Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Riviera sprecona sul ‘binario’ sbagliato
Di eccellenze si parla ormai a casaccio
Laigueglia mette in riga la mala politica?


Sabato 9 settembre, a Laigueglia, va in scena ‘La Riviera, sul binario giusto?’ Centrale l’interesse per il cruciale argomento del raddoppio ferroviario ingauno, ma anche il tratto fino a Finale Ligure, sul quale si è molto parlato, scritto e nulla pare ancora certo. Su questo tema la posizione presa di Trucioli.it n.117 del 15.03.2017  (vedi…..) di una giovane promessa ingegnere di Savona che non appartiene a schieramenti preconcetti, né a lobby. Da studioso e cittadino qualunque ha analizzato ed approfondito, esposto tesi e proposte, suggerimenti, riflessioni. Con lui si confronterà un avvocato imprestato alla politica, Gianni Berrino assessore regionale ai Trasporti e l’ing. Fabio Capocaccia presidente dell’Istituto Internazionale delle Comunicazioni. Si poteva aggiungere Alessandro Cassinis, già direttore e notista del Secolo XIX – La Stampa, che ha scritto resoconti sulla ‘tragica altalena’ di progetti, controprogetti, petizioni popolari, ricorsi che da mezzo secolo narrano la storia del mancato raddoppio ferroviario tra Andora e Finale Ligure. E ancora, l’ing. Filippo Bonfiglietti che più di tanti altri si è speso in ricerche, analisi, confronti su dati di fatto. Il trasferimento a monte, Andora – Sanremo, ha posto in evidenza gravissime lacune, carenze logistiche e strutturali. Si farà tesoro ? E quale futuro per l’attua litoranea ferrata ? Una tranvia utile come il pane un’area da pista ciclabile e giardini propizi a colate di cemento per arricchire il serpentone immobiliare che si affaccia sul mare ?Nessuno lo vuole, a parole. In realtà è un gran boccone.

Giovanni Berrino assessore regionale ai Trasporti, alla promozione turistica, turismo, all’occupazione, ai rapporti con le organizzazioni sindacali, al marketing territoriale, al personale e alla tutela dei consumatori
Fabio Capocaccia presidente Istituto Internazionale Comunicazioni
L’ingegner Federico Mazzetta mostra il suo orario tascabile del bus interregionali che collegano Savona a località della Penisola

Come accade negli stadi e al calcio c’è inflazione di esperti, allenatori, imbonitori. Viene voglia di dire, a proposito di ‘Riviera sul binario giusto’, con un saggio punto interrogativo, facciamo parlare ed ascoltiamo soprattutto gli esperti, chi conosce l’argomento non per sentito dire, per aver letto, semmai per aver studiato. E’ vero, tocca pur sempre alla politica, a chi è al potere di turno fare delle scelte, ma anche impegnarsi nella corretta e diffusa informazione dei cittadini. Non è giusto decidere sulla spinta di privilegi, interessi elettorali e di cui il Paese Italia sta pagando da troppo tempo un conto salatissimo in termini sociali; giovani laureati senza lavoro o peggio che abbandonano gli studi. Il tema ferrovia non può essere racchiuso, dopo tanti rinvii e lungaggini, in scelte strategiche a breve e medio termine, ma per le generazioni a venire.

Ieri,oggi, domani, dopodomani spostarsi lungo la Riviera – definita un’eccellenza paesaggistica – è un’impresa ardua 11 mesi l’anno, una dannazione quando il movimento turistico fa pendolarismo. Si può fare ‘sano turismo’, con sane prospettive di sviluppo, senza tener conto della qualità della vita sulle strade, autostrade, ferrovia, pullman di linea, in taxi, in auto ?  Si può fare turismo con il ‘numero chiuso’, il presidio di spiagge libere ? Si può fare turismo proseguendo sulla strada delle dismissioni alberghiere ? Mentre in altre zone de Paese la categoria fa a gara a rafforzarsi con nuove strutture, investimenti, l’industria alberghiera attrae capitali dall’estero.

Si può valorizzare, come merita, l’attuale tracciato ferroviario tra Andora e Finale, evitando altri errori ? Come quello che vive, ad esempio, la comunità di Noli, antica e gloriosa repubblica marinara. Si può fare turismo con due scuole alberghiere frequentate da centinaia di giovani che non hanno di fronte un futuro radioso, se non accontentarsi di lavoro occasionali e a tempo determinato, a meno di emigrare nelle aree turistiche del Nord Italia, in Europa dove però occorre conoscere almeno due o tre lingue ?

Il prof. GiovanniRegesta, presidente dell’Associazione Vecchia Laigueglia, con Luciano Pasquale e Angelo Marchiano

E’ stata un’ottima idea l’organizzazione dell’incontro da parte dell’Associazione Vecchia Laigueglia e del suo ‘storico’ presidente, il prof. Giovanni Regesta, genovese- laiguegliese, testimone dei tempi e delle occasioni mancate, già tenace assertore di città a misura d’uomo.


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