Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ai neo parlamentari liguri: meno passerelle in Tv e alle feste, più impegno e soluzioni per l’inferno autostradale e viario savonese


Il porto di Savona uno dei motori dell’economia del territorio, peraltro in regresso, produce una ulteriore grave criticità connessa al traffico dei mezzi pesanti provenienti dai caselli autostradali di Zinola e Albisola. Una mobilità cittadina storicamente lenta e ingolfata, che con il transito dei TIR trasforma i corsi di attraversamento di Savona da levante e da ponente, così come quelli di Albisola, in autentiche piste letali per i pedoni, i ciclisti e gli scuteristi. Da anni la cronaca registra una serie di gravi incidenti a traffico “fermo” sulle rotonde e sulle strisce pedonali, di Savona e Albisola. Nota di redazione: le immagini e le didascalie sono  una scelta della redazione di trucioli e non dell’autore, così come il titolo dell’articolo. Leggi anche il commento e le considerazioni dell’ing. Paolo Forzano

L’arch. Giovanni Maina, ex presidente regionale di Italia Nostra, è stato candidato sindaco alle scorse comunali di Noli

Tanto che il Sindaco di Albisola dopo le ultime 3 vittime in 4 mesi, ha promosso un Consiglio Comunale sul tema, aperto al pubblico e con la presenza dei Sindaci del comprensorio, e la partecipazione di alcuni Consiglieri regionali e due Parlamentari. Gli aspetti gravissimi della mobilità generale, chiaramente individuati e condivisi unanimemente dagli amministratori e politici presenti, riguardano:

– il traffico pesante autostradale, non soltanto nel tratto savonese, che registra una frequenza di gravi incidenti spesso mortali, ma che anche quando non si registrano vittime, bloccano il traffico sia sull’autostrada, sia sull’Aurelia, con effetti gravi sulla efficienza dei soccorsi per raggiungere gli ospedali. Senza contare le difficoltà di raggiungere i luoghi di lavoro, oppure di rispettare gli appuntamenti e le consegne delle merci.

Il presidente della Regione Giovanni Toti e signora, tra i più presenzialisti della storia regionale: da una tv all’altra, da una manifestazione pubblica ad un appuntamento elettorale, da un’intervista all’altra. Ma quando trovare il tempo nell’impegnativo ruolo che ricopre. Purtroppo la politica dell’immagine è quella più pagante nel Paese della banane e fanalino di coda, con la Grecia, in Europa. E poi si dice che gli elettori hanno sempre ragione !


-Inoltre specialmente nei fine settimana, si registrano lunghe code di auto ( senza TIR), a passo d’uomo fino a 50 km da Savona, sia a levante che a ponente, anche sull’Aurelia, le quali comportano diffusi danneggiamenti economici sul turismo, agli alberghi e ai ristoranti difficilmente accessibili e comunque con gravi ritardi. Blocchi che persistono per tutte le ore del giorno, producendo una notevole emissione di gas inquinanti lungo una striscia di territorio, in gran parte confinante con insediamenti abitativi.

Sul superamento dei limiti, poi, la mancanza di punti di rilevamento ufficiali, induce diffuse preoccupazioni sugli abitanti.
Infine inaccettabile è ritenuto dai cittadini, il traffico dei mezzi pesanti che dai caselli autostradali di Zinola e di Albisola, transitano in città diretti al porto di Savona.

Sul prossimo futuro, se non bastasse, incombe l’ulteriore grande effetto della piattaforma Maersk di Vado, che movimenterà rilevanti quantitativi di container su autotreni. Di fronte a questa preoccupante situazione di mobilità insostenibile, l’individuazione delle cause è propedeutica per la scelta delle inderogabili soluzioni adeguate.

Franco Vazio, avvocato, ex vice sindaco di Albenga, unico parlamentare del Pd eletto nel ponente ligure, alla sua seconda legislatura e renziano di ferro, purtroppo tra gli assenti sul dramma della viabilità che affligge da decenni il savonese

In generale, ovunque la scelta strategica effettuata in modo quasi totalizzante, del trasporto merci e passeggeri su Tir e auto individuali, dal dopoguerra ad oggi, si sta rivelando non compatibile con la struttura della rete stradale urbana ed extra urbana, in un contesto ambientale densamente antropizzato e povero di territorio adatto. In particolare nel nostro comprensorio, la cittadinanza richiede soluzioni definitive e immediate.

