Fino a ieri nessuno ci credeva o sembrava pronto a scommettere. Invece un recentissimo sondaggio telefonico (numeri fissi) di trucioli.it ha rilevato che su 150 contatti – quelli che hanno accettato di rispondere – la squadra del sindaco Canepa, con Forza Italia, Lega, è in vantaggio. Abbiamo scelto di non chiedere per chi avrebbero votato, ma quale sarebbe, a loro avviso, l’esito del voto alle comunali. Tutto lasciava ipotizzare che per l’ex sindaco Marco Melgrati, enfant terrible di campagne elettorali, sarebbe stata una passeggiata. Ecco l’esito: 87 vedono vincitore il centro destra (Canepa sindaco), 63 credono nella vittoria del rivale. Intanto una bellissima notizia per Laigueglia e la Riviera. Dopo anni di chiusura ed abbandono torna in vita il mitico ristorante degli anni ’70 e ’80, Il Vascello Fantasma. Merito di uno dei primi gestori e pionieri, Angelo Marchiano, un vero ‘cavaliere del lavoro’ che oggi è affiancato dalla figlia Jussi e dal nipote Matteo. Un augurio di successo con il prestigio dello chef Stefano Rota.Ad Alassio tutti o quasi tirano per la gonna o la giacca se volete, Loretta Zavaroni, ‘lady 400 voti’, che già nell’aprile 2013 veniva data come artefice dell’esito della sfida, accadde anche due anni prima quando il divario tra Roberto Avogadro e Luca Villani fu di 211 voti. Veniva considerata primatista assoluta di preferenze (378) contro 328 di Melgrati. Lei valeva il 5,53%, lui il 4,8%. Eppure c’è chi ripete che la ‘regina’, lontano dal potere e dall’agone della politica, abbia perso punti. Per Melgrati, l’alleanza con Zavaroni, può davvero significare il traguardo ? E se invece, con un ‘colpo d’ala’, accettasse di entrare, come candidata sindaco, in un listone civico ? Un rinnovamento a 360 gradi come aveva del resto sempre auspicato una memoria storica, l’ormai schivo e taciturno (nella sua città) Daniele La Corte, pensionato, giornalista e scrittore della Resistenza, firma pungente nella rubrica l’Irriverente a Imperia Tv. e con il quotidiano “L’Angolo di La Corte”.
Canepa, dunque, ora in vantaggio quando già si sapeva che Angelo Galtieri, famiglia di albergatori, ex presidente provinciale della categoria, rinunciava alla sua lista, passando con Melgrati. E lo ‘spillo pensante’, avvocato Massimo Parodi componente della squadra.
Non si sapeva neanche che il ‘ direttorio ligure’ dei M5S non intende scendere in pista con una sua lista alassina. Ne fare accordi trasversali. Nonostante, alle politiche del 4 marzo, sia il 1° partito con il 26% (1526 voti alla Camera) contro i 1363 della Lega (23,2), al terzo posto FI a quota 1.141 (19,9). Il centro destra unito al 49 %, contro il 19,3 del centro sinistra.
Cosa può aver determinato la sorpresa Canepa vincente ? La scelta, almeno finora, data per scontata, di altri due schieramenti civici che di fatto sottraggono più suffragi al Gruppo Melgrati – Galtieri rispetto al ‘modello Toti – Rixi’. Non solo, il tam tam che un personaggio della caratura di Piera Oliveri non abbia escluso di confluire con Canepa (notizia riportata dalla stampa) porta acqua al mulino del centro destra. E ancora: decine, forse centinaia, di alassini hanno ricevuto un ‘messaggio’ via cellulare che l’on. Franco Vazio (che ad Alassio pare non goda di moltissime simpatie, vedi i risultati elettorali) abbia ‘messo una parolina’ con alcuni fidati Pd locali per fare in modo di sostenere Melgrati e C. Un mix, insomma, che potrebbe influenzare la partita. Col rischio del boomerang, Vazio è lo ‘storico’ vincitore delle assoluzioni del ‘cliente imputato Melgrati’.
Certo a Melgrati, come a molti berlusconiani, avrà pure portato bene la raffica di 29 procedimenti penali, alcuni conclusosi in istruttoria, almeno uno (diffamazione al Pm. GB Ferro di Savona) per remissione di querela ed il versamento benefico del danno. Un paio i casi di prescrizione. Sta di fatto che Melgrati, autodefinitosi “un innocente, seriale, ora sotto i gufi”, ha avuto molta visibilità da quella che ai più è apparsa una persecuzione giudiziaria, ignorando tuttavia che in Italia l’azione penale è obbligatoria. Che poi qualcuno, ai tempi del procuratore Francantonio Granero, abbia calcata la mano e fatto uso di pepe non è da escludere.
Nello scenario politico (si voterà pare a metà maggio) a giocarsi una ruolo da terzo polo potrebbe essere la fusione tra le liste sganciate dai partiti, in cui confluiscano non i personalismi, le pretese, i vaneggiamenti illusionistici, ma la presenza di meritocrazia ed assenza di conflitti di interesse (che ad Alassio non è secondaria visto il passato più o meno recente). Non sarà facile, ma a titolo personale potrebbero influenzare la presenza o meno di due ‘grillini’ storici: Paolo Giudici, con la veste di ‘organizer’ e Andrea Marchesini “co organizer”. Il Meetup di Alassio, insomma, potrebbe rendere un servizio alla città ‘detronizzando’ il ‘vecchio’, le croste di clientelismo, per un governo di svolta. Difficile però credere che ‘attori’ ed artisti’ in campo, qualcuno da parecchi mesi, possa avere l’umiltà dell’ascolto, e giudice delle proprie forze.
E allora non resterebbe che assistere alla finale Melgrati – Canepa. Con i seggi a campi di calcio. A differenza dell’Inghiltera almeno non ci sono scommesse legali. (L.C.)