Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albergatori, forti o deboli e rassegnati?
A fare la guardia ci sono Berlangieri e Valle


Chi meglio di Angelo Berlangieri, ex presidente del Consiglio Comunale di Finale Ligure ( 2006 – 2009) e Assessore al Turismo e alle Attività Produttive (2004 – 2006); Assessore al Turismo, Cultura e Spettacolo della Regione Liguria (2010 – 2015) nel secondo mandato del presidente Claudio Burlando, può sperare che finalmente i neo deputati savonesi, questa volta in netta maggioranza leghista e grillina, si ricordino dell’abisso in cui è precipitato e continua a precipitare il comparto del turismo alberghiero.  Una categoria in cui si è scaricato tutto il peso della lunga crisi e non solo. Dietro l’angolo altre ‘dismissioni’, stagionalità di lavoro ridotte, pressione fiscale complessiva (e con la nuova gabella in arrivo), la necessità di non praticare la sopravvivenza, ma equa remunerazione del capitale investito. Eppure la politica al potere di turno proclama il ‘boom di presenze ed arrivi 2017’  dimenticando di guardare in faccia la realtà dei numeri, dei confronti, la rassegna stampa nazionale ed internazionale.

Angelo Berlangieri presidente provinciale dell’Unione Albergatori e Carlo Scrivano durante una missione a Bruxelles

Angelo Berlangieri che unisce l’attività di imprenditore nel settore turistico all’impegno nelle associazioni del settore. Da oltre 30 anni gestisce, insieme alla moglie Silvia, una piccola struttura ricettiva alberghiera in Finale Ligure. Ha fondato la società consortile a responsabilità limitata Promofinale (società mista partecipata dal Comune di Finale, dalle Associazioni Albergatori e Bagni Marini di Finale) di cui è stato membro del Cda dal 2001 al 2006. Vice Presidente dell’Ente Bilaterale Industria Turistica della Provincia di Savona dal 2000 al 2004. Direttore Generale dell’Agenzia di Promozione Turistica della Liguria “Agenzia In Liguria” dal 2007 al gennaio 2010. Presidente dell’Associazione Alberghi e Turismo di Finale Ligure e Varigotti dal 1998 al 2005 e Vice Presidente dell’Unione Associazioni Albergatori della Provincia di Savona dal 1999 al 2004. Da luglio 2015 è Presidente dell’Unione Provinciale Albergatori di Savona aderente a Confindustria. angelo berlangieri biografia

    • Ha preso il posto dell’imprenditrice alberghiera

Franca Roveraro Cappelluto

    • (Loano), preceduta da

Angelo Berlangieri

    • (Alassio, impegnato in politica ed amministrazione civica) e prima ancora

Massimo Parodi

    • , da albergatore varazzino ad Alassio, l’artefice della migrazione della stragrande maggioranza degli albergatori savonesi dalla

Confcommercio 

    • a

Confindustria.

    • Altro presidente provinciale e regionale vivente è stato

Angelo Marchiano

    • , a cui era succeduto

Mario Ponziglione

    • (compianto e di Loano) i cui figlio e figlia hanno venduto l’hotel

Moderno

    • , 4 a stelle, trasformato in alloggi per seconda casa al mare.

INTERVENTO DIFFUSO E RIPRESO DAGLI ORGANI DI STAMPA LOCALE (Il sito dell’Unione provinciale è gestito da Edinet, società dell’editore Matteo Rainisio che pubblica IVG.it, organo di informazione indipendente molto diffuso e ricco di pubblicità).

