Giorgio Genta laureato in farmacia, designato nel giugno 2014, con concorso e contratto triennale, direttore del distretto sanitario Savonese anche in funzione dell’esperienza maturata svolta da anni con impegno e che comprende Albisola Superiore, Albissola Marina, Bergeggi, Celle Ligure, Mioglia, Pontinvrea, Quiliano, Sassello, Savona, Spotorno, Stella, Urbe, Vado Ligure, Varazze. Genta appartiene ad un antico casato di Loano (e una parentela con la famiglia Elice che diede alla città dei Doria un sindaco galantuomo) è testimonianza vivente di un padre che lotta con il mondo della disabilità per una figlia diversamente abile. Dedizione e sacrificio, una prova al limite delle umane forze, sorretti da una fortissima forza d’animo che può capire soprattutto chi ne è protagonista diretto in una battaglia che lo stesso Genta definisce di ‘resilienza’, trar forza dalle stesse difficoltà della vita. Leggi anche il Taddy Beard Toss a Loano, a fondo pagina.
Ebbene, sabato 16 dicembre, a Loano, si svolge un nuovo appuntamento della rassegna Libri sotto l’albero promossa dall’Assessorato al Turismo, Cultura e Sport del Comune di Loano. Alle ore 16.30, nella Civica Biblioteca, proprio Giorgio Genta, presidente dell’Associazione DopoDomani Onlus, presenterà il libro “Combattendo la disabilità gravissima con una vita (quasi) normale” . Genta incontrerà il pubblico per raccontare la sua esperienza e quella di tante famiglie che ogni giorno affrontano le difficoltà del mondo della disabilità. A condurre l’incontro sarà la curatrice della rassegna Graziella Frasca Gallo; l’accompagnamento musicale e canoro affidato al Maestro Roberto Sinito.
“Ormai è diventa una tradizione per me presentare un libro in occasione del Natale. – spiega il dr. Genta – Chi mi conosce sa che due sono i filoni dei miei racconti: la storia un po’ romanzata del “Bel Paesello” (Laudano, Laudanum, Loa, Loano che dir si voglia) e il tema della disabilità in famiglia. Il mio nuovo libro è dedicato alla disabilità. È una cronistoria che abbraccia gli ultimi 15 anni. Il titolo abbastanza lungo è una dichiarazione d’intenti: “Combattendo la disabilità gravissima con una vita normale”. È una battaglia che può essere vinta, soprattutto riguardo all’eliminazione o all’attenuazione dell’handicap che è la componente sociale della disabilità. L’operazione è costosa di per se, soprattutto in energie umane e richiede sinergie tra i vari soggetti: persona con disabilità, la sua famiglia, la società tutta ma i risultati sono spesso notevoli e qui a Loano ne abbiamo un ottimo esempio: “un mare di possibilità per le persone con disabilità” come cita il sito web del Comune. Se dovessi definire in poche parole questa battaglia sceglierei la parola resilienza, cioè trar forza dalle difficoltà della vita. La resilienza è allargata a tutte le famiglie con disabilità, almeno a quelle che conosco. Le loro esperienze e i loro risultati positivi sono condensati nei racconti del libro. Nel libro c’è molto di personale. Alcuni racconti trattano di viaggi. Non è così difficile viaggiare per le persone anzi per le famiglie con disabilità, è solo più faticoso e forse un po’ più costoso. Bisogna pianificare tutto per bene, non dimenticare nulla, specialmente le cose indispensabili ed avere un buono spirito d’avventura.”
Dalla collaborazione con l’associazione Dopodomani Onlus è nato il progetto di Villa Amico, centro per l’integrazione sociale delle persone con disabilità complesse. L’idea, in linea con l’intendimento del donatore Bernardo Amico, è quella di dar vita ad una ristrutturazione globale dell’immobile mantenendo la caratteristica immagine di villa padronale e di attrezzarlo per ospitare un “Dopo di Noi” dedicato a disabili gravi, il tutto immerso in un grande parco aperto al pubblico.
«Si tratta di una struttura residenziale d’eccellenza – spiega Giorgio Genta, presidente dell’Associazione Dopodomani Onlus – e forse unica in Liguria per le sue caratteristiche innovative, aperta sul territorio, capace di sviluppare l’autonomia degli ospiti, integrarli efficacemente nella comunità locale e permettere loro la miglior qualità di vita possibile. E non solo. L’intento è quello di creare una struttura sede di servizi per tutta la comunità, che sia in grado di offrire ospitalità anche nei fine settimana o per periodi brevi così da preparare il distacco graduale e non traumatico del disabile dalla famiglia e di promuovere soggiorni “di sollievo” per le famiglie che hanno impedimenti momentanei. Inoltre, la struttura dovrebbe diventare un centro di studio capace di individuare le necessità della popolazione con disabilità e di preparare il personale di assistenza».
IL PRESENTE ED IL FUTURO DI VILLA AMICO
Villa Amico … per il Dopodomani è un progetto ambizioso, nato con l’appoggio del Comune di Loano e promosso dal l’Associazione Dopodomani Onlus per iniziativa di un gruppo di genitori di ragazzi disabili con l’obiettivo di individuare le modalità per realizzare nel lascito “Amico”, una struttura residenziale rivolta a disabili gravi e gravissimi in regime di “dopo di noi”.
L’idea, in linea con l’intendimento del Donatore avv. Bernardo Amico, è quella di dar vita ad una ristrutturazione globale dell’immobile, mantenendo la caratteristica immagine di villa padronale, e di attrezzarlo per ospitare un “Dopo di Noi” dedicato a disabili gravi, il tutto immerso in un grande parco aperto al pubblico .
Una struttura residenziale d’eccellenza, forse unica in Liguria per le sue caratteristiche innovative, aperta sul territorio, capace di sviluppare l’autonomia degli ospiti, integrarli efficacemente nella comunità locale e permettere loro la miglior qualità di vita possibile. E non solo. L’intento è quello di creare una struttura sede di servizi per tutta la comunità, che sia in grado di offrire ospitalità anche nei fine settimana o per periodi brevi così da preparare il distacco graduale e non traumatico del disabile dalla famiglia e di promuovere soggiorni “di sollievo” per le famiglie che hanno impedimenti momentanei. Inoltre, la struttura dovrebbe diventare un centro di studio capace di individuare le necessità della popolazione con disabilità e di preparare il personale di assistenza.
Infine, una caratteristica fondamentale del progetto è quella di mirare ad una forma di assistenza “a carattere familiare” utilizzando come volontari i familiari degli ospiti. Naturalmente per realizzare tutto ciò sarà necessario raccogliere non poche risorse economiche.
A tutt’oggi (e siamo circa a 3/4 dei lavori) è stato fondamentale l’apporto finanziario della Regione Liguria, della Fondazione “A. De Mari”, della Fondazione Fronk Anita di Capudi Raoul e il contributo dei cittadini sensibili alle tematiche della disabilità. Periodicamente la comunità viene informata sul progredire dei lavori attraverso una serie di eventi collaterali dedicati all’iniziativa, organizzati con il sostegno del Comune di Loano.