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Noli: l’iter dei lavori per San Michele


A 3 mesi dall’ultima convocazione della Commissione Comunale Speciale e in vista della prossima, con l’intento di fornire un contributo di merito per la scelta delle modalità esecutive, alcune considerazioni e/o suggerimenti appaiono opportuni. L’organizzazione del cantiere per il restauro di un monumento, dipende dalle numerose caratteristiche contestuali, come la tipologia del monumento, l’accessibilità del luogo, il tempo a disposizione per l’esecuzione dei lavori e le risorse economiche e umane. Nel caso della chiesetta romanica di S.Michele, il costo del trasporto dei materiali è rilevante in relazione alla somma a disposizione, solamente di 35 mila € per tutte le operazioni di restauro.

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Occorre dunque scegliere l’iter complessivo del restauro, il più economico possibile, che pertanto dovrà comprendere la maggior parte delle operazioni collaterali e ausiliarie, a costo zero, affinchè esclusivamente per quelle effettivamente da eseguire sul monumento, rimanga disponibile la quasi totalità dei quattrini a disposizione.

In pratica si tratta di scegliere il sistema di trasporto meno costoso e utilizzare altresì personale a costo minimale a disposizione del Comune, visto che si tratta di operare in” proprio”su un edificio di proprietà pubblica. Complessivamente si tratta di movimentare i materiali per l’installazione del cantiere, per la costruzione delle strutture necessarie alla “messa in sicurezza e consolidamento”e infine quelli di consumo, per la tutela e il ripristino della Chiesa. La scelta da compiere, è tra l’uso del mezzo più efficace e più costoso, oppure utilizzare quello più tradizionale ed economico.

Il principale elemento discriminante è la disponibilità delle risorse a disposizione pari a 35000 €, che devono possibilmente garantire la completa operazione di recupero del prezioso monumento. Inoltre la tipologia del lavoro da svolgere, impone procedure del genere in “economia“piuttosto che quelle a “cottimo“, considerato anche il tempo disponibile per l’esecuzione dei lavori. Infine occorre valutare, sia le risorse del personale a disposizione, sia il giusto equilibrio tra le più opportune operazioni per la messa in sicurezza provvisorie, e quelle di consolidamento e ripristino definitive. Date le premesse, la tipologia del mezzo di trasporto da utilizzare va individuata tra le due qui di seguito esposte, oppure eventualmente, scegliendo una ponderata loro integrazione:

A-Elicottero – In genere, l’elicottero a noleggio, è impiegato nei cantieri in luoghi di difficile accesso e per un numero limitato di interventi dato il costo elevato che si aggira intorno a 2mila € / ora ( circa 30 € / minuto). Nel caso specifico di S.Michele, per esempio in un ora si potrebbe compiere un intervento, ipoteticamente così suddiviso, in 3 parti. Arrivo dalla base distante circa 50 km : 20 minuti. Ritorno alla base, Genova o Albenga: 20 minuti. Tempo di trasporto materiale ( sollevamento e messa in posizione ): 20 minuti. Quindi, indicativamente, se fossero necessari anche soltanto10 interventi, il costo per il solo trasporto, sarebbe di oltre la metà del bagget disponibile per tutto il lavoro. Senza considerare la necessità onerosa, di altro personale a terra nel cantiere.

Di conseguenza non resterebbero fondi sufficienti a coprirebbe il costo di tutto il lavoro di ripristino previsto. Dunque data la ristrettezza delle risorse, la soluzione appare inefficace rispetto all’obiettivo da realizzare e anche in contraddizione con i tempi lunghi sinora utilizzati.

B-Carriola cingolata – Costituisce la soluzione più tradizionale ma efficace, con un mezzo semovente capace di raggiungere il cantiere lungo i due percorsi esistenti, trasportando un carico di alcuni quintali di materiale su ogni tipo di sentiero.

Questa soluzione comporterebbe: l’opportuno acquisto del mezzo, data la sua necessaria disponibilità per tutto il periodo dei lavori, al prezzo di circa 2 mila €, oltre al costo del carburante di poche centinaia di euro in totale. Il personale potrebbe essere quello già dipendente dal Comune, essendo un lavoro da svolgere su una proprietà Comunale. da utilizzare saltuariamente solo quando sia necessario trasportare i materiali.

In questo modo le già limitate risorse finanziarie disponibili, rimarebbero quasi totalmente utilizzabili realmente per i lavori sul prezioso monumento. Analogamente, inoltre, per quanto concerne le opere temporanee e provvisorie, è auspicabile che siano limitate all’essenziale dal punto di vista delle strutture, mentre ove possibile venga ancora utilizzato personale comunale e/o volontario, oltre alle diverse risorse della collettività, come spesso è avvenuto in situazioni analoghe altrove, non solo in Liguria. Tutto ciò nel pieno rispetto delle precise prescrizioni della Soprintendenza riguardo alle operazioni di eliminazione della vegetazione, il consolidamento, l’impermeabilizzazione della copertua e il riprisino della muratura. Concludendo, questa modalità di intervento sarebbe coerente con quella della costruzione di mille anni fa, avvenuta in condizioni generali di partecipazione della collettività ancora più ampia, ma complessivamente paragonabili, fatto salvo il più basso livello tecnologico e la gravosità dell’impegno del personale di allora.

Giovanni Maina



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