Il nostro orologio della torre ogni tanto attrae l’attenzione del passante per certe sue irregolarità. Questa volta ha inteso anticipare di ben due notti il cambio orario; infatti già venerdì 23 segnava un’ora in meno. Solo sabato sera, però, ho capito il perchè dell’anticipo ascoltando la notizia in Tv. Non era mai successo prima d’ora…c’è sempre una prima volta…
Il peggio succede, invece, quando si fanno scelte sbagliate, irrimediabili, di immediata convenienza, per poi constatare che si è commesso un gravissimo errore sotto tutti gli aspetti.
Non più tardi di questa estate, nel giardino della Fondazione culturale di Sant’Antonio veniva ricordato uno dei disastri commessi nel distruggere l’antichissima “Porta du Scin”. Nel silenzio assoluto dell’epoca, il Consiglio Comunale del 28 ottobre 1968 ratificava all’unanimità (esclusi due assenti) la Delibera di Giunta N. 128 del 24 agosto 1968 con oggetto:“Lavori di demolizione ” della Porta dello Scino” soprastante la S.S. N.1 “Aurelia” – Trattativa privata –
L’occasione di avere in mano tali documentazioni, mi induce a fare partecipe il lettore nel rileggere insieme una parte essenziale della sbrigativa narrativa (sentenza da Tribunale Militare di guerra) con cui veniva giustificata la richiesta di demolizione alla Soprintendenza ai Monumenti per la Liguria.
Premesso che:
– su richiesta di questo Comune fatta con lettera in data 25.5.1968 alla Soprintendenza ai Monumenti per la Liguria, questa provvedeva a far effettuare apposito sopraluogo, per accertare le condizioni di dubbia stabilità della “porta dello Scino” soprastante la S.S. n° 1 “Aurelia”;
– l’Ufficio del Genio Civile di Savona con lettera in data 27.6.1968 prot. 7329 trasmessa a questo Comune , alla precitata Soprintendenza, all’A.N.A.S. e p.c alla Prefettura di Savona comunicava che, a seguito di detto sopraluogo effettuatosi il 25.6.1968, con l’intervento del rappresentante dell’A.N.A.S. e del Comune di Noli, è emerso che il manufatto suindicato trovasi in condizioni di assoluta instabilità e che, onde eliminare l’incombente pericolo per l’inclumità pubblica per il traffico sulla sottostante Via Aurelia, occorre che sia demolito, con estrema urgenza…. tutti gli Enti interessati…hanno invitato questo Comune ad adottare gli opportuni provvedimenti come sopra richiesti dal Genio Civile, onde provvedere, con urgenza, all’esecuzione dei lavori di demolizione del suindicato manufatto…”…
Come si può ben constatare, la scelta dell’urgenza a demolire ha prevalso su quella altrettanto possibile della messa in sicurezza. Oggi, e non solo da oggi…si rimpiange un pezzo del “valore storico aggiunto” di quella Noli che fu, uno dei fiori all’occhiello lasciato dalla nostra gente. Le due foto scattate dalla stessa posizione, ricorderanno ai posteri l’effetto negativo venutosi a creare evidenziando il contrasto prodotto con la mutilazione di un’opera d’arte rimasta in piedi per secoli, abbandonata per incuria, scegliendo di non salvarla per non spendere “qualche lira in più” .
Lutto cittadino
Antonio Clemeno, 76 anni, ha lasciato la sua famiglia nel più profondo dolore. Venuto dal sud, si è dimostrato da subito persona capace attivando e mantenendo con successo il suo ufficio di Agenzia Immobiliare.
Carlo Gambetta