…”.

Che ci voleva di più (nei contenuti stampa) per incoronare Loano, anche solo per un giorno, al centro dell’attenzione dei media nazionali ed internazionali ? Tv, radio, carta stampata, social, pubblicazioni specializzate. Invece…tutto rilegato in titoli più o meno azzeccati nell’edizione di Savona e provincia, entro i confini, non si è letto (web esclusi) neppure nell’arco della Liguria. Assenza in assoluto (prima e dopo) di Rai 3 Regione. Loano, con il suo progetto che muoveva i primi passi concreti, esclusa da palcoscenico dell’informazione mondiale. L’avvenimento accolto con scarso interesse nonostante lo scenario planetario delle bike, un mercato da miliardi di euro ed in costante evoluzione.

Siamo dell’avviso che qualcosa si è inceppato nel rapporto con l’editoria e chi la rappresenta. O all’unisono (agenzie di stampa nazionali ed internazionali comprese) nessuno ha preso seriamente in considerazione il ‘progetto Loano’, oppure sorge spontaneo chiedersi dove si è sbagliato. Un’occasione persa in un momento in cui si fa a gara a spingere il ‘prodotto’ turistico attraverso il marketing.

Non abbiamo mai condiviso i finanziamenti a pioggia incapaci di creare o incentivare un turismo medio – alto, di qualità (non parliamo di élite, termine abusato) e tanto meno quello che strizza l’occhio al consenso elettorale, alla preferenza sulla scheda di voto. Il triste, forse imbarazzato, silenzio delle categorie commerciali e turistiche non può essere di conforto, di stimolo. L’essere supini non porta da nessuna parte, se non la gioia di chi è al potere di turno. Come lascia il tempo che trova esibirsi in polemiche.

E’ un autogol far finta di niente. Facile cavalcare, a parole e promesse, la tutela dell’ecosistema (tacendo i guasti al territorio a danno dei loanesi, delle future generazioni, dei turisti delle seconde case). La valorizzazione ambientale ignorando il tasso CO2 che si respira sulle strade, prive di centraline per la qualità dell’aria, lo stato delle emissioni di zolfo e particolato.

E’ corretto promuovere discipline sportive come strumento per attrarre turisti in una città che può vantare una orgogliosa presenza di discipline praticate e strutture ad hoc, purché il contesto non soffra di carenze, mediocrità, ma sia all’altezza di offrite eccellenze vere, a partire dall’accoglienza,  dalla ricettività e decoro complessivo. Con linee guida capaci di fare davvero la differenza. Comunque la si veda, Loano ha subito un ‘silenzio stampa’ nazionale ed internazionale in occasione della presentazione di un ‘progetto mondiale’.  A meno che non sia stato preso sul serio l’ “investimento nel futuro” , con una partenza da 19 mila €. (50 paletti e 150 indicatori inclusi sui 15 percorsi di tracking), a fronte dei 30 mila € per il carnevale 2018. E si sia escluso, alla luce del mancato interesse della grande stampa e web, di spendere denaro in una pubblicità capace di raggiungere tutti i potenziali mercati e milioni di appassionati alla due ruote pulita. Sarà per un’altra volta ? Il secondo lancio ad ottobre ? Con la prova del nove.

A confortare la tesi che più di una cosa è andata storta, basterebbe leggere questa iniziativa: “Sul Lago di Garda inaugurata la ‘Ciclovia dei sogni’. E in tutta Italia esplodono gli itinerari in bicicletta per programmare un viaggio estivo green e a poco prezzo ….”.  Siamo di fronte ad un’inaugurazione, è vero, la notizia ha fatto il giro del Pianeta. Solo perchè siamo sul Lago di Garda la cui meta continua ad essere promozionata sulle proposte della ‘agenzie di viaggi’ internazionali, sulle vetrine espositive. Un tempo la Riviera di Ponente faceva a gara proprio con quelle località del Lago. Ed oggi ? Provate a girare l’Europa centrale e del Nord, in lungo ed il largo, un tradizionale bacino – fabbrica di vacanze per la costa Ligure. Non si trova traccia di una vetrina o touroperator che propone la Riviera delle Palme o dei Fiori, bisogna cercare nei cataloghi, quando c’è. (l.c.)

LETTERA DEL CAPOGRUPPO DEL PD GIANNI SICCARDI

(CHE CONFONDE TRUCIOLI.IT CON TRUCIOLI SAVONESI. POCO MALE….)

