Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Pieve di Teco da non credere: presidente della pallapugno, 88 anni, ore in caserma e raffica di denunce da codice penale, ma i giovani sfidano: ‘Je suis Bertolini U Magnin’


Non potevamo credere, da un negozio all’altro di Pieve di Teco, da un bar all’altro: “Avete saputo cosa è successo ad Augusto ? da 50 anni vive per la pallapugno del paese, presidente fino ad un mese fa. L’avvicinarsi delle elezioni ha scatenato una lotta furibonda, il gruppo che fa capo al sindaco non ha gradito il dissenso alla gestione dell’Amministrazione comunale. Poi il manifesto: ‘Comune di Pieve di Teco 10 anni di vuoto…”. 24 ore dopo il comando la stazione dei carabinieri ha scoperto e convocato in caserma Augusto Bertolini, l’autore. Interrogato e invitato a nominarsi un difensore di fiducia. Gli sarebbero stati contestati la diffamazione (verso chi? alla Civica amministrazione ?). Corpo del ‘reato’ il ‘murale’. Con il peccato dell’affissione fuori spazi autorizzati e l’aggravante del periodo elettorale. Omesso pagamento della tassa sulle affissione ? Avranno aggiunto l’imbrattamento e stampa clandestina ?

Volti sorridenti e distesi in occasione dell’87esimo compleanno del benemerito presidente della A.S.D. Valle Arroscia pallapugno, Augusto Bertolini, con il maresciallo  Giulio Tortorolo, il sindaco Alessandri

Je suis Bartolini – U Magnin”.”Solo e 1 presidente A.S.D. Valle Arroscia Libera e Autonoma”. Il pianeta Facebook narra di tutto e di più.  I giovani del glorioso sodalizio sportivo si sono subito ribellati. Gli organi di informazione più prestigiosi e autorevoli invece se la sono ‘cavata’ con poche righe, senza nomi, alludendo ad una piccola ‘querelle’ elettorale  e paesana tra militanti, con probabili strascichi giudiziari. Buio totale dalla beniamina Imperia Tv, il secondo vangelo della vallata. In realtà sarebbe stata contestata persino la diffamazione (art. 595) punita con la reclusione fino ad un anno e multa fino a 800 euro; l’affissione abusiva, il deturpamento e l’imbrattamento di cose altrui, altre violazioni minori passibili di multe. A Pieve di Teco con la legalità non si scherza ! Giovani e meno giovani. Tutto sotto controllo.

In paese, domenica, giorno del mercatino dell’antiquariato, non si parlava d’altro. Tra stupore, incredulità, l’unanime, parrebbe, attestazione di stima e solidarietà, sbigottimento, verso una persona tranquilla, modesta, specchiata, che ha “speso la sua vita per la passione della pallapugno”, l’impegno verso i giovani, i trionfi dei campionato. Non correva  per tornaconto personale, neppure  raccogliere qualche preferenza elettorale in più. E’ vero che da qualche tempo avrebbe manifestato insoddisfazione verso la gestione del sindaco, della giunta. Non vedeva, a suo avviso, nulla di buono per il paese, il suo futuro, i giovani per i quali tanto si è speso. Era lui ad accompagnarli alla partite, pagare una pizza, creare coesione piuttosto che lasciarli a bighellonare in strada. Lui che era abituato a girare la Liguria e l’Italia per i campionati,  avevo modo di osservare, ascoltare, fare paragoni, rendersi conto delle condizione del suo secondo paese ‘natio’ (originario del Piemonte).

Augusto, lattoniere pensionato, mai sposato, un hobby: pallapugno & sferisteri. Le squadre, i successi, l’orgoglio dei trofei. Augusto che a sentire tanta gente è un pacifista, incapace di far male ad una mosca. Già, ma dai rumor degli ‘alessandrini’ (fans del sindaco giovane e brillante, buona parlantina e convincente, a suo agio a Imperia Tv, tra interviste, dichiarazioni, passerelle) si odono altre campane: “Ad Augusto non sarebbe mai venuto in mente di affiggere quei manifesti di contestazione (e la diffamazione dove sta?);  è stato istigato da qualche avversario del sindaco perchè lui vincerà alla grande. Sa mantenere le promesse, ci viene invidiato da tutti, ha saputo rilanciare come non mai il paese, commercio, enogastronomia. Pieve  capitale che fa da traino a tutta la valle. Ecco i carabinieri hanno fatto benissimo, si dice siano sono stati allertati dallo stesso sindaco e dal suo vice. Hanno solo difeso il buon nome del Municipio che è di tutti “.

Bene, anzi male, se si tiene conto della veneranda età di Augusto, delle due o tre ore trascorse in caserma a cospetto del maresciallo, rileggere e firmare verbali, ascoltare il ‘tintinnio immaginario’ della reclusione prevista per la sfilza di reati descritti e violazioni amministrative. Il sottufficiale della Benemerita lo conosceva benissimo, l’ha trattato con umanità e savoir faire, avrà magari cercato di fargli coraggio, che potrà difendersi davanti al giudice assistito da un legale. Alla fine la giustizia potrebbe essere clemente tenuto conto delle attenuanti dell’incesuratezza e dell’età, della buona condotta. E la parcella, mai lieve, dell’avvocato da pensionato artigiano, se la può  permettere. Insomma il maresciallo di fronte alla segnalazione non poteva far finta di niente, metterci una pietra sopra, rischiando l’omissione di atti di ufficio e altre grane. Il dovere è dovere, non si guarda in faccia nessuno. Dura lex sed lex !

