Spesso quel che accade nel nostro entroterra fa notizia solo in occasione di sagre e feste, cronaca nera, rara per fortuna. Magari passa sotto silenzio la surroga in consiglio comunale nella prima città provincia, Sanremo, dove il giovane e laureato in Scienze Diplomatiche, Alessandro Lanteri, subentra a Giorgio Trucco promosso assessore. Non solo, durante l’estate Alessandro eletto presidente della attivissima Pro Loco di Mendatica. Ha preso il posto di un benemerito decano, Antonio Agnese, rivierasco montanaro. Un altro giovane, più noto al mondo dei media e dei lettori dell’agone politico, Angelo Dulbecco, già a 20 anni in consiglio comunale a Imperia (primato storico), ora assessore a Caravonica, viene designato a Coordinatore regionale di Forza Italia Giovani in Liguria.
Era il mese di luglio quando da Mendatica hanno postato sulla pagina Facebook: “Siamo estremamente orgogliosi di dire che abbiamo vinto il premio “Festivalmare”! Si tratta di un importante riconoscimento assegnato alle eccellenze turistiche liguri in occasione dell’evento omonimo organizzato da La Stampa, Il Secolo XIX e Comune di Sanremo. Vorremmo dedicare questa vittoria alle decine di volontari che rendono possibile questo evento!” E fine luglio quando il consiglio della Pro Loco ha chiamato alla presidente Alessandro Lanteri, nell’ambito di quel rinnovamento che in parole semplici viene definito ‘largo ai giovani‘. Proprio poche sere fa, alla Tv nazionale, Carlo Petrini, gastronomo, sociologo, scrittore attivista, fondatore dell’associazione Slow Food, diceva: “Gli uomini della mia età di danni al mondo agricolo e montanaro né hanno già fatti troppi, mandiamo avanti i giovani…”. Certo sarebbe un errore generalizzare. C’è la montagna e la nostra fertile pianura. La Riviera imperiese ha perso e gettato alle ortiche la sua supremazia sul mercato internazionale dei fiori, prima a vantaggio degli olandesi (scriveva Trucioli.it la settimana scorsa, in un servizio revival a cura di Rinaldo Sartore, sanremese doc). La Riviera savonese, con la piana di Albenga, la più estesa e fertile della Liguria, che non ha saputo creare una rete di vendita delle sue eccellenze ortofrutticole. Responsabilità della politica, delle associazioni di categoria, incapaci di copiare il buon esempio della filiera degli agricoltori dell’Alto Adige o dell’Emilia Romagna. Solo per fare qualche esempio pratico.
I quotidiani locali, web e Imperia Tv, hanno parlato del contrastato rimpasto nella giunta del sindaco floricoltore di Sanremo Alberto Biancheri. C’è stata una durissima presa di posizione, dalle pagine de la Repubblica – edizione ligure, di una coscienza critica quale Vittorio Coletti, imperiese, linguista, lessicografo e docente di Storia della Lingua all’Università di Genova, consigliere dell’Accademia della Crusca. Accusava il sindaco e la sua cabina di comando di operazione mirante ai disfarsi degli assessori scomodi, più impegnati sul fronte dei temi cari alla sinistra. E’ passato così in secondo piano l’arrivo di un giovane del Pd, non dell’ultima ora. Alessandro Lanteri, appunto, che ha seguito la migrazione dei genitori da Mendatica alla costa e può vantare una laurea non molto comune: Scienze internazionali e diplomatiche. E’ stato tra i ‘seguaci’ dell’Erasmus. Oggi opera per un’azienda di floricoltura, col ruolo di ‘ambasciatore’ nel centro e Nord Europa e in Russia.
