Quando i Romani e Cesare in particolare, dopo il 59 a.C. , in Armorica hanno pensato di ridurre ad una bidonville il villaggio di Asterix ed Obelix con la costruzione di un nuovo centro abitato, in muratura: il Regno degli Dei, inviarono nella foresta che circondava il villaggio degli agronomi con l’architetto Angoloacutos, progettista, di cui molte insulae, a detta di Cesare, non sono crollate.
Per incominciare occorreva avere una radura e poiché Panoramix con la sua pozione magica faceva ricrescere di nuovo le querce, gli agronomi ed il loro capo si rivolsero ad una guarnigione locale affinché provvedessero alla sorveglianza notturna del sito. Il capo della guarnigione, alla domanda da parte di Angoloacutus di sorvegliare il cantiere, con grande flemma rispose: “più che disboscare occorre disgalizzare”.
Già disgalizzare. Oggi giorno dovremmo dire: “Disgalizzare o Rimboscare”, rimboscare che cosa ? Ma certo: la Passeggiata di Noli, “Disboscare e Rimboscare” il territorio comunale esterno, “Disgalizzare” ? L’Amministrazione pro tempore. Non è ammissibile che Noli, antica Repubblica marinara, nell’arco di mezzo secolo abbia avuto un tracollo sotto il profilo urbano, commerciale e vegetazionale.
Il depauperamento dall’inizio di quest’ultimo anno, ha continuato con sei esercizi commerciali che hanno chiuso i battenti, sulla centralissima via Colombo, le abitazioni, in primis fuori dalla cerchia delle mura, sono occupate in gran parte da “stagionali” , le opere di qualificazione del costrutto urbano sono alla visione di tutti: Via Belvedere e la collina degli stivali; I monti “Urali” in versione montagne russe; Il parcheggio di via IV Novembre; Liguria 17 e l’ex cava “Fiumara”; La sistemazione idraulica del torrente Noli con la sua difesa a “stramazzo” a sezione ristretta, a monte; La sistemazione idraulica del torrente Noli, ed il suo giardino urbano; Piazza Aldo Moro e la strada di circonvallazione ad ingresso alle case di Liguria 17; Il “deposito dei vecchietti” con la sua “panoramica” strada di accesso; Il favoloso ascensore di Castel Ursino, utilizzabile anche alle persone non deambulanti; La Passeggiata dei “Cerini“; La passeggiata tra la “Lega navale” e la sistemazione viaria tangente al Rio Torbora; Il sottopasso pedonale; Lo stabilimento balneare “Tripodoro” su palafitte ed il ripascimento della antistante spiaggia; La spiaggia dei “Bobi” e non solo, al confine con Spotorno; tanto per citarne alcune.
È quasi un controsenso quello che l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, proclami: < Noli “fa gola” ai turisti più di élite> comparso su Savonanews il 16 aprile 2018. “Nell’ambito di questa indagine, che ha coinvolto anche Puglia, Campania e Sicilia, spicca in Liguria Noli, dove esiste un mercato immobiliare d’elite, con acquirenti dall’ottima disponibilità di spesa che oscilla da 200 a 300 mila €. Parliamo di un borgo marinaro che attira persone che arrivano dalla Lombardia e dal Piemonte. Ultimamente si registra anche un ritorno di stranieri (svizzeri, olandesi e francesi) che scelgono la cittadina per trascorrere le vacanze. Ai potenziali acquirenti piacciono sia le abitazioni situate all’interno del borgo sia quelle indipendenti posizionate nelle aree collinari. Qui si trovano infatti soluzioni di prestigio, ville importanti che possono arrivare a costare intorno a 900 mila 1 milione di €. All’interno del borgo storico invece sono disponibili appartamenti che vanno dal bilocale al quattro locali e che, in buono stato, si valutano mediamente da 3000 a 4000 € al mq. Sul fronte mare i prezzi aumentano e si portano a 5000-6000 € al mq.“.
Forse ad alzare i “prezzi” sono state le opere inerenti a: tratto iniziale della strada Luminella, l’incremento dei parcheggi sopra tutto a pagamento, il posizionamento delle tante fioriere in ghisa sparse per il borgo, il campetto di calcio polivalente di via Repetto, la nuova palestra della scuola elementare, le varie lapidi e/o monumenti ai caduti, le antenne e/o ripetitori sparse sia all’interno che a coronamento del borgo, l’incremento delle onde elettromagnetiche che fanno tanto bene alla salute di grandi e piccini, …ect………..
Rigenerazione urbana e recupero dei terreni agricoli, via a una legge regionale. L’assessore Scajola: “Importante il confronto con i comuni”
L’assessore all’urbanistica della Regione, Marco Scajola ha illustrato, recentemente, il disegno di legge a Enti locali, associazioni di categoria e professionisti sulla rigenerazione urbana e il recupero del territorio agricolo, volto appunto ad affrontare due dei fenomeni territoriali più attuali: l’invecchiamento delle città particolare riferimento a quelle porzioni costruite nei primi decenni del dopoguerra, e il progressivo abbandono delle aree agricole e dei borghi storici. I numeri raccontano una realtà particolarmente difficile: oltre il 40% delle circa 450 mila abitazioni presenti in Liguria risalgono al periodo tra il 1946 ed il 1971, mentre la percentuale boscata della nostra Regione è passata dal 54% del 1986 al 75% del 2012.