I manifesti elettorali della penutima campagna per il consiglio regionale

Come sempre accade abbiamo visto il turismo troppo poco al centro di questa campagna elettorale che va a concludersi. Per questo motivo abbiamo deciso di far pervenire ai candidati del Savonese una proposta legata alla nostra economia che si compone di due parti: la prima verte sulla presa d’atto del lavoro fatto da Federturismo Italia, la nostra rappresentanza in Confindustria a livello nazionale, con tutta una serie di riforme suggerite ai partiti comprendenti tutto quello che serve: meno burocrazia e più digitalizzazione.Invece ai candidati del Savonese abbiamo aggiunto quattro istanze complementari, realmente fattibili proprio per non dover mai più sentire in risposta un ‘vorrei ma non posso’: la prima è quella di togliere le imprese turistico-ricettive dall’obbligo di riconoscere i cosiddetti diritti fonografici, dai DVD alle canzoni. Si tratta di un suggerimento che non ha costo per lo Stato, considerando anche che noi già paghiamo tutte queste cose con i canoni maggiorati di Rai, Sky, Mediaset Premium e altro.Poi chiediamo l’obbligo a chi pubblica appartamenti turistici ammobiliati su portali on line come AirBnB o Booking di dichiarare l’estremo dell’autorizzazione amministrativa che per legge si deve avere. Anche questo non ha costi per lo Stato ma combatterebbe molta concorrenza sleale nei nostri confronti.Infine abbiamo due piccole proposte che, con costi decisamente minimi rispetto a certe promesse fantasmagoriche della classe politica, consentirebbero di migliorare la competitività delle imprese turistiche su scala mondiale dal punto di vista del costo fiscale: confermare per sempre la possibilità di detrarre dall’IRAP il costo dei lavoratori stagionali, cosa che ci consentirebbe anche di aumentare l’occupazione, e detrarre al 100% l’IMU degli immobili alberghieri sull’imposta del reddito, prevedendo anche, nel caso in cui il proprietario della struttura non sia un albergatore, una scontistica dei contratti di affitto a favore degli albergatori”.”E tra cinque anni – conclude il presidente Berlangieri – vedremo chi ha veramente nel cuore il turismo nella nostra provincia e nella nostra regione e chi se ne ricorda soltanto in campagna elettorale”.

Presidente Onorario Domenico Abrate; Presidente Angelo Berlangieri; Vice Presidente Vicario Alberto Orso; Vice Presidenti: Aurelio Macheda, Fabrizio Cerisola, Graziella Cha Delbalzo. Direttore, Carlo Scrivano. Segreteria: Paola Merialdo, Christian Del Santo.
FEDERALBERGHI ADERENTE A CONFCOMMERCIO:
PRESIDENTE ELETTO IL 14 FEBBRAIO 2018 ANDREA VALLE DI VARAZZE

Nel corso dell’Assemblea di Federalberghi Savona, svoltasi presso Confcommercio Savona il giorno 15 febbraio, Andrea Valle, 49 anni, è stato rieletto Presidente dell’associazione provinciale di categoria degli albergatori per i prossimi quattro anni.​​​

Andrea Valle riconfermato presidente provinciale di Federalberghi (Confcommercio) con Santiago Vacca, segretario provinciale di Forza Italia, commercialista, ex sindaco e l’imprenditore più facoltoso di Borghetto, proprietario anche di una struttura ricettiva