Dobbiamo ammetterlo, in oltre mezzo secolo di cronaca di provincia, soprattutto  giudiziaria, non ci era ancora capitato un caso simile, con protagonista un personaggio semplice, buono, generoso, che non si è mai impicciato in politica attiva ed è finito nei guai per la politica. Alla sbarra per un ingenuo e, a nostro avviso, innocuo manifesto sfogo. Già ma avrebbe dovuto sapere – la legge non prevede l’ignoranza – che nell’italietta della legalità tutto si aggrava nel periodo elettorale e a Pieve sono in gioco due liste rivali. Altro che unità e coesione !

Lo schieramento del sindaco ripropone la continuità grazie agli ambiziosi traguardi raggiunti in 10 anni di buon governo. L’altra lista rinnovata quasi per intero, con un candidato sindaco che vorrebbe ritornare nel posto che aveva già occupato. Sempre ad ascoltare il popolo di commercianti ed esercenti la vittoria si consumerà sul filo di lana. “Alessandri ha un gran potere consolidato – si ascolta -, con l’appoggio dei due o tre maggiori imprenditori del paese (i Marchisio e i Manfredi), il sostegno di onlus e associazioni come Lions e da ultimo ma determinante ha dalla sua parte la buona stampa provinciale e Imperia Tv è certificato di garanzia per essere eletti.” I giornali web, ogni tanto, si ricordano di Pieve facendo da notai nelle notizie, senza prendere posizione. E’ la nuova frontiera del giornalismo, dei camerieri ?

IL PRESIDENTE DETRONIZZATO – Sempre senza clamori ed echi di stampa il benservito all’umile presidente Augusto l’avevano dato un mesetto fa. Tutti zitti. Era stato sostituito, con guanti di velluto e vasellina, nel suo incarico. Per demeriti ? Lesa maestà ? Non essere equidistante tra i contendenti alla vigilia del voto per le comunali ? Il suo posto l’ha preso un big locale, un Manfredi nipote di quell’onorevole Dc che con la sua morte ha lasciato un vuoto (ed un’eredità) indelebile ed ex presidente pallapugno. I Manfredi titolari di un’impresa che per conto del Comune (e ad esclusivo beneficio della comunità) ha realizzato decine di piccole e grandi opere pubbliche in quel di Pieve. E che dire del ruolo avuto da Massimo Aicardi, dipendente scolastico, candidato nella lista di Alessandri e tra i dirigenti del sodalizio sportivo ? Del resto per il presidente ‘nonnino’ non erano mancati premi e riconoscimenti ufficiali per il suo impegno, slancio, nel mondo pievese del pallone elastico.  Era stata osannato lo scorso anno dal sindaco in persona (vedi Imperia Tv……) quando si è detto onorato di consegnare il riconoscimento a testimonianza e riconoscenza verso Augusto Bertolini.

Ed il rappresentante nazionale delle società sportive Giorgio Nuvolone ha ricordato di aver conosciuto un presidente che “ha vissuto tutta la sua vita  per la pallapugno e se altre città avessero la fortuna di avere un Bertolini sarebbe veramente una grande conquista sociale e sportiva…uno che lo incontravo non solo a Pieve, in tanti altri sferisteri della Liguria e in altre regioni “. Un ‘rappresentante  principe....’ chiosava il primo cittadino. E ancora si legge nel sito del sodalizio sportivo: “La Fratelli Marchisio di Pieve di Teco ha voluto consegnare un riconoscimento allo storico presidente della Pallapugno del quale siamo tutti orgogliosi e felici“. Si legge pure. “La Tallone carni Onlus Ferrari Valle Arroscia con le squadre juniores ed esordienti si sono aggiudicate entrambi campionato  e Coppa Italia, orgoglio per il presidente Bertolini che ha voluto cogliere l’occasione di ringraziare tutti gli atleti per la splendida  stagione, oltre agli allenatori, dirigenti e genitori delle squadre pievesi”. Infine:  ” .…Grazie soprattutto a Bertolini che neanche un mese fa  ha  festeggiato l’87 esimo compleanno con la vittoria in Coppa Italia  e si regala lo scudetto degli Juniores …”.

Chissa un Bertolini che amareggiato, deluso, ferito, ripagato con l’arma dell’ingratitudine e mai più avrebbe immaginato di finire nel burrone, non scuota i pievesi ad aprire finalmente gli occhi o chi non li ha ancora aperti. Non c’entra Alessandri sì, o no, ma come si usa il metro di misura verso i concittadini meritevoli. Non hanno forse diritto al dissenso, non possono forse ingenuamente credere che un banale strappo alla regola non si trasformi in lesa maestra verso il ‘principe azzurro’ ? L’uomo per tutte le stagioni ? Ora simpatizzante a destra, poi con la sinistra che appariva sul trono in Regione, ora con proclami di lotta dura (“tanto io ho finito il mio mandato…dovete resistere “ si parlava dei risarcimenti celeri per l’alluvione del novembre 2016). Forse Pieve di Teco merita una sana alternanza. E se un domani a furor di popolo, autogol, il presidente Augusto incluso, dovessero rimpiangere il mite ‘fusto con gli occhi azzurri’, lui è sempre li, non scappa e non li deluderebbe, disposto a sacrificarsi, mettere a frutto per il bene comune tutte le sue energie, l’esperienza, i traguardi in maglia gialla. In sua assenza ha cresciuto alla ‘scuola alta della politica’ il pacioso vice sindaco che si è sempre prodigato nelle gite domenicali dei suoi amati concittadini (L.Cor.)

La civile solidarietà verso il presidente dimissionato e denunciato da parte di una formazione pievese della pallapugno, ha scatenato l’ira degli avversari, tra cui il dirigente Ferrari che avrebbe strappato i fogli

 

 

 

 


L.Corrado

L.Corrado

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