A Loano ha preso posizione il gruppo consiliare di minoranza ‘LoaNoi’, a Pietra Ligure e Varazze il movimento di Grillo, a Taggia si erano ribellati. E’ tornato d’attualità un ‘progetto’ di Trenitalia, non nuovo, di chiudere nei mesi invernali (o forse di più in qualche caso) il servizio di biglietteria. Emerge un primo elemento, al di là delle prese di posizione antichiusura: nessun comune pare conosca le cifre, le statistiche della ‘produttività’ delle biglietterie, quanti viaggiatori, quale incasso. Cosa che, ad esempio, negli anni permetteva a Loano di far pesare la sua forza nel movimento passeggeri, tra le prime nel ponente ligure. Leggi anche “Cittadini, ambientalisti e pendolari chiedono regole profondamente diverse dal passato per il nuovo Contratto di Servizio Regione Liguria-Trenitalia”.
Forse pochi ricordano che della soppressione delle biglietterie si era parlato non molti anni fa e che Pietra Ligure e Taggia erano già finite nella lista nera come ‘chiusure certe’, decise da Trenitalia e comunicato. Poi deve essere intervenuto qualche fatto nuovo che non conosciamo, forse l’intervento dell’amministrazione comunale, forse la presenza del più importante ospedale del ponente. Ora l’ultima notizia, peraltro ufficiosa ma che ha suscitato immediate reazioni di alcuni gruppi consiliari, che Trenitalia oltre a Pietra Ligure e Taggia, proponga la chiusura per nove mesi all’anno, dunque non solo la stagione invernale, anche delle biglietterie di Loano e Varazze.
A questo punto resta da capire se si tiene conto del volume d’affari (delle biglietterie), oppure non si faccia troppo distinzione, ritenendo comunque utile eliminare ciò che non è più considerato ‘produttivo’. Quasi un ramo secco, con l’esclusione del periodo estivo. E su questo si innesta il tema di una corretta informazione sul fronte delle statistiche. A Loano, per la verità, su questo fronte era emersa anche una lacuna quando si è affrontato in un’assemblea pubblica (con pochi presenti) l’argomento sicurezza ed introduzione del Controllo di vicinato. Il sindaco ed il comandante dei vigili hanno ammesso di non aver informazioni sulla numero e percentuale di furti in città nel corso degli anni. In questo caso oltre ai Comuni sembrerebbe che neppure le forze sindacali (Orsa è la maggiore) sia in possesso di dati e percentuali.
Loano che può contare oggi su tre addetti alla biglietteria con orario 6 – 20, erano in passato 5 ed ora non si provvede ad eventuali sostituzioni per assenze. Loano dove nei giorni feriali alla stazione fermano cinquanta convogli viaggiatori, ma ha perso le fermate degli Intercity che hanno sostituito gli Espressi (per Roma, per Venezia, il mitico Riviera Express da Amsterdam, attraverso la Germania e la Svizzera e fino a Ventimiglia). Intercity che continuano a fermarsi ad Albenga e Finale, ma anche Alassio che beneficia di quella vecchia convenzione con gli inglesi per cui tutti i treni devono fare ‘tappa’. Loano dove l’Assoutenti aveva proposto, sul fronte Intercity, di adottare il metodo del Levante Ligure. Cioè un interscambio tra Loano, Albenga, Finale, Alassio esclusa per il motivo indicato. Loano che oggettivamente rischia di essere accomunata a Pietra Ligure dove è difficile contestare che il volume dei biglietti sia di gran lungo inferiore.
Insomma se si deve razionalizzare ed ottimizzare lo si faccia non sulla base di ‘forze politiche’ che sostengono questo o quel paese, ma sulla base di elementi di valutazione oggettiva. Loano che perdendo gli intercity ha accettato di fatto il ruolo di stazione ferroviaria di serie B. Forse occorre ancora una volta ricordare il ruolo turistico (è vero che quello invernale è crollato, ma il futuro non lo conosciamo) della ferrovia, anche per quanti continuano a sostenere il trasferimento a monte. Forse si potrebbe dare loro il consiglio di prendere il treno e scendere alla nuova stazione di Diano Marina, rendersi conto cosa ha significato il ‘trasloco’, in termini di passeggeri e di assoluta scomodità. Non sta meglio Taggia di cui si è scritto e polemizzato. E la nuova stazione di Sanremo non brilla, non incentiva i passeggeri a prendere il treno.
COMUNICATO STAMPA LISTA CIVICA LOANONOI
La Lista Civica LoaNoi sollecita l’amministrazione loanese a impedire in ogni modo la chiusura invernale della biglietteria della stazione ferroviaria. Occorrerebbe piuttosto un rilancio, al fine di garantire maggiore decoro della Stazione di Loano e delle zone circostanti e contrastare il crescente degrado derivante dalla costante presenza di persone senza fissa dimora o malintenzionati dediti a traffici illeciti. La presenza di personale per tutto l’anno darebbe maggiore credibilità alla tanto sbandierata vocazione turistica anche invernale. Non ci possiamo presentare in stato di completo abbandono davanti a chi arriva a Loano proprio col mezzo che ci dovrebbe alleggerire dalla morsa del traffico stradale.
Cittadini, ambientalisti e pendolari chiedono regole profondamente diverse dal passato per il nuovo Contratto di Servizio Regione Liguria-Trenitalia.