Una risposta in corso d’opera, è la prossima conclusione del primo tratto di Aurelia bis da Albisola Grana a corso Ricci di Savona, con sbocco intermedio alle ex funivie sull’Aurelia. Una soluzione valutata come insufficiente se non addirittura aggravante della situazione, tanto che esiste la proposta aggiuntiva di sostituzione del casello autostradale attuale di Albisola, con uno nuovo all’inizio dell’Aurelia bis di Grana.

Un’analoga soluzione recentemente approvata per mitigare il problema futuro del traffico derivante dalla piattaforma di Vado Ligure, è la costruzione di un nuovo casello in località Bossarino. Purtroppo due progetti costosissimi (50 ML ciascuno ) che risolveranno solo in parte il problema di Vado, e in modo un po’ più consistente quello di Albisola, ma certamente lasceranno immutato quello grave di Savona. Per giunta, si tratta di soluzioni che richiedono più di un lustro per la realizzazione, ammesso che gli iter siano perfettamente privi di quegli intoppi, che statisticamente allungano sempre la tempistica di queste opere.

Un parlamentare al cellulare e ‘distratto’ rischia di essere travolto nel traffico della sua città, via Dei Mille ad Albenga

Viceversa, sarebbe possibile una soluzione molto virtuosa e in tempi rapidi, con inizio immediato e una gradualità continua, oltre che con investimenti molto più ridotti, poiché non necessita di grandi interventi strutturali. In concreto, si basa sul sistematico riutilizzo del trasporto ferroviario delle merci e dei passeggeri, opportunamente integrato con i mezzi di trasporto urbani, che sarebbe risolutivo rispetto a tutte le criticità rilevate.

Autostrada – La situazione critica attuale, è connessa al traffico intenso dei mezzi pesanti, sui quali è gradualmente avvenuto il passaggio di gran parte delle merci dai convogli ferroviari, i quali a Savona in pochi anni sono passati, da oltre 40 treni merci giornalieri, dal parco Doria verso Torino, Cuneo e Alessandria, all’annullamento totale, il che equivale a un incremento di 1200 TIR al giorno sull’autostrada.

A questi valori vanno aggiunte le quantità conseguenti al medesimo cambiamento, avvenuto per le merci provenienti dalla Francia e dalla Spagna. Oggi occorrerebbe ripristinare gradualmente il trasporto su ferro, mentre purtroppo si stanno smantellando gli scali ferroviari liguri a partire da quello di Ventimiglia.

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti, genovese, ma lontano anni luce da ciò che un suo predecessore, Paolo Emilio Taviani, aveva fatto per la viabilità austradale e non solo, dalla Riviera fino alla montagna di Monesi. Nella foto brinda con Luigi De Vincenzi, ex sindaco e consigliere regionale Pd

Autostrada nei week end -Mobilità urbana ottimale ordinaria e turistica – Anche per la paralisi di autostrada e Aurelia, causato dalle sole auto, la soluzione ottimale poiché meno costosa, più ecologica ed efficiente per tutto il comparto turistico, consiste:

  • nell’istituzione dei treni metropolitani sulla tratta da Finale a Varazze
  • nella riutilizzazione dei treni turistici di vecchia memoria da e per Torino, Cuneo e Alessandria.

    Ovviamente il trasporto dei turisti dalle stazioni alla spiaggia, sarà realizzato in modo coordinato mediante frequenti corse circolari delle navette elettriche, che collegano anche le aree di posteggio di prossimità alle autostrade e alle strade statali.

    L’efficienza di questo modello di servizio integrato, è in grado di disincentivare l’uso dell’auto privata, sia del turista extra regionale e locale, sia dei lavoratori pendolari, poiché meno costoso, senza code e senza la preoccupazione del parcheggio in città.

