La parrocchia di San Lorenzo martire fu istituita nel 1448 al tempo del Vescovo Giorgio Fiesco, la chiesa in seguito rifatta, modificata e ampliata. Il primo atto di nascita e battesimo ha la data del 23 Ottobre 1558, il primo atto di matrimonio del 9 Novembre 1588. Ebbene a Stellanello l’antica ardesia ha fatto il suo tempo, non è più di moda ed anche Soprintendenza e Belle Arti che devono vigilare e tutelare pare sia ‘malleabili’. Comprensive alle marachelle ? E tutti tacciono ? No, per fortuna nonostante ormai sia troppo tardi. Il danno ai vincoli è fatto. Leggi la puntuale lettera di precisazione del parroco di San Lorenzo don Mattia Bettinelli, arciprete.Chissà se oltre alla Soprintendenza della Liguria, anche il governo regionale, il sindaco del paese, e quanti altri hanno a cuore il rispetto dell’architettura storica, condividono la scelta di non rifare più il tetto in ardesia, ma ricorre alle più comuni tegole utilizzate per le abitazioni civili.
Un lettore di trucioli.it scrive, tra l’altro: “ E’ stata messa a segno una vergognosa abdicazione attuata in territorio di Stellanello: alla parrocchiale di San Lorenzo, monumento sacro vincolato, doveva essere rifatto il tetto con copertura in ardesia secondo il progetto approvato. Gli ‘aborigeni’, forse certi che la vigilanza sarebbe stata nulla, hanno fatto eseguire il lavoro da un’impresa (qualificata ?) ed hanno creduto di risparmiare scegliendo le tegole marsigliesi. Non è noto se il tutto sia avvenuto con il beneplacito dell’amministrazione comunale e la cosa non interessi proprio a nessuno. Sarebbe utile sapere se il Ministero è d’accordo con le Belle Arti solitamente rigorose, in moltissimi casi a ragione. Non mi pare però corretto, all’insegna della trasparenza, ignorare quanto è accaduto a Stellanello e con quali presunte complicità. Ci sarà pure un parroco ed una Curia. Io sarò l’ultimo nostalgico a rifiutare e a combattere con le mie povere forze, non certo per tornaconto personale, per rispettare lo storia e la memoria. Esiste o non esiste un Codice delle Belle Arti ? E’ vero che la Soprintendenza aveva autorizzato l’ardesia e strada facendo si è abdicato alle tegole marsigliesi ? ”
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