Dopo tre mesi dagli incontri pubblici svolti per promuovere il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, peraltro accolti da numerose critiche e da importanti suggerimenti migliorativi, il primo atto amministrativo concreto è stato la conferma del pagamento della TARI anche quando le abitazioni non sono utilizzate.
Questa scelta oltre a colpire le tasche dei cittadini in modo “inaspettato”, va di fatto in direzione opposta alla strategia di fondo dell’Unione Europea che mira al principio più equo, secondo il quale il servizio quando non viene effettuato non si deve pagare.
Vale a dire che si deve passare dalla Tassa alla Tariffa.
Certamente però, si deve considerare che un minimo di costo connesso al funzionamento del servizio è dovuto, ma l’entità effettiva deve essere sostanzialmente marginale, in analogia a quanto avviene ad esempio nel condominio per il riscaldamento centralizzato, quando in un appartamento le valvole dei termosifoni sono chiuse.
Ma il rilievo altrettanto importante è quello di tipo strategico, poiché stupisce la totale mancanza di un qualsiasi altro provvedimento mirato al miglioramento della filiera dei rifiuti: ne per diminuirne la produzione, ne per l’ottimizzazione della raccolta.
Non si potrà mai raggiungere l’obiettivo della diminuzione dei costi e tanto meno quello del Rifiuto Zero, indicato dalla U.E. se non verrà instaurato un rapporto di collaborazione e di incentivazione dei cittadini.
Infatti nei comuni virtuosi sia in Europa che in Italia come Capannori, dove l’obiettivo ideale è molto vicino, i cittadini collaborano alle fasi ottimali della filiera dei Rifiuti, dalla Riduzione, al Riuso, al Riciclo, alla Raccolta Differenziata di qualità, proprio perchè l’Amministrazione Comunale ha fatto la sua parte, minimizzando di conseguenza le bollette, scegliendo il metodo, ritenuto in quel caso ottimale, del Porta a Porta e senza costosi contenitori, ma anche attuando tutte le normative a costo zero che hanno limitato gli imballaggi:
- i contenitori in vetro e le lattine sono ritirati dai fornitori dei prodotti e non confluiscono nella raccolta,
- il ricarico del costo di smaltimento dei contenitori in plastica e in materiali compositi difficilmente riciclabili, è applicato sui prezzi delle merci relative,
- i produttori delle merci sono sollecitati, affinchè vengano minimizzate le confezioni e i materiali non riciclabili,
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è applicata la tariffazione individuale computerizzata dei rifiuti effettivamente conferiti alla raccolta.
Soltanto su queste basi è possibile risolvere al meglio il problema dei costi gravanti sui cittadini, assieme a quelli di tipo ecologico che limitano la vivibilità dell’ambiente, che sono anche la causa dei pesanti danni alla salute di tutta la collettività.
Giovanni Maina