    Traffico pesante in città – In tempi brevi, si tratta di vietare il traffico dei mezzi pesanti in città con una Ordinanza “salvavita”per gravi motivi di sicurezza, da parte dei Sindaci di Albisola e di Savona, analogamente a quanto succede in Svizzera e in Austria, dove è obbligatorio il sistema intermodale strada – ferrovia. Concretamente i

    Il ministro spezzino della Giustizia, Andrea Orlando, a parte i titoli e gli articoli del Secolo XIX sulla drammatica situazione del tribunale di Imperia, c’è da chiedersi se i savonesi si sono mai accorti di avere un ministro ligure. Senza parlare che siamo ancora in attesa del carcere in provincia di Savona dopo la strombazzata chiusura del Sant’Agostino, con detenuti, famigliari, forze dell’ordine e avvocati costretti a peregrinare da un carcere all’altro della Liguria. Savona tre le poche province italiane prive di un istituto di pena

    TIR dovrebbero utilizzare esclusivamente il casello di Zinola, per raggiungere poi il porto solamente se trasportati su treni navetta appositi, capaci di portare gruppi di almeno 20 unità, sulla tratta di ferrovia attualmente già funzionante, da Piazzale Doria al Porto di Savona e viceversa.

    Ovviamente sarebbe possibile utilizzare anche una modalità un po’ meno rapida, scaricando i container dagli autotreni e successivamente trasportarli sui carri ferroviari, mentre le motrici rapidamente libere, potrebbero effettuare un nuovo trasporto, ottimizzando così l’utilizzo del costoso autotreno.

    Giovanni Maina

    COMMENTO E CONSIDERAZIONI SUL MALATO MORIBONDO

  •  Autostrade il paziente è grave, ma lo è da troppo tempo, credo che sia in fase terminale.
    Chi scrive è nato ad Albissola Marina, vissuto anche ad Albisola Capo, studiato all’università a Genova, e lavorato all’Ansaldo tutta la vita. E’ “nato” e “vissuto” nel caos più totale e più grave dell’intera regione: Albisola! Ha “abusato” dei trasporti ferroviari e degli autobus ed esausto ha scelto l’auto per gli ultimi della sua vita lavorativa a Genova!
    Ieri sono andato tra le 10 e le 12 (naturalmente in scooter, l’unico mezzo che riesce a muoversi!), da Valleggia dove attualmente abito, a Varazze! Coda da Savona-Vado a Savona centro ad Albisola e ritorno. Coda quasi ferma. E’ mai possibile? 
    Sono decenni che il sistema infrastrutturale del ponente ligure è sempre ai limiti: basta poi un incidente che il tutto si blocca con gravissime ripercussioni sulla vivibilità, economia, ecc ecc.
    Ma c’è un gravissimo ma! La politica! In Calabria si sono mossi: hanno chiesto una nuova autostrada e l’hanno ottenuta. Genova ha chiesto una Gronda e l’ha ottenuta. 
    La politica del ponente ligure va in ordine sparso e sopratutto con le idee del tipo “poche idee ma confuse”!
    Io personalmente ho fatto molte proposte a livello locale, tra cui:
    1) 1990 bypass autostradale tra il casello di Celle Ligure e quello di Savona-Vado con conseguente utilizzo dell’attuale tratto autostradale (quello con gli incidenti frequentissimi di TIR ed altro) come Aurelia bis
    2) casello Albamare e tunnel sottoporto per instradare direttamente il traffico per il porto di Savona, il centro città e l’ospedale, senza occupare 5 km di strade intasate sia a levante che a ponente di Savona
    3) un mega park per TIR da almeno 1000 posti (area individuata)
    Le manchevolezze “principali” sono queste tre, almeno a Savona e dintorni. Questi tre interventi darebbero un grande sollievo locale. 
    Ma proprio non basta! A seguito della Gronda bisognerebbe fare un ragionamento più ampio e prendere una decisione rapida sull’autostrada da Varazze ad Albenga: tre corsie per senso di marcia! Con due corsie è pericolosissimo per un automobilista percorrere questa strada: i TIR sono uno di seguito all’altro ed ovviamente agli automobilisti resta una sola corsia, ma solo quando i TIR non si sorpassano!
    Non si può andare avanti così! L’unica decisione con un qualche effetto immediato sarebbe quella di eliminare i TIR dall’autostrada e mandarli via nave o ferrovia.  MA, MA, MA: si deve urgentemente pensare ad una autostrada adeguata alle esigenze attuali e future!
    Toti dice: coinvolgere le Prefetture? Abbiamo già visto a Celle Ligure! Questa è pastiglia di aspirina per curare un tumore con metastasi!
    Da decenni passiamo da una emergenza all’altra: è ora di pensare di passare alla “normalità”!
    Comitato Casello Albamare
    il Presidente
    Paolo Forzano

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G.Maina

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