“Domenica prossima 24 settembre, alle 11, il vescovo Calogero Marino amministrerà il sacramento della confermazione ai ragazzi della parrocchia di San Pietro a Noli”. Questo il comunicato de ‘L’Eco’ il giornale di Savona e provincia. Con una piccola e lieta nota di colore, ma omessa dai media. Tra i cresimandi, neo ‘soldati di Cristo’, il 61 enne Enrico (Chicco) Pollero, celibe, dal 2014 eletto con 32 preferenze consigliere comunale e delegato alla Polizia Municipale per lo schieramento vittorioso del sindaco dr. Pino Niccoli. Madrina una turista milanese assidua dell’antica Repubblica Marinara. Una ‘vocazione adulta’ quella di Pollero che in una comunità cristiana riempie di orgoglio e significati umani.
Come la cerimonia sacra meritava, nessuno clamore, nessuna notizia per appagare la curiosità, anzi non farebbe neppure cronaca se il caso o la sorte ha voluto che proprio in questi giorni il nolese Pollero sia al centro di un clamore mediatico senza precedenti nella storia moderna di Noli. Con risvolti da pagine e tv nazionali. Dalla Sicilia all’Alto Adige. Nelle aule parlamentari. Chicco che avrebbe ispirato o convinto il sindaco calabro – nolese Pino Niccoli – in tv ha rimarcato di aver deciso dopo essersi ben documentato, ma pare non sia così – a ricordare il sacrificio e forse martirio, comunque lo si giustifichi e lo si osservi di Giuseppina Ghersi (vedi altro articolo di trucioli). Onorata, a Noli, con targa a ricordo posta nel piazzale Fratelli Rosselli, torinesi, studiosi, partigiani, antifascisti.
Chicco Pollero si è diligentemente preparato al Sacramento cresimale così come prevedono le regole diocesane, con la collaborazione del parroco don Andrea Giusto e delle catechiste – catechisti. Pollero che si è subito allontanato dalla chiesa, passando persino inosservato al fotografo della cerimonia, Massimiliano Ribelli, di corso Italia, a Savona. Un adulto tra i cresimandi ? “Non mi sono neppure reso conto, le immagini sono comunque personali”. E il cronista ha rispettato la ‘riservatezza’, senza disturbarlo.
Anche Pollero ha seguito e frequentato i corsi di catechesi solitamente riservati ai bambini che, per l’Eucarestia, iniziano con la terza elementare e per la Cresima con le scuole medie. Pollero, licenza elementare, operaio specializzato in un’azienda dell’albenganese dove è scattata la cassa integrazione, ha voluto così completare l’intero percorso di cristiano osservante che inizia con la fonte battesimale e spesso si conclude con l’estrema unzione, attraverso la Comunione, Cresima, matrimonio. Nel suo caso ha vissuto con dignità, con una compagna, in un alloggio popolare del ponente e che oggi condivide con una sorella. Un passato operoso e di impegno politico. Già iscritto alla FIGI comunista, sulla scia del papà partigiano, famiglia numerosa. Poi la ‘conversione’ alla Fiamma Tricolore – la Destra sociale, da ultimo dato (senza smentite) in quota Forza Nuova, movimento con una forte caratterizzazione anti migranti, molte simpatie antisemite. Ma per Pollero, persona a modo e che in consiglio comunale non ha quasi mai preso la parola e altri lo superano nella scena muta, mal si adduce un’etichetta di estremista e xenofobo. Semmai persona intelligente che ragiona con la propria testa. Si può non condividere le sue scelte, in democrazia vanno rispettate, come lui certamente rispetta le idee altrui.
