Sono aperte le scommesse: quanto resisterà il sindaco imprenditore, vaccarezziano, berlusconiano, fracchiano, Enzo Canepa ? Se persino riceve ‘sgambetti’ da una big del piccolo schermo della stazza di Mara Venier che ha mandato all’aria uno spettacolo in onore dell’alassino turista d’adozione Paolo Limiti. Un sindaco che ormai deve guardarsi da nemici ed amici, di ieri e di oggi. Che riceve ‘sberle’ da un alleato di partito quale Marco Melgrati in corsa ufficiale per sostituirlo alle prossime elezioni. Un sindaco che subisce un’umiliazione dietro l’altra. In guerra con quella che era l’alleata di ferro, Monica Zioni. Botte da orbi (non da un focoso Invernizzi che si è ripreso una bella rivincita come presidente del consiglio comunale defenestrato e riabilitato dal Consiglio di stato) ma da quello che appariva un moderato, quale Angelo Galtieri, ex presidente provinciale Unione Albergatori di Confindustria e che può contare su rullo compressore di Massimo Parodi, avvocato figlio d’arte prossimo all’esame di notaio. Leggi a fondo pagina la delibera consiliare che defenestrò Rocco Invernizzi e il reportage alla comicità di Silvio Fasano.
Enzo Canepa, apparentemente pare non scomporsi, ma c’è chi sussurra che per ‘dormire bene’ stia facendo ricorso al tranquillanti, forse sonniferi. Con i dipendenti è più agitato del solito, in famiglia cercano di tranquillizzarlo, il fratello insegnante suggerisce e lo mette in guardia da mosse sbagliate. A l’ex sindaco, ex capogruppo in Regione, l’ex aspirante al Senato, Marco l’architetto, manda a dire: ” Sono lieto di affrontarlo in campagna elettorale dove potrò snocciolare dati interessanti che lo riguardano, c’è un pesantissimo fardello da rimediare e lasciato in eredità ad Alassio proprio dal signor Melgrati”. Qualche ragione ce l’avrà pure, ma la lotta fratricida nel centro destra non porta da nessuna parte, anzi a raccogliere gli stracci. A meno che Canepa e le collaudate strategie di Vaccarezza – Fracchia non determinino scenari inediti allo stato. Canepiani, Olivieriani, Avogadriani e qualche altro pezzo della sinistra moderata alleati per battere il candidato Melgrati al quale non resterebbe che cercare la colazione con il gruppo Galtieri, Invernizzi. Due schieramenti che se la potrebbero giocare, con l’appoggio magari esterno di Monica Zioni, sempre in attesa di conoscere il ‘mistero’ del momento: chi ha raggiunto, con le comunicazioni giudiziarie, l’inchiesta sulla vicenda dell’albergo di famiglia, in parte venduto, ristrutturato, al centro di un provvedimento di sequestro ? Lo stesso sindaco si è trovato contestato perchè la moglie è parante della Zioni e per legge fino al quarto grado non avrebbe potuto votare provvedimenti che coinvolgevano l’ex vice sindaco.
Il ‘caso Invernizzi’ riapre altre ferite. Come pure la nomina a presidente di Patrizia Nattero. Sul punto era stata presentata un’interrogazione il 29 aprile 2016, con il gruppo Olivieri che si astenne, altri della minoranza votarono contro.
Con l’approssimarsi delle comunali si sta discutendo di tutto e di più. C’è chi dice pesta e corna, il tutto o quasi va male, e chi pensa esattamente il contrario. Una cosa è certa difficile far credere alla comunità di commercianti, esercenti, bagni marini, albergatori, artigiani, proprietari di seconde case, che quest’anno la stagione non sia stata positiva. Tutti hanno avuto il boom, Alassio può parlare di vero e proprio assalto. Folla sulla spiaggia, neigli esercizi pubblici, nel centro storico. C’è chi avrà speso di più o di meno, la Baia del Sole resta comunque meta privilegiata e quando le cose vanno bene o benino, difficile credere o cedere al ‘voto di protesta’.
Certo che l’abilità mediatica messa in campo in questi ultimi anni dalla Zioni non è difficilmente superabile e la promozione fa la sua parte nel farsi un’idea di chi sia il migliore da votare, o comunque la persona e le persone, più affidabili ai propri desiderata. Alassio, salvo rari occasioni, è sempre stata culla della destra. La ‘guerra’ in atto conoscerà toni forse maggiori, ma difficile battere le vecchie volpi, i marpioni. Qui non è terra del grillismo in auge nazionale, raccoglierà pure suffragi, ma alle comunali pesano gli uomini, saper anche ballare il bunga bunga. (l.cor.)