 “NON SONO ISCRITTO AL PD, MA PROFONDA AMMIRAZIONE PER MATTEO RENZI”

E A VINCE LOANO CHIEDIAMO PIU’ RISPETTO DI PERSONE E SOBRIETA’ DI LINGUAGGIO

Ho appena letto, in merito alla vicenda in oggetto, un Suo lungo e particolareggiato articolo (Vince Loano ma qui la sinistra perde sempre…).

Volutamente non entro nel merito di quanto da Lei esposto, sono stato educato a raccogliere ogni opinione ed averne il più assoluto rispetto, la disturbo invece su due elementi che, probabilmente per una forma di malinteso o di scarsa comunicazione, non corrispondo a quanto asserito. Più precisamente:

  1. Mai sono stato oggetto di una missiva, diretta od indiretta, che mi chiedeva lumi sul PD Loanese e dei relativi iscritti; ne avrei potuto darli perché, per una più precisa informazione, non sono iscritto al PD. Questo non vuol dire che le mie simpatie, sino dai tempi della mia precedente esperienza da consigliere (sempre come indipendente) nei ranghi del PCI (dal 1972 al 1982), hanno sempre avuto uno saldo sguardo a sinistra. Così come non disconosco, venendo ai tempi nostri, nei confronti di Matteo Renzi una profonda ammirazione, avendo riscontrato nella Sua progettualità ed esecutività un valore aggiunto  per il nostro Paese, purtroppo non sempre le modalità di comunicazione e relazione sono state accompagnate dalla stessa acutezza.
  2. L’interrogazione, che insieme alla collega Giulia Tassara, abbiamo inoltrata all’Amministrazione nel suo incipit fa diretta menzione alla fonte (vedi allegato….), appunto Trucioli Savonesi. L’omissione da parte di IVG di questo particolare non ci fa sentire assolutamente censurati. L’obiettivo, molto più serio, era finalizzato ad evidenziare la trivialità del linguaggio di alcuni personaggi che troppo spesso dimenticano, per il ruolo occupato, la sobrietà a cui sono stati chiamati nell’accedere agli scranni pubblici. Il serio richiamo che abbiamo rivolto al gruppo (?) Vince Loano era ed è di un più profondo rispetto di persone ed attività pubbliche.

Questo sentivo di doverLe precisare senza nessuna polemica e tanto-meno necessità di replica, certo  di aver risolto ogni genere di incomprensione, con l’occasione, voglia gradire i più cordiali saluti.

Gianni Siccardi

NOTA DI REDAZIONE – Non è una replica visto i toni concisi ed educati del capogruppo Siccardi, il  nostro riferimento alla richiesta dati può non essere pervenuto al destinatario. Nel testo si chiedeva, vista la palese omissione sui media relativa agli iscritti al Pd di Loano (qualche giorno dopo pubblicati), lo stato di ‘salute’ della sezione loanese. Chi ha avuto, negli anni, la pazienza o l’interesse a leggere la testimonianza di un cronista di provincia, potrà riflettere e trarre conclusioni. Non siamo veggenti, purtroppo avevamo previsto l’implacabile declino, peraltro generalizzato. L’abissale discrasia tra i 10 anni del governo Burlando e C. gli annunci, le passerelle con la caduta libera dell’economia ligure, dei posti di lavoro, dell’economia turistica, persino il ‘disastro Sanità’ fortino di clientelismo e l’incapacità a realizzare infrastrutture strategiche. Avevamo denunciato la trama di un ex big locale (Nino Miceli) ai danni di una candidatura unitaria e potenzialmente vincente a sindaco di Loano dell’allora giudice Filippo Maffeo (vedi l’articolo….quando collaboravamo con trucioli savonesi).  Alle ultime comunali nuove lacerazioni, preclusioni, personalismi (nonostante il coinvolgimento nel ruolo di ‘osservatore’ di Luigi De Vincenzi) hanno sortito ad un’altra disfatta annunciata, servendo la vittoria sul piatto d’argento ad un centro destra inossidabile, clientelare, con alcuni personaggi che meritavano ben altra sorte alla luce del loro passato più o meno recente e che invece l’elettorato (che non ha sempre ragione) ha premiato per la serie “perde Loano”.


L.Corrado

L.Corrado

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