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Liguria e Basso Piemonte

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Alassio, Melgrati sindaco. E Vaccarezza disse: ‘Lo stimo, siamo molto diversi ma ho un sogno, fare il Governatore della Liguria’


Sono trascorsi 5 anni. Ricordare il passato non sembra una delle virtù degli elettori alassini e non solo. Angelo Vaccarezza  era definito dai media e non solo, il colonnello di ‘Sciaboletta’ Scajola, in provincia di Savona, fedelissimo dalla testa ai piedi. Elargiva elogi perché da commissario cittadino del Pdl vantava la vittoria di Enzo Canepa. Vaccarezza: ‘Senza di me sarebbe stata la fine, ad Alassio erano tornati in auge personaggi che oggi (nel 2013 ndr) mi odiano’.  Comunali 2018, ha vinto chi ha denunciato, con tenacia e martellanti comunicati stampa, incontri con i cittadini e poche cene, la ‘giunta disastrosa’ di Canepa sindaco, in tandem con la Lega. Forse dimenticando che tutto poteva cambiare se andava in porto il progetto del giornalista  scrittore alassino Daniele La Corte, testimone dei tempi e da un osservatorio privilegiato. Lui, dietro le quinte più o meno, proponeva una lista unita tra i gruppi di Angelo Galtieri, Piero Olivieri e Loretta Zavaroni. Il volto nuovo, il cambiamento, sarebbe stato rappresentato proprio con la candidatura di La Corte sindaco determinato a far tabula rasa.  Poteva essere il secondo primo cittadino giornalista professionista della provincia di Savona, dopo Pier Paolo Cervone, a sua volta scrittore e storico, che a Finale Ligure scese in campo quando era ancora in servizio attivo a La Stampa. Per la storia un altro giornalista (pubblicista) che nel savonese abbracciò politica e competizione elettorale, era stato il compianto Romano Strizioli, coofondatore di Risveglio, poi la Settimana Ligure, primo capo ufficio stampa della provincia all’Azienda autonoma di soggiorno di Alassio (Giancarlo Garassino presidente), infine collaboratore del Secolo XIX e da ultimo La Stampa.

Torniamo al ‘piano’, forse noto a pochi, che animava la strategia di La Corte. Il primo a tirarsi indietro, con le dovute giustificazioni, fu Galtieri, poi Olivieri e Zavaroni forse la meno coinvolta. La Corte in gioventù vicino alla Democrazia Cristiana non meritava ? Non era affidabile per una vittoria? Avrebbe spezzato il potere delle lobby ?  Alassio non era matura per la svolta ? Oggi è tornato in sella Melgrati, rinunciando al sogno da Senatore della Repubblica e come gli promise Toti, se avesse accettato di farsi da parte, un posto al sole targato Regione. E c’è chi assicura di aver ascoltato La Corte, in campagna elettorale, puntare sulla vittoria del ‘pasionario’. L’architetto che da assessore prima e da sindaco poi i colleghi progettisti edili additavano come  il ‘pigliatutto’. Ma uscito illeso (o quasi) da 30 inchieste giudiziarie. Melgrati intervistato per L’Irriverente, a Imperia Tv. Prima di lui era toccato ad un altro ribelle del centro destra, Fabio Lucchini , già melgratiano, poi pentito, approdato per un breve lasso di tempo nel ‘giardino’ di Vaccarezza, quindi tornato all’ovile battagliero e vincente. I maliziosi avanzano un dubbio: quando Canepa si consola della sconfitta attribuendo l’exploit di Melgrati ad “accordi sottobanco” pensa (ma non ha il coraggio di fare nomi e cognomi) a Lucchini e C. A un battitore libero ribelle al bavaglio ? O meglio c’è chi dimentica che questo umile blog aveva martellato per una lista alternativa che, come ipoteticamente dimostrano i numeri, avrebbe avuto la meglio sul vincitore Melgrati. Resta il fatto che ad Alassio il centro destra rimane il primo partito. La frammentazione e l’oscar dei personalismi ha fatto il resto nel povero centro sinistra dove chi ha potuto si è riciclato non da oggi. Non parliamo della ‘triste sorte’ toccata ad una lista che nessuno, trucioli escluso, compreso i media, aveva avuto il coraggio e la franchezza, di stendere un pietoso velo quanto a risultati a urne chiuse. Eppure non servirà da lezione, né al De Michelis di turno, artigiano gelataio, né a novelli messia. Ce lo insegna del resto la storia vissuta in 54 anni di giornalismo di questa provincia.

L’articolo di trucioli.it dell’ottobre 2013 ebbe 1524 lettori.


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