La strategia che la Regione intende perseguire prevede un ruolo centrale dei Comuni, che potranno individuare le aree urbane degradate da rigenerare, le aree recuperabili all’uso agricolo e i borghi abbandonati da rivitalizzare. Le misure previste consisteranno in semplificazioni procedurali, incentivi di carattere economico quali la riduzione di oneri contributivi e specifici criteri progettuali finalizzati a garantire qualità e innovazione dei territori interessati. Saranno importanti nei progetti il profilo strutturale, tecnologico, energetico, funzionale e architettonico del patrimonio edilizio esistente e il sostegno alle aziende agricole che vorranno consolidare e attualizzare la propria attività. La legge sarà quindi composta di due parti, dedicate agli interventi negli ambiti urbani da innovare e agli spazi rurali da recuperare, per corrispondere ad esigenze espresse dal territorio e per attivare diffusi processi di rilancio, anche sotto il profilo economico, della realtà regionale, garantendo al contempo prestazioni volte al miglioramento della qualità paesistica ed ambientale.
“Rigenerare le città, i borghi ed in generale il patrimonio edilizio è l’obiettivo cui dobbiamo orientare la pianificazione urbanistica dei Comuni per i prossimi anni – commenta l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola -. Puntiamo sulla qualità delle nostre città, vogliamo favorire la fattibilità degli interventi, la capacità progettuale dei professionisti e l’esigenza di rinnovamento strutturale, tecnologico-energetico ed architettonico del patrimonio esistente”. “Il tema dell’abbandono del territorio agricolo – continua Scajola – ha assunto dimensioni preoccupanti e a questo proposito intendo ringraziare l’assessore all’Agricoltura Stefano Mai e i suoi uffici, che collaborano strettamente con noi. Ancora una volta – conclude Scajola – intendiamo aprire un confronto con il territorio, i comuni, le associazioni di categoria e i professionisti, raccogliendo da tutti proposte ed osservazioni”. “Lo scopo di questi incontri è proprio quello di confrontarci con gli amministratori sul territorio per far conoscere una nuova legge che da una parte favorisca la riqualificazione urbana con interventi snelli e rapidi a disposizione dei Comuni per rilanciare i quartieri più in difficoltà ed immobili ormai superati da anni, dall’altra per risolvere i fenomeni di abbandono e degrado agricolo, con la nascita di nuove imprese, soprattutto nell’entroterra”.
A Noli di aree esterne ce ne sono a iosa, tutto l’anfiteatro alle spalle del Borgo incominciando dalle zone di Strada Luminella e la collina di Zuglieno, le frazioni di Voze e Tosse e tutto l’areale al confine con Spotorno attraversato dalla provinciale n° 45.
Alesben B.
IL COMUNICATO STAMPA DEL PIANO DI8 RILANCIO
DELL’ASSESSORE ALL’URBANISTICA REGIONALE MARCO SCAJOLA
URBANISTICA, REGIONE LIGURIA, UNA LEGGE REGIONALE SPECIFICA PER FAVORIRE “LA RIGENERAZIONE URBANA E IL RECUPERO DEL TERRITORIO AGRICOLO”
GENOVA. Prenderà avvio lunedì 9 aprile a Genova, alle ore 15, presso la Sala Trasparenza della sede di Piazza de Ferrari, per toccare poi tutte le province liguri, la serie di incontri organizzati dall’assessore all’Urbanistica Marco Scajola per illustrare a Enti locali, associazioni di categoria e professionisti un progetto di legge sulla rigenerazione urbana e il recupero del territorio agricolo. L’assessorato all’Urbanistica della Regione Liguria sta predisponendo un disegno di legge volto appunto ad affrontare due dei fenomeni territoriali più attuali: l’invecchiamento delle città – con particolare riferimento a quelle porzioni costruite nei primi decenni del dopoguerra -, e il progressivo abbandono delle aree agricole e dei borghi storici.
I numeri raccontano una realtà particolarmente difficile: oltre il 40% delle circa 450 mila abitazioni presenti in Liguria risalgono al periodo tra il 1946 ed il 1971, mentre la percentuale boscata della nostra Regione è passata dal 54% del 1986 al 75% del 2012. La strategia che la Regione intende perseguire prevede un ruolo centrale dei Comuni, che potranno individuare le aree urbane degradate da rigenerare, le aree recuperabili all’uso agricolo e i borghi abbandonati da rivitalizzare. Le misure previste consisteranno in semplificazioni procedurali, incentivi di carattere economico quali la riduzione di oneri contributivi e specifici criteri progettuali finalizzati a garantire qualità e innovazione dei territori interessati. Saranno importanti nei progetti il profilo strutturale, tecnologico, energetico, funzionale e architettonico del patrimonio edilizio esistente e il sostegno alle aziende agricole che vorranno consolidare e attualizzare la propria attività.
La legge sarà quindi composta di due parti, dedicate agli interventi negli ambiti urbani da innovare e agli spazi rurali da recuperare, per corrispondere ad esigenze espresse dal territorio e per attivare diffusi processi di rilancio, anche sotto il profilo economico, della realtà regionale, garantendo al contempo prestazioni volte al miglioramento della qualità paesistica ed ambientale. “Rigenerare le città, i borghi ed in generale il patrimonio edilizio è l’obiettivo cui dobbiamo orientare la pianificazione urbanistica dei Comuni per i prossimi anni – commenta l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola -. Puntiamo sulla qualità delle nostre città, vogliamo favorire la fattibilità degli interventi, la capacità progettuale dei professionisti e l’esigenza di rinnovamento strutturale, tecnologico-energetico ed architettonico del patrimonio esistente”. “Il tema dell’abbandono del territorio agricolo – continua Scajola – ha assunto dimensioni preoccupanti e a questo proposito intendo ringraziare l’assessore all’Agricoltura Stefano Mai e i suoi uffici, che collaborano strettamente con noi. Ancora una volta – conclude Scajola – intendiamo aprire un confronto con il territorio, i comuni, le associazioni di categoria e i professionisti, raccogliendo da tutti proposte ed osservazioni”.