Alessandro dedica le sue ore libere, da anni, alle iniziative della Pro Loco di Mendatica, fondata agli inizi degli anni ’70 dai mitici mendaighini Ines De Marchi, Ninetto Ramella, solo per fare due nomi. Associazione che pur con tutti i limiti di chi opera in aree depresse da decenni, sempre in attesa del promesso rilancio, ha curato i buoni rapporti con i cugini italo – francesi di Briga e Tenda: ai suoi esordi organizzava la sagra dei Lamponi e dei Mirtilli, due eccellenze di madre natura, all’epoca non esistevano ancora le coltivazioni. I prelibati frutti di sottobosco, tornati di moda, coltivati e commercializzati ormai a livello industriale, hanno lasciato il posto alla Festa (sagra) della Cucina Bianca, alle provviste da grossisti ed artigiani (pasta fresca fratelli Porro di Nava) e dalle poche centinaia di visitatori si è passati alle migliaia, alla massa insomma. Con tutto ciò che ne deriva nel bene e nel male, nella salvaguardia reale della genuinità e della tradizione pastorizia. Con tanta nostalgia di chi quell’era l’ha vissuta nella povertà dei giusti.
Alessandro Lanteri che può contare su un papà insegnante, in pensione, da anni consigliere comunale nelle liste civiche, animatore e custode, ha ricordato di recente un articolo del Secolo XIX, della ‘civiltà delle malghe’. Ricco di entusiasmo e di grande amore al paese. Quel piccolo mondo antico, viene da dire, sempre da scoprire e tramandare. A Mendatica è rimasto un gregge, una stalla, quella dell’Agriturismo Il Castagno, madre e figlia, ultimo esempio di resistenza e sacrifici. Celestino Lanteri che nel ‘palio’ di quella che era la fiera del bestiame di San Matteo, ricopre il ruolo di ‘ Bastunè‘, vestito di nero. Oggi la vita degli alpeggi rivive solo nei ricordi delle ultime memorie storiche.
Alessandro Lanteri resta un esempio. Come lui altri giovani del paese che hanno conseguito la laurea, il diploma, in qualche caso con lode e prestigio, e nonostante tutto non lasciano la loro terra o comunque mantengono un forte legame. Un incoraggiamento, un grazie a quei mendaighini che, nella lunga fase recessiva, hanno resistito, si sono prodigati nelle attività, nelle professioni, hanno amministrato la cosa pubblica all’insegna del disinteresse personale, dell’abnegazione, dell’altruismo. Certo, sarebbe bello sapere che anche a Mendatica la coesione sociale è il primo ‘comandamento’ a cui tutti mirano. L’arrivo di un nuovo parroco, don Enrico Giovannini, ha ridato forza, vigore, fiducia alla comunità, quasi come accadeva con l’ultimo anziano parroco, don Giovanni Brunengo. Si può vivere in montagna, tra tante difficoltà e tante disuguaglianze rispetto alla costa pur sempre più ricca, blasonata, ma quando c’è qualcuno che sa aggregare, si vive meglio e si da valore agli ideali. Non è poco, nella civiltà del consumismo e dell’effimero. (L.C.)
E’ Angelo Dulbecco il nuovo coordinatore regionale di Forza Italia giovani.
COMUNICATO STAMPA – La nomina ufficiale è arrivata la settimana scorsa da parte della coordinatrice nazionale, l’On. Annagrazia Calabria, sentiti il coordinatore regionale di Forza Italia, l’On. Sandro Biasotti e il Presidente della Regione Liguria e consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti.
Un curriculum molto promettente e di tenace impegno. Eletto a 20 anni in consiglio comunale ad Imperia, il più giovane nella storia della Città, Dulbecco è membro di giunta nel Comune di Caravonica e coordinatore provinciale dei giovani del partito di Berlusconi in provincia di Imperia. E’ il primo imperiese a ricoprire questo incarico. “E’ per me un onore ricoprire questo ruolo”, commenta Dulbecco.
“Ringrazio Annagrazia Calabria e i vertici nazionali e locali. Sono in Forza Italia da molti anni per la stima che nutro nei confronti del Presidente Berlusconi, vero protagonista della vita politica italiana. Mi impegnerò per quanto possibile, in collaborazione con i giovani e tutti i nostri sostenitori, già pensando ai prossimi appuntamenti elettorali. Le elezioni politiche, dove il centrodestra deve tornare alla guida dell’Italia dopo questi governi disastrosi e le amministrative, compresa la Città di Imperia che, nelle mani dell’amministrazione targata PD, ha toccato il suo punto più basso” conclude Dulbecco.