L’Assemblea dei soci ha  inoltre eletto per il consiglio direttivo: Gianluigi Finocchio, Laura Pagliari, Giuseppe Altamura, Antonio Amura, Marco Bennici, Giuseppe Cerminara, Simona Silva, Carmelo Pavia, Andrea Cavanna, Davide D’Antuono, Luca Codino, Giacomo Guido Santo, Michela Rosselli, Mario Parodi, Andrea Bruzzone. Sono suddivi tra i rappresentanti  degli alberghi da 4 a una stella. Mentre Rosselli, Parodi e Bruzzone  sono i presidenti delle delegazioni  territoriali  di Finale, Pietra e Varazze. Revisori dei conti: Fabio Fano, Claudio Isosceli, Michela Rosselli.  Probiviri: Andrea Cavanna, Davide D’Antuono e Osvaldo Gagliardi.  Valle ha tra l’altro dichiarato: “L’obiettivo è cercare  di stare tutti uniti, anche con altre associazioni, per tutelare la categoria ed operare per il bene del territorio”.
NOTA DI REDAZIONE – Un’osservazione generale in merito alla categoria albergatori pare doverosa per dare l’idea della forza o della debolezza. Quando in questa provincia, parliamo del savonese, chiude un’azienda del comparto industriale non è mai accaduto che succeda nel ‘silenzio stampa’ e disattenzione dei sindacati; si leggono per giorni articoli, titoli, prese di posizione, interviene la Rai Liguria. Per salvare dieci posti di lavoro o piuttosto che 30- 40 – 50.
La rassegna stampa testimonia. Non sempre, come documenta la storia di ieri e di oggi, la mobilitazione raggiunge risultati. Comunque è sinonimo di una generale presa di coscienza. Cosa è accaduto in mezzo secolo di attività alberghiera vissuta da cronisti e dunque da testimoni ? Hanno chiuso decine, qualche centinaio di aziende alberghiere. In stragrande maggioranza a gestione famigliare, con relativi dipendenti: 5- 10- 30-. 40. Spesso alberghi ricavati in palazzi. Hanno chiuso importanti e qualificate strutture con un peso notevole, quanto a posti di lavoro e ricettività, lungo la prima fascia costiera, sul mare. Non vogliamo ripetere un noioso elenco.
Sappiamo, invece, carta canta – archivio stampa, che quasi mai la chiusura e la perdita di tanti posti di lavoro, di professionalità, aveva una qualche risonanza mediatica, né sul fronte della categoria, né sindacale. Non ci saranno iscritti ? Si taceva, oppure finiva in una breve. Non faceva notizia si suole dire. Ci sono aziende (casi clamorosi) come il Grand Hotel Garden Lido (di proprietà dei Magnetto – Perris, una delle più importanti famiglie dell’industria italiana) che dava lavoro mediamente (alta e bassa stagione a 35-48 dipendenti), oggi sono ridotti a meno di una decina, pur avendo la peculiarità dell’apertura annuale. Si pensi al Roayl di Spotorno della famiglia Bertoglio che dopo essere stato ristrutturato, ammodernato con un centro benessere, ha finito per chiudere (e papà Bertoglio non era uno che taceva almeno con il cronista) e ora non si riesce a vendere se non con trasformazione in alloggi. Si pensi al Royal di Pietra Ligure (eredi Catto). Si pensi al ‘Moderno’ (4 stelle) e al Continental di Loano. Al Torelli di Ceriale. Alla trasformazione in alloggi della debolissima struttura  ricettiva di Albenga, alle trasformazioni a Laigueglia. Il ‘Plaza a Varigotti. Alla quasi tabula rasa dell’entroterra montano.
Il 2017 pare si chiuda senza chiusure e senza nuove aperture. Si pensi alla sorte di altre realtà turistiche che un tempo gareggiavano con la nostra Riviera, soprattutto, per stranieri del centro e Nord Europa, al Lago di Garda, alla Riviera Romagnola.  ove è avvenuto esattamente l’opposto, gli hotel hanno continuato ad attrarre investimenti e posti di lavoro, creare indotto. Non parliamo dell’Alto Adige dove c’è una gara ad investire in nuovi hotel, ristrutturare, ammodernare. Non ha però trovato spazio la speculazione immobiliare ed i primi difensori di un baluardo sono sempre stati, con coerenza, gli albergatori, la più forte rappresentanza imprenditoriale di quel territorio e dove accade che in assenza di forza lavoro in loco, si ricorra a personale che proviene da altre regioni d’Italia e dall’estero.
Dove siamo arrivati sulla Riviera delle Palme e dei Fiori, senza dimenticare, ripetiamo, il triste destino del nostro incontaminato e decantato entroterra povero ? Cercheremo di raccontarlo, ogni settimana, attraverso la testimonianza della rassegna stampa sul ‘turismo in riviera e nell’entroterra’. Oltre 4 mila ritagli, con personaggi, dichiarazioni, promesse, impegni, polemiche, dati. Un come eravamo rivolto soprattutto alle giovani generazioni. Per quel detto: conoscere per non ripetere gli errori, per valorizzare ciò che c’è di buono, di positivo. Storie di famiglie e di alberghi, di una categoria che meriterebbe molta più considerazione nel turismo indicato a ‘stella polare’. (L. Cor.)



L.Corrado

L.Corrado

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