Chicco coinvolto in una ‘battaglia’ elettorale e che, a livello locale, vedeva su fronti opposti, un ex sindaco (Niccoli) con militanza in Forza Italia, destra moderata, con zone grigie nei due precedenti mandati. Copiato, si direbbe, dal successore Repetto. Trucioli.it non ha fatto sconti né all’uno, né all’altro, documentato e senza smentite. Basterebbe citare Liguria 17 (uno e due). Mentre si stagliava l’ombra di due informative della Dia che avevano in qualche modo sfiorato (intercettazioni telefoniche e ambientali) personaggi di area ‘ndranghetista che si davano appuntamento in un cantiere di Noli.
Niccoli e gli amici rivali del tandem Lucio Fossati – Ambrogio Repetto reduce da due legislature, una città piegata su se stessa (anche se dal 2017 Cardioprotetta) da molte rovine che si chiamano ‘dramma parcheggi’, Castello di Monte Ursino, vicissitudini frane, via Belvedere, cause in tribunali, processi, assoluzioni, rischi pesanti per i bilanci e le casse comunali, sviluppo e posti di lavoro che languono. Turismo senza stimoli strategici e che ha seguito la sorte della Riviera via via spogliata da attività alberghiere e trasformazione di immobili in seconde case. Se Niccoli doveva essere la speranza del rilancio, della soluzione dei parcheggi nello ‘scavo di ponente’ e del silos in centro, di un urgente strumento urbanistico di riqualificazione e occasioni di sviluppo, purtroppo la delusione è cocente. Ma non è solo opera sua. E’ in buona compagnia.
Oggi Niccoli e Pollero uniti in una ‘spirale’ che l’ex sindaco comandante Carlo Gambetta, con l’esperienza e quel buon senso da uomo qualunque che lo contraddistinguono, non ha esitato a bollare come “si è persa un’occasione per rispettare un doveroso silenzio e non precipitare nella turbina delle facili strumentalizzazioni di parte” di cui siamo maestri. Un paese, una società, una comunità che non ha bisogno di strilloni e di divisioni, di riproporre ferite e lacerazioni. Sulla scena irrompe anche quella politica e quei politici che di certo non rappresentano il volto dell’Italia che cambia, si rinnova, fa tesoro dei suoi errori e delle forze migliori. C’è persino chi, brandendo il vocabolario dell’amore, chiede l’avvio di un processo di beatificazione. (l.cor.)
VEDI A FONDO PAGINA LA LETTERA PRECISAZIONE DEL FOTOGRAFO MASSIMILIONO RIBELLI
….E A NOLI CONFERITA LA CITTADINANZA ONORARIA AL SUDAFRICANO BERTISH PROTAGONISTA DI UNA TRAVERSATA DELL’ATLANTICO, TRA SQUALI E ONDE GIGANTI, PER 4000 MIGLIA, SU TAVOLA DA SUP, CON LA SOLA FORZA DELLE BRACCIA. NOTIZIA RIMASTA CONFINATA ENTRO LE MURA CITTADINE
Il 14 luglio 2017 il verbale della giunta comunale, assente il sindaco Giuseppe Niccoli, presenti il vice sindaco Alessandro Fiorito e Jessica Bellisio, recita che è stata concessa la cittadinanza onoraria a Chris Bertish, sudafricano di 42 anni, che nei primi mesi del 2017 ha compiuto un’impresa considerata ai limiti delle possibilità umane. Ha attraversato l’Atlantico in solitaria con una tavola da Sup unicamente con la forza delle braccia. Pagaiata dopo pagaiata, da Agadir (Marocco) ad Antigua, nei Caraibi.
Una traversata di 93 giorni di cui ha scritto la stampa internazionale e parlato le Tv, durante i quali il navigatore ha dovuto affrontare le meraviglie e le insidie del grande oceano, tra tempeste, onde giganti e squali, percorrendo 4 mila miglie marine con la forza di circa 2 milioni di pagaiate, in piedi a bordo di un tavolo a remi della lunghezza di 6 metri, navigando secondo lo stile dei popoli nativi delle Hawaii.
Nella motivazione si fa rimarcare che “Chris Bertish, oltre ad essere un avventuriero e surfista di prim’ordine – ha vinto la Mavericks Big Waves nel 2010, una delle più importanti competizioni surfistiche mondiali, riservata ai migliori sportivi del settore – è anche un opinion leader di fama mondiale, autore di filmati e libri di successo, richiestissimo coasch in seminari motivazionali e noto promotore di iniziative di beneficenza a favore dei bambini africani”.
E ancora si legge: ” Noli, patria di navigatori ed esploratori, con una storia secolare di scoperte marittime e di navigazione, ha ricevuto la proposta di insignire Bertish, come uno dei più grandi esploratori e navigatori dei nostri tempi, della cittadinanza onoraria”. Il campione era presente a Noli il 14- 15-16 luglio alla manifestazione Green Surf Festival, evento sportivo culturale dedicato al tema dello sport e del turismo eco sostenibile e della salvaguardia dell’ambiente marino (Dio sa quanto ce n’è bisogno a Noli, ma anche a Porto Vado, lungo le nostre coste). Manifestazione organizzata dalla sezione Outdoor della Polisportiva Nolese, col patrocinio del Comune, della Marina Militare italiana ed inserito nel calendario mondiale dell’Onu a sostegno del turismo sostenibile. La consegna della cittadinanza onoraria in quel frangente ” in quanto – si legge ancora nella delibera di giunta – contemporaneo esploratore e navigatore, al pari di Anton da Noli, illustre nolese scopritore delle isole di Capo verde”.
Resta un mistero capire perchè Rai 3 Liguria non abbia dato notizia. Qualcosa di simile era accaduto con le celebrazioni del centenario del Transylvania a Noli, assente Rai 3, nonostante il Comitato promotore avesse diramato gli inviti. Non c’era la Rai, c’erano due ammiragli della Marina Militare e trucioli.it ha messo in rete tre fotoservizi (uno eccezionalmente in lingua inglese) che hanno avuto un lusinghiero successo di lettori, oltre il continente. L’arrivo del navigatorem neo cittadino onorario nolese, era stato preceduto da un’intervista di Fabio Pozzo, su La Stampa in pagina nazionale (…..vedi). Poi nessuno seguito di cronaca nel giorno della consegna dell’onorificenza di cui Noli può andare fiera.
LETTERA DEL FOTOGRAFO RIBELLI – Buongiorno, sono Massimiliano Ribelli, il fotografo che si è sentito tirare in causa nell’articolo “Noli la Cresima a Pollero”. Faccio presente quanto segue. Giorni addietro un signore mi contatta telefonicamente e, senza nemmeno presentarsi, mi chiede se sono io che ho fatto le foto alla Cresima in questione. Mi chiede se può avere due foto del sig. Pollero che riceve la Cresima per, a suo dire, fargli una sorpresa. A questo punto mi vien da pensare che la sorpresa fosse quella di pubblicarle a sua insaputa nell’articolo apparso. Vorrei precisare: 1) Non è assolutamente vero che io non mi fossi accorto della presenza di un Cresimando adulto, tanto è vero che l’ho ritratto, ho detto all’interlocutore telefonico che dopo la cerimonia il Signore in questione se ne è andato.
2) Il signore anonimo che mi ha telefonato forse non ha capito che le foto sono di proprietà di chi le esegue, ma per educazione del fotografo e diritto di privacy verso la persona ritratta che è proprietaria della sua immagine , non si devono certo dare, né far vedere, alla prima persona che si presenta o ne fa richiesta. Per tutelare la mia dignità professionale vi prego le prossime volte di informarvi direttamente dalle persone coinvolte negli avvenimenti su come si sono svolti realmente i fatti, non mi piace passare per un fotografo che dopo circa 40 anni di attività non si accorge di chi sta fotografando.
Questo per dovere di cronaca.
Cordialmente Massimiliano Ribelli