Oddio, questa ci mancava. Adesso pretendono perfino che una città di oltre 5 mila residenti, 6 mila seconde case, una popolazione di 40 mila abitanti nel periodo estivi, vocazione turistica, commerciale, agricola, culturale e letteraria, si doti di una segnaletica da paese civile, mitteleuropeo. Sono anni che si va avanti così, nessuno protesta, tutti trovano tutto, le mete dove recarsi e da ammirare. Eppure neanche questo va bene al consigliere guastafeste Luigi Giordano che si mette a spiattellare tutto con Silvia Rizzo titolare di un negozio d’abbigliamento (Coccinella). Perchè Giordano non invoca pure un cartello luminoso: ‘Qui zona a luci rosse di Ceriale by night’. Che si illumini ogni sera con il calar delle tenebre in zona Aurelia.
Scrive il guastafeste Giordano: “Cercare un cartello indicatore venendo a Ceriale da Borghetto S.Spirito, che ti dica dove sei, dov’è il centro, dov’è la stazione ferroviaria, la tanto decantata e premiata pineta (negli anni 50-60 erano il campeggio sul mare dei primi turisti tedeschi e che ha fatto da volano a tutto il centro storico ndr), con il suo unico, in Liguria e tra i pochi d’Italia, stupendo monumento ai Nonni. Dov’è la tanto sospirata passerella panoramica ormai tra mete predilette da residenti e turisti, dov’è la passeggiata, dov’è il carruggio, dov’è la piazza, dov’è la parrocchia, dov’è il Comune, dov’è l’ufficio turistico, dov’è la biblioteca, dov’è la casetta dell’acqua, dov’è la caserma dei carabinieri, dov’è il museo paleontologico, dov’è il pontile, dov’è la fiera del libro, dov’è la panoramica di Peagna, dov’è il campo da bocce al coperto, dov’è il centro anziani, dove sono gli alberghi, no, scusate, quelli non ci sono più, va beh, pazienza ! E’ del tutto inutile.
Solo un piccolo sbiadito timido vecchio cartello prima delle sbarre che ti dice “centro” , ma è tardi, non si vede. Allora andiamo avanti e arriviamo al primo semaforo, all’altezza della chiesa principale, oltretutto nessuno sa che quella via che si chiama via Libertà, ti porta in Comune, alla chiesa, e in piazza Vittoria, e sulla nuova passeggiata, quella dalle piastrelle fumo di Londra.
Tutto è inutile, nessun cartello ti dice che a quell’altezza esiste il nostro centro storico. Nessun cartello che valorizzi quello che abbiamo. Ci vantiamo con qualche effimero articolo sui quotidiani e basta. Sembra più una campagna elettorale che il desiderio vero di far rivivere le nostre bellezze.
Il viaggio continua e arrivi all’altra rotatoria, quella con le strisce pedonali di fronte alla farmacia, si, proprio quella dove se sei fortunato ad attraversare la strada incolume ti danno un premio. Poco più avanti, sulla destra,un cartello ti dice sottovoce che esiste un centro, poi, solo una grande foto che raffigura il pontile, con due ragazzini di bronzo che sembrano fatti più per un culto alla persona che per un servizio all’arte. e poi scena muta.
L’Aurelia prosegue tagliando in due Ceriale per scorrere come olio fino ad Albenga e non incontrerai mai nessun cartello che ti dica “fermati a Ceriale, vieni a visitarmi, d’estate sono nuda e d’inverno ti abbraccio con il mio calore” Invece niente! Allora facciamo l’Aurelia in senso opposto, ancora peggio, non si sa dove comincia Ceriale, sembra la continuità dell’altro paese che ti sei lasciato alle spalle.
Luigi Giordano, parlando con Silvia Rizzo
C’e’ chi si lamenta, chi pungola, ma Ceriale è tra i rari paesi della Liguria dove resiste ancora, all’ingresso di levante della città, al passaggio a livello, un cartello blu marino che ha resistito al tempo e ai vandali, bene in vista, dove si chiede agli automobilisti di non disturbare con il clacson. Più di così cosa si può pretendere ! I cerialesi sono brava gente, mugugnano, ma alle elezioni premiano sempre i primi della classe, a parte qualche piccolissima eccezione. I risultati si vedono, eccome ! Avanti così anche alle prossime elezioni di primavera. I big hanno già pronta la squadra e sarà vincente. Siate fiduciosi per una Ceriale sempre più moderna.