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Liguria e Basso Piemonte

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Savona: ‘Anche noi City Angels, guerrieri di carità nella notte, siamo in mezzo alla strada’


La fotografa Silvia Reforzo della Casa della fotografia,  molto attiva nel campo della cultura e del sociale, ha realizzato un reportage per le strade di Savona con i City Angels e posto 10 domande al capo servizio Furia, ovvero Antonio Di Biase. Chi sono, dove si muovono, come, la loro missione, le difficoltà. Aiutano poveri e diseredati, a volte disperati, che trovano nel buio della notte sulle strade di Savona e provincia. Ma a loro volta ancora senza un sede. Un’invocazione di aiuto agli enti pubblici, una mano tesa verso le attività commerciali che vendono prodotti alimentari e spesso finisce nella spazzatura o al macero merce che potrebbe sfamare tanti bisognosi: anziani ma anche bimbi, mamme, papà, famiglie finite nel precipizio dell’emarginazione.

Antonio Di Base, Furia, per i City Angels

Quando sono nati i City Angels a Savona?
Nel  marzo 2018. In Italia nel 1994, la sede è a Milano.
Quale è la loro missione ?
Aiutano chi necessità urgenti. Dai senza tetto, ai tossicomani, all’etilista, alle persone in preda a disperazione, oppure un cittadini derubato, aggredito, a rischio sociale.
Quale percorso per diventare City Angels?
Avere la maggiore età, presentare domanda, superare un colloquio di selezione.
Cosa ti ha spinto ad ‘abbracciare i City Angels?
Sono in forza attiva nei City Angels dal mese di gennaio 2018, affascinato dalla possibilità di dialogare con le persone che vivono in balia della strada, tra gli immigrati, dimostrare che viviamo in una società multirazziale, apartitica, aconfessionale. Dove non regna solo l’intolleranza, l’egoismo, l’edonismo, razzismo strisciante che cavalca il malessere ed il malcontento, la crescente disuguaglianza tra ricchi e poveri, tra raccomandati di ferro o figli di papà e persone valorose, ma senza santi protettoti.
Qual é la situazione che finora hai affrontato e che ti ha creato più emozione, impatto….

Con Furia fa parte del gruppo anche Diego Gambaretto ex consigliere comunale, mister preferenze, di Albisola Superiore

Un senzatetto che dormiva in stazione di Borgio Verezzi e nelle abituali visite che gli facevamo, portandogli un po’ di conforto e calore umano, un pasto, un the caldo. Il dramma di una persona stanca di vivere, sfiduciata. L’ho tranquillizzato, molti nell’esistenza terrena abbiamo dei giorni bui, tristi, la fiducia spesso finisce per avere la meglio. Ho ricordato quella parabola del Vangelo….gli ultimi saranno i primi… Dopo due giorni ha trovato lavoro da muratore e  un alloggio. La sua mano sulla mia spalla: “Appena posso verrò anche io nei City Angels perché ho capito quanto siete stati importanti in certi momenti della mia vita. Una impagabile gratificazione. Un stimolo in più far parte della grande famiglia degli angeli di strada.
Ti sei mai trovato in una situazione pericolosa?
Direi di no fortunatamente, certo non bisogna mai abbassare la guardia.
E’ la storia più divertente finora vissuta …
Mi sono trovato con un senzatetto in pieno inverno, raccontava una barzelletta dopo l’altra, risate… nonostante la sua situazione esistenziale aveva voleva sorridere alla vita di stenti.

La mascotte a quattro zampe del City Angels di Savona

Cosa  auguri per l’avvenire del gruppo?
Per  City Angels di Savona la coesione del gruppo e l’ingresso di nuovi angeli: ne abbiamo veramente bisogno per fare più e meglio….
Di cosa avete bisogno soprattutto ?
Disporre al più presto una sede dove immagazzinare il vestiario ed alimenti. Un ritrovo, inoltre, per le uscite di servizio ed poter organizzare al meglio la nostra missione. Chiediamo hai commercianti della città di Savona, ai supermercati, la sensibilità di sostenerci con le derrate alimentari invendute, scartate magari per un piccolo difetto, tutto  quel ben di dio che viene spesso mandato al macero, nella spazzatura come è facile ascoltare dagli addetti. I Savonesi possono donarci del vestiario, scarpe…
E il ruolo, il rapporto con le istituzioni?
A loro chiediamo una sede ed un riscontro alla nostra attività umanitaria. Attualmente i nostri raduni sono in mezzo alla strada o in un bar. E’ vero che siamo abituati, ma la sede è soprattutto utile alla logistica. La nostra è una scommessa, dai buoni propositi ai fatti, dalle parole ai fatti. La nostra fede è il servizio verso i poveri, le nostre credenziali sono volontariato vero, altruismo e umiltà vissuti sul campo, per la strada in aiuto di chi spesso è dimenticato da Dio e dagli uomini.

 

 


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