Un medico alessandrino, tra i collaboratori di trucioli.it e de L’Ancora, settimanale diocesano di informazione, Roberto Borri, ha lanciato una petizione, destinatario il Ministero della sanità. “Ho appena firmato la petizione “Ministero della Sanità: Il servizio sanitario non è un’azienda. E vorrei chiederti di aiutarci aggiungendo il tuo nome. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere 100 firme e abbiamo bisogno del tuo sostegno. Puoi saperne di più e leggere la petizione qui: https://chn.ge/2KJRqkI
Purtroppo, ormai da troppi anni, compare la parola azienda riferita ad organizzazioni sanitarie, ivi compresi gli Ospedali: sarebbe ora di eliminare, anche a livello formale, questo termine assolutamente fuori luogo, visto che si tratta di assistere Pazienti e non di produrre merce da vendere a dei clienti.
La Liguria, con il nuovo governo regionale di centro destra e dopo la miope politica di occupazione della Sanità pubblica da parte delle giunte rosse del presidente Claudio Burlando e dell’assessore Claudio Montaldo, aveva esordito affidando l’ortopedia del nuovissimo ospedale di Albenga ad una società (Omnia Medica) in cui era inizialmente coinvolta la famiglia del maggiore industriale privato della Provincia (industria meccanica, ma anche costruttore edile), società ora venduta ad un gruppo nazionale. Non ci interessano le inchieste giudiziarie, ma il tema di un ospedale pubblico, realizzato anche grazie a benefattori (donazione di aree e risparmi) affidato ai criteri privatisti del massimo profitto sull’investimento, alla stregua di un qualsiasi business. Le giunte rosse che occupavano ‘militarmente’ si direbbe i posti dei direttori generali e le nomine di primari in sintonia con lobby massoniche, maestri venerabili, fratelli perlopiù privilegiati nella carriera. Con l’avvento del triade (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia) e la presenza dell’avv. Sonia Viale, già sottosegretario di Stato, sono arrivate nel ponente ligure le prime avanguardie di Gruppi Lombardi (Policlinico di Monza) che si sono legittimamente, con gara d’appalto, aggiudicati il primo ospedale (Albenga). Altri gruppi primeggiano ormai nella concorrenza agli ospedali sui servizi ambulatoriali e prestazioni relative: esami diagnostici, risonanza magnetica, Tac, radiografie, piccoli interventi, visite specialistiche. Spesso gli operatori sono gli stesi che esercitano nelle strutture pubbliche, o ex. Rari i casi di chi è sempre rimasto nel ‘privato’.
Nell’America civile 80 milioni di cittadini non hanno accesso alla Sanità. Il 25 marzo 2010 il presidente Barack Obama firma la legge della riforma sanitaria. Per sistema sanitario degli Stati Uniti d’America s’intende l’apparato, prevalentemente in mano privata. I programmi assistenziali pubblici sono Medicare e Medicaid. Medicare è il programma nazionale di assistenza agli anziani (ultrasessantacinquenni), universalistico, in quanto indipendente dal reddito. Medicaid è un programma gestito dai singoli Stati (con un contributo federale che copre il 60% delle spese) e rivolto ad alcune fasce di popolazione a basso reddito (famiglie con bambini, donne in gravidanza, anziani e disabili). Benché le prime proposte per un sistema sanitario misto pubblico-privato risalgano a Franklin Delano Roosevelt (ma che, tuttavia, non passarono per l’opposizione della lobby medica), l’introduzione di un sistema di copertura universalistico, almeno negli scopi, per una gran parte di popolazione, risale alle riforme di Lyndon B. Johnson, rimaste intatte fino al recente ampliamento voluto da Barack Obama. Ma l’attuale presidente vuole abolire le ‘agevolazioni’ di Obama verso le fasce povere.
Dove si porterà, in Liguria, l’ingresso dei privati negli ospedali ? Cosa accadrà se un giorno si dovesse ripristinare il ritorno al pubblico ad Albenga, come a Cairo Montenotte o Bordighera ? Forse una riflessione è utile. La stragrande maggioranza dei pazienti vede e ha nel medico un rapporto di fiducia e di ‘fedeltà’. E se quei medici seguissero i privati (intesi come Spa o Srl) piuttosto che l’ospedale pubblico quali sarebbero le conseguenze proprio per i pazienti ? Già oggi per accedere diciamo più facilmente ad un intervento chirurgico la strada più seguita è quella della visita nell’ambulatorio privato che la stragrande maggioranza dei camici bianchi ‘frequenta’. Un pedaggio per ricchi, ma anche per chi deve fare sacrifici nel bilancio famigliare. Sarebbe un errore vedere nell’iniziativa priva sanitaria tutto il male possibile, solo speculazione ed arricchimento. Uno stato civile prima deve assicurare a tutti (per le fasce più agiate c’è il ticket, ma anche i 10 euro a ‘prescrizione’ ambulatoriale per tutti) l’accesso alle cure, senza peraltro fare i toreri verso la ‘sanità privata’ purche non si creino fasce di privilegiati. Dove ai ricchi o dove gruppi di interesse finiscono per avere un ruolo dominante, piegando la politica (e la Sanità pubblica) alle proprie mire, investi 5 ed hai un reddito di 10. La beneficenza, i benefattori, i filantropi sono altra cosa nel contesto